VERGOGNOSO: solo i ricchi possono curarsi per il cancro!!!!


Arrivano due “miracolosi” farmaci anticancro. Ma i due salvavita vengono venduti solo a totale carico dei malati. E i prezzi sono altissimi: circa mille euro a settimana. Dura polemica sulla decisione dell’Alfa. La Lega italiana per la lotta contro il tumore: “I farmaci oncologici devono essere gratuiti. Lo Stato deve aiutare i cittadini. Così si potranno curare solo i miliardari…”

I nuovi farmaci sono il pertuzumab (Roche) e l’afibercept (Sanofi-Aventis) e sono stati autorizzati dall’Aifa (Agenzia italiana per il farmaco). L’Aifa, come ha spiegato l’Espresso, li ha da poco ammessi in farmacia, ma a totale carico del malato. Non era mai successo per gli anticancro salvavita. Il malato di cancro dovrà quindi pagare per il farmaco Roche seimila euro per le prime due somministrazioni e poi tremila euro ogni 21 giorni; e per quello Sanofi Aventis quattro mila euro ogni tre settimane.

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin sta provando a mettere una pezza a una situazione incresciosa e che ha già scatenato polemiche. Prima tra tutte quella della Lilt, il cui presidente Francesco Schitulli ha dichiarato: “I farmaci oncologici devono essere gratuiti. Nessuno si augura di sviluppare un cancro, una malattia già destabilizzante sotto l’aspetto fisico e psicologico. Non dobbiamo aggiungere l’onere finanziario. Va trovato un modo per non farli pagare”. “Lo Stato deve aiutare i cittadini”, conclude il senologo. “Questi prodotti allungano comunque la vita e migliorano la sua qualità”.

Pubblicato in Diritti del malato e TDM | Commenti disabilitati su VERGOGNOSO: solo i ricchi possono curarsi per il cancro!!!!

autorizzato il Sativex per l'Italia

http://www.aism.it/index.aspx?idnws=105&codpage=2013_05_ricerca_sativex

Autorizzato per l’Italia il farmaco Sativex

07/05/2013

La delibera sulla Gazzetta Ufficiale n. 100. L’indicazione terapeutica è il trattamento della spasticità da moderata a grave nella SM.

Il 30 aprile 2013 – con autorizzazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 (supplemento n 33) – l’Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato il Sativex®,  farmaco a base di cannabinodi, per il trattamento della spasticità da moderata a grave in persone con SM, che non abbiano manifestato una risposta adeguata ad altri farmaci antispastici.

Il farmaco è stato classificato dall’Agenzia Italiana del Farmaco in classe H, cioè a carico del sistema sanitario nazionale e sarà progressivamente disponibile presso le Farmacie Ospedaliere dei Centri di Sclerosi Multipla a partire dal prossimo autunno.

Il farmaco è soggetto a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, su prescrizione da parte del neurologo.

Pubblicato in AISM | Commenti disabilitati su autorizzato il Sativex per l'Italia

Dr Poli: Trattamento cefalea a grappolo: lo stato dell'arte

by  Otello  POLI

Ringrazio il Dottor Poli Otello per la fattiva e gratuita collaborazione alla realizzazione di questa mia pagina relativa alla neurologia e alle problematiche insite nel “ramo”
Il Dr Otello Poli:  è neurologo, il  medico è perferzionato anche  in “Medicina non convenzionale” e “Terapia del dolore” ed informazioni le trovate anche qui:

www.otellopoli.com

Introduzione

La cefalea a grappolo (o “cluster migraine”) costituisce patologia rara ma altamente invalidante per la vita quotidiana dei pazienti che ne sono affetti. Nella seconda edizione della International HeadAche Socieaty (IHS) la medesima costituisce il corpo portante delle così dette di un ristretto gruppo di cefalee denominate “autonomico-trigeminali” (TACs). Nel corso di una crisi cefalalgica ha una attivazione delle vie nocicettive afferenti al così detto “sistema trigemino-vascolare” cui segue una attivazione riflessa del sistenma nervoso autonomico a livello endocranico.

Segni e Sintomi

Il disturbo doloroso crano-facciale si contraddistingue per un andamento degli episodi con distribuzione temporale a grappolo (possono verificarsi da uno a dieci epidodi al dì). Un grappolo solitamente dura da 4 a 12 settimane mentre un episodio singolo da 15 a 180 minuti. I periodi liberi ovvero di remissione possono protrarsi per 12-18 mesi. Rispetto alla comune emicrania la cefalea a grappolo colpisce i due sessi in un rapporto M:F=3:1. Il dolore monolaterale presenta una localizzazione temporo-frontale con madalità pulsante noche peri- e retro-orbitaria con modalità trafittiva. La cefalea a grappolo può essere definita come la forma di cefalea più intensa. La medesima presenta un andamento parosissitico e monolaterale. Per lo pià si accompagna ad una sintomatologia autonomica omolaterale al dolore quale: ptosi ed edema palpebrale, iperemia congiuntivale, lacrimazione, rinorrea e congestione nasale.

Cause

Non ben conosciute. In ogni caso viente chiamato in causa uno squilibrio tra vie eccitatorie Grutammatergiche e vie inibitorie Gabaergiche a livello sinaptico e neurorecettoriale coninvolgente il nucleo sensitivo del trigemino e la componente nervosa autonomica che provvede alla innervazione dei vasi endocranici.

Quando rivolgersi al medico

Quando compare un mal di testa intenso e frequente, invalidante per le attività quotidiane della vita, di recente insorgenza. La competenza specialistica è strettamente neurologica e dedicata a quegli specialisti adusi a trattare il dolore cronico severo.

Controlli e Diagnosi

La diagnosi è sempre formulata sulla base di elementi clinici. In ogni caso una risonanza magnetica dell’encefalo con mezzo di contrasto e sequenze angiografiche appare indicata.

Terapia e trattamento

Trattamento della crisi

La inalazione di ossigeno puro al 100% mediante ventimask appartenente ad un circuito chiuso con erogazione per 15 minuti di almeno 7 litri/minuto ma fino al oltre 10 litri/minuto risulta assolutamente efficace in oltre i 2/3 dei pazienti con risoluzione del dolore entro 30 minuti. Non si conoscono controindicazioni a questa tipologia di trattamento nè effetti collaterali.

L’agonista 5HT Sumatriptan al dosaggio di 6 mg per via sottocutanea risulta efficace nei 3/4 dei pazienti. Esso tuttavia è gravato da controindicazioni quali le patologie cardiovascolari, la ipertensione arteriosa non in controllo o non trattata e le patologie cerebrovascolari. Gli effetti collaterali sono rappresentati da senso di costrizione e da dolore toracico.

I due approcci appena indicati possono essere indicato l’approccio di prima scelta sulla crisi dolorosa.

Alternative valide sono il Sumatriptan orale o spray e lo Zolmitriptan orale o spray. Entrambe le alterative per quanto valide e praticate presentano sia minor efficacia che maggiori effetti collaterali, rispettivamente.

Profilassi delle crisi

Gli steroidi somministrati precocemente e per brevi periodi rappresentano una opzione molto efficace nella prima fase di profilassi così da consentire ai farmaci di prima scelta di divenire efficaci. Il Verapamil a dosi quotidiane variabili ma non superiori a valori compresi tra 40mgx3/die e 160mgx3/die, in rapporto a risposta e tolleranza, rappresenta il farmaco di prima scelta. Per l’effetto bradicardizzante, ipotensivo e broncocostrittore sono indicati controlli cardiologici e pneumologici. Nella quotidianità clinica spesso si rende necessaria la somministrazione di dosi minori di Verapamil associato ad un secondo farmaco che il più spesso delle volte può essere il CarbioLitio al dosaggio medio di 300mgx3/die.

Trattamento non farmacologico

Il blocco antalgico/anestetico (mediante steroide più anestetico locale) del nervo grando occipitale ed eventualmente del nervo sopraorbitario omolateralmente al dolore conduce ad una riduzione della frequenza e della intensità degli attacchi di cefalea a grappolo nei 3/4 dei pazienti. Il “razionale” di questa tipologia di procedura mini-invasiva può essere considerato il seguente: l’anestetico locale agisce prima così come più rapidamente ne svanisce l’effetto, lo steroide che diviene efficace successivamente perdura per maggior tempo la propria azione. La attività di entrambe le sostanze non va considerata nè esclusivamente sintomatica nè esclusivamente loco-regionale. La maggior importanza di questa tecnica è quella progressivamente profilattica: entrambi i farmaci conducono ad una diminuzione della frequenza e della intensità del dolore fino alla risoluzione del medesimo.

Il meccanismo di azione è quello di rallentare fino a bloccare le afferenze dei neuromodulatori e della altre sostanza veicolo di flogosi che seguono il flusso assonale lungo i nervi epicranici suddetti dalla periferisa al Sistema Nervoso Centrale fino al sitema trigemino-vascolare.

In pratica il breve decorso epicranico dei due nervi rappresenta le uniche due “porte di ingresso” esterna per raggiungere in maniera non cruente l’endocranio. Questa tipologia di approccio costituisce una alternativa a quella farmacologica classica per via generale ovvero può essere adottata in integrazione a quest’ultima. Essa va comunque valutata ed esperita prima di classificare un paziente affetto da cefalea a grappolo come “non responder”.

Inoltre di dubbia efficacia ma ampiamente praticata la infiltrazione loco-regionale di steroide in sede suboccipitale con modalità simile a quella mesoterapica. Eventuale la efficacia sulla componente muscotensiva del disturbo doloroso.

Gli interventi neurochirurgici, infine, dovrebbero essere presi in considerazioni in pazienti con cefalea a grappolo e ad altre forme dolorose cranio-facciali solamente come ultima ratio, per il rischio di recidive e per il rischio di produrre aree di anestesia dolorosa.

Pertanto i pazienti con dolore cranio facciale cronico severo non responder dovrebbero rivolgersi a centri di eccellenza con ampia casistica in procedure neurochirurgiche lesionali nel momento in cui venga preso in considerazione un intervento demolitivo su strutture anatomiche endocraniche.

by Otello Poli Continua a leggere

Pubblicato in NEUROLOGIA, Neurologia e trattamento del dolore nelle patologie critiche a cura del Dr. Otello Poli | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su Dr Poli: Trattamento cefalea a grappolo: lo stato dell'arte

Cannabis terapeutica: Sativex approvato…

Cannabis approvato spray per ridurre i sintomi nella sclerosi multipla

copia incolla dal sito: Cannabis approvato spray contro…

premesso che  il Sativex, come gli altri farmaci cannabinoidi, non è contro la Sclerosi Multipla e quindi non deve creare false illusioni, è un farmaco che viene utilizzato per ridurre i sintomi del dolore  e della spasticità nella Sclerosi Multipla e in molte altre patologie che presentano le stesse problematiche. Mi sono permessa di utilizzare la fonte, in quanto è stato ben inserito tutto il contesto per la presentazione del farmaco che diversi ammalati stanno aspettando, pur dissentendo sul titolo, per non creare appunto false speranze.

Cannabis approvato spray contro la spasticità da sclerosi multipla
maggio 8, 2013 by
Filed under CANNABIS MEDICA,
NEWS ITALIA,
SCLEROSI MULTIPLA

Una buona notizia per i tanti malati italiani di sclerosi multipla che soffrono di problemi di spasticità. Anche nel nostro Paese è stato approvato uno spray oro mucosale indicato per il trattamento della spasticità  da moderata a grave.

Il farmaco è indicato per i pazienti che soffrono di spasticità da sclerosi multipla non adeguatamente controllata dagli antispastici classici. La decisione di Aifa è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e il farmaco è rimborsato dal Ssn in Classe H. A partire dal mese di settembre, sarà progressivamente disponibile presso le Farmacie Ospedaliere dei Centri di Sclerosi Multipla .

Il prodotto, che sarà messo in commercio da Almirall con il marchio Sativex, contiene due cannabinoidi: THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) e CBD (cannabidiolo).  Si tratta della prima medicina derivata dalla pianta di Cannabis sativa, coltivata e lavorata in condizioni rigidamente controllate.

Il farmaco è un medicinale soggetto a prescrizione medica ed è stato sviluppato dalla società GW Pharmaceuticals per alleviare i sintomi della spasticità, in pazienti con SM, che includono: rigidità muscolare, crampi e spasmi dolorosi, disfunzioni della vescica e disturbi del sonno. Il nuovo farmaco è privo degli effetti collaterali che derivano dal consumo di cannabis non a fini terapeutici e non crea dipendenza.

Spasticità significa aumento del normale tono muscolare a riposo. È un sintomo frequente nella sclerosi multipla, presente in oltre tre quarti dei pazienti totali, molto spesso si associa a debolezza muscolare. La spasticità contribuisce, in maniera sostanziale, alla disabilità associata all’evolversi di questa malattia.

Essa comporta una rigidità muscolare e un deficit di forza che limitano i movimenti di un arto. Nella SM gli arti inferiori sono più affetti da questo sintomo che si può associare anche a spasmi dolorosi. In alcuni pazienti però la aumentata rigidità muscolare in estensione a carico dei quadricipiti è un vantaggio ai fini della capacità di mantenersi in piedi e deambulare, perché supplisce in parte alla debolezza muscolare. Comunque si possono verificare improvvisi cali del tono muscolare.

fonte: www.pharmastar.it

per info: Dossier AISM sui cannabinoidi nella sclerosi multipla

Arrivano i farmaci cannabinoidi; no, non arrivano

fonte: http://www.aduc.it

Articolo di Francesco Crestani *

Apprendiamo con sgomento che l’Agenzia Italiana del Farmaco AIFA ha rilasciato l’autorizzazione all’immissione al commercio al farmaco Sativex, cioè al primo farmaco cannabinoide sul mercato italiano.
Se il nostro sgomento sembra paradossale, visto che la nostra associazione da anni si batte affinchè questi farmaci siano finalmente disponibili per i medici e i malati italiani, vogliamo evidenziare quali limiti l’AIFA ha posto alla loro prescrivibilità.
Il Sativex, spray orale derivato dalla pianta della Cannabis, è prescrivibile “liberamente” alle seguenti condizioni:
per un’unica patologia, la sclerosi multipla;
ma non per tutti i malati di sclerosi multipla, solo quelli affetti da spasmi;
ma solo dopo aver provato tutti gli altri farmaci disponibili;
ma solo su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti-neurologo (sic);
ma il medico proscrittore dovrà registrare online sul sito dell’AIFA la sua prescrizione, comprensiva dei suoi dati e di quelli del paziente, così da essere “monitorato” (e sottolinea letteralmente l’AIFA, sarà sua responsabilità , del medico, prescrivere secondo tali regole, onde evitare accuratamente che altre categorie di malati possano beneficiare di tali farmaci).
Tale decisione peraltro avviene solo pochi giorni dopo che finalmente era nuovamente disponibile in Italia il farmaco galenico, cioè l’infiorescenza prodotta sotto il controllo del Ministero della salute olandese, virtualmente prescrivibile finora da parte di qualsiasi medico e per qualsiasi patologia. I solerti funzionari dell’AIFA hanno pensato anche a questo: infatti tutti questi farmaci galenici, detti anche magistrali, cioè preparati in farmacia a partire dalla pianta, dovranno seguire le stesse limitazioni del Sativex.
L’AIFA in questo modo potrà affermare che oggi anche in Italia sono disponibili i farmaci a base di Cannabis, mentre questo regime di dispensazione in pratica disinnesca una bomba che stava per scoppiare. Infatti non era più possibile aspettare oltre l’arrivo di tali medicinali, ormai presenti in molti paesi, dagli USA al Canada, dall’Olanda alla Repubblica Ceca, dalla Spagna a Israele tanto per dirne alcuni, e si tratta di paesi dai sistemi sanitari certamente molto avanzati.
Quello che è incomprensibile è che l’AIFA, che dovrebbe essere un organismo scientifico, non ha nemmeno seguito le linee guida delle Società Europee di Neurologia, pubblicate già nel 2006 e rivedute nel 2009. Tali linee guida prevedono i cannabinoidi per il dolore neuropatico da sclerosi multipla, pur come farmaci di seconda linea (peraltro tale rassegna dimostra che i cannabinoidi posseggono un’evidenza di efficacia maggiore rispetto a tutti gli altri farmaci di uso comune). Lo stesso articolo riporta che pure nel dolore neuropatico da AIDS la cannabis ha un’evidenza di efficacia di livello A, cioè scientificamente la maggiore. Lo stesso vale per il dolore neuropatico a eziologia multipla. In tutte queste patologie la rassegna dimostra che i cannabinoidi migliorano non solo il dolore, ma anche la qualità della vita e il sonno dei malati.
Non si è tenuto nemmeno conto che in Canada, dove il Sativex è disponibile da vari anni, esso è indicato anche per il dolore da cancro. E non si comprende per quale motivo le limitazioni riguardanti il Sativex debbano obbligatoriamente essere applicate anche agli altri medicinali cannabinoidi, come quelli di “tipo olandese”, visto che nei Paesi Bassi, come riporta il sito elaborato dal locale Ministero della salute, tali farmaci sono presentati così: “I dati attualmente disponibili dimostrano che i cannabinoidi possono aiutare a ridurre: i dolori e gli spasmi muscolari / crampi associati alla sclerosi multipla o a danni al midollo spinale; la nausea, la riduzione dell’appetito, la perdita di peso e la debilitazione associati con il cancro e l’AIDS; la nausea e il vomito indotti da farmaci o radioterapia per il cancro e l’HIV / AIDS; il dolore neurogeno di lunga durata causato, per esempio, da danni ai nervi, il dolore dell’arto fantasma, la nevralgia facciale o dolore cronico a seguito di un attacco di herpes zoster; i tic associati con la sindrome di Tourette; il glaucoma resistente alla terapia” Riporta ancora il sito ufficiale dell’Ufficio per la cannabis medica olandese: “Attualmente, la cannabis medicinale non può curare le condizioni di cui sopra. Si può, tuttavia, alleviare i sintomi associati con esse, e / o ridurre gli effetti collaterali di altri farmaci. Spetta ai medici di determinare quali condizioni potrebbero trarre beneficio dal trattamento con la cannabis medicinale, e in quali circostanze sarebbe giusto per il paziente. In tal modo essi non sono limitati alla lista delle caratteristiche sopra indicate.”
Questo “decreto” dell’AIFA blocca in pratica lo sviluppo della produzione di cannabis terapeutica in Italia, quando sappiamo che esiste già un istituto di ricerca pubblico, il Cracin di Rovigo, che coltiva cannabis di altissima qualità farmacologica. Ma periodicamente, e paradossalmente, chili di prodotto, che potrebbero servire a curare un gran numero di pazienti a costo estremamente ridotto (mentre il Sativex costa centinaia di euro a flacone) vengono sequestrati dalla Guardia di Finanza e distrutti.
Questo “decreto” tarpa tutte le regioni che si erano dotate di strumenti legislativi appositi per venire incontro alle esigenze di medici e pazienti.
Questo “decreto” strappa i farmaci a tutti quei pazienti, non affetti da sclerosi multipla, che in questi anni erano riusciti ad ottenere medicinali cannabinoidi di importazione, e si ritrovano da un giorno all’altro nell’impossibilità di proseguire l’unica cura che si era dimostrata efficace, dopo averle provate tutte.
Questo “decreto” annulla la speranza di tanti malati affetti da gravi patologie non responsive alle usuali terapie, speranza non fideistica, ma basata sulle conoscenze scientifiche che via via si accumulano ogni giorno sul sistema endocannabinoide, che regola molte funzioni del nostro organismo. Speranza basata inoltre su studi clinici controllati effettuati in diverse malattie, dalla fibromialgia ai danni del midollo, dall’epilessia al morbo di Crohn tanto per citarne alcune.
E questo “decreto” impedisce ai medici di poter dare un aiuto ai propri pazienti e di poter contare su un’arma in più nella lotta contro la sofferenza.

* presidente ACT, associazione per la cannabis terapeutica

—————————————————————-

Cannabis approved spray against spasticity from multiple sclerosis

May 8, 2013 by carmagnola
Filed under CANNABIS MEDICAL NEWS ITALY, MULTIPLE SCLEROSIS

Good news for the many sick people of Italian multiple sclerosis who suffer from problems with spasticity. Even in our country has been approved gold mucosal spray indicated for the treatment of moderate to severe spasticity.

The drug is indicated for patients who suffer from spasticity in multiple sclerosis is not adequately controlled with antispasmodics classics. The AIFA decision was published in the Official Gazette and the drug is reimbursed by the NHS in the class H. Starting in September, will be progressively available at the Hospital Pharmacies of Multiple Sclerosis Centers.

The product, which will be marketed by Almirall under the brand name Sativex contains two cannabinoids: THC (delta-9-tetrahydrocannabinol) and CBD (cannabidiol). This is the first medicine derived from the plant Cannabis sativa, grown and processed under strictly controlled conditions.

The drug is a medicinal product subject to medical prescription and was developed by GW Pharmaceuticals to alleviate the symptoms of spasticity in patients with MS, which include: muscle stiffness, cramps and painful spasms, bladder dysfunction and sleep disorders. The new drug is devoid of the side effects that result from the consumption of cannabis for therapeutic purposes and is not addictive.

Spasticity means an increase of the normal resting muscle tone. It is a common symptom in multiple sclerosis is present in over three-quarters of total patients, very often associated with muscle weakness. Spasticity contributes substantially, disability associated with the evolution of this disease.

It involves a muscle rigidity and a strength deficit which restrict the movement of a limb. In MS, the lower limbs are more affected by this symptom that can be associated also with painful spasms. In some patients, however, the increased muscle stiffness in extension with the quadriceps is an advantage in the ability to remain standing and ambulation, because it compensates in part to muscle weakness. However, you may encounter sudden drops in muscle tone.

source: www.pharmastar.it

Dossier AISM sui cannabinoidi nella sclerosi multipla

Here come the cannabinoid drugs, no, do not come

source: http://www.aduc.it

Article by Francesco Crestani *

We learn with dismay that the Italian medicines agency AIFA has granted authorization to market the drug Sativex, ie, the first cannabinoid medicine in the Italian market.
If our dismay it seems paradoxical, given that our association has been fighting for these drugs are now available for physicians and patients Italian, we want to highlight what limits the AIFA has placed on their prescribing.
The Sativex oral spray derived from the Cannabis plant, can be prescribed “freely” to the following conditions:
for a single disease, multiple sclerosis;
but not for all sufferers of multiple sclerosis, only those with spasms;
but only after having tried all the other available drugs;
but only on prescription hospitals or specialist-neurologist (sic);
but the physician prescriber must register online at AIFA his prescription, including its data and those of the patient, so as to be “monitored” (literally and stresses the AIFA shall be its responsibility, the physician, according to prescribe such rules, in order to carefully avoid that other categories of patients can benefit from these drugs).
This decision, however, is only a few days later that it was finally available again in Italy on drug pharmaceutics, ie the inflorescence produced under the control of the Dutch Ministry of Health, so far virtually be prescribed by any doctor and any disease. The zealous of the AIFA have thought of that: in fact, all these drugs Galen, also called masterful, that is prepared in a pharmacy from the plant will follow the same limitations of Sativex.
The AIFA in this way can also be said that today in Italy is available cannabis-based drugs, while this regime dispensing practice defuse a bomb that was about to burst. In fact it was no longer possible to wait any longer for the arrival of these products, now present in many countries, from the USA to Canada, from the Netherlands to the Czech Republic, Spain to Israel to name a few, and it is certainly countries by health systems very advanced.
What is incomprehensible is that the AIFA, which should be a scientific body, has not even followed the guidelines of the European Society of Neurology, published in 2006 and revised in 2009. These guidelines set out the cannabinoids for neuropathic pain from multiple sclerosis, even as a second-line drugs (though this exhibition demonstrates that cannabinoids possess evidence of greater effectiveness than all other drugs in common use). The same article also reports that in neuropathic pain from AIDS cannabis has evidence of the effectiveness of level A, that is scientifically more. The same is true for neuropathic pain in multiple etiology. In all these diseases the review demonstrates that cannabinoids improve not only the pain, but also the quality of life and the sleep of the sick.
Was not taken into account that even in Canada, where Sativex has been available for several years, it is also indicated for cancer pain. It is not understood why the limitations on the Sativex be required to be applied to other cannabinoid drugs, such as those of “Dutch type”, as in the Netherlands, as reported by the website developed by the local Ministry of Health, these drugs are presented as follows: “Currently available data show that cannabinoids can help reduce: the pain and muscle spasms / cramps associated with multiple sclerosis or spinal cord damage, nausea, decreased appetite, weight loss and debilitation associated with cancer and AIDS; nausea and vomiting induced by drugs or radiotherapy for cancer and HIV / AIDS, and the long-lasting nerve pain caused, for example, from nerve damage, pain dell ‘ phantom limb, the facial neuralgia or chronic pain following a shingles attack; tics associated with Tourette’s syndrome, glaucoma therapy-resistant “It still bears the official website of the Office for the Dutch medical cannabis:” Currently, medicinal cannabis can not cure the conditions above. It can, however, relieve the symptoms associated with them, and / or reduce the side effects of other medications. It is up to doctors to determine what conditions might benefit from treatment with medicinal cannabis, and under what circumstances it would be right for the patient. In this way they are not limited to the list of characteristics indicated above. ”
This “decree” AIFA locks into practice the development of production of cannabis in Italy, when we know that there is already a public research institute, the Cracin of Rovigo, who grows cannabis high quality medication. But periodically, and, paradoxically, pounds of product, which could be used to treat a large number of patients at very low cost (while Sativex costs hundreds of Euros per bottle) are seized by the Guardia di Finanza and destroyed.
This “decree” whittled away all the regions that were equipped with the appropriate legislative instruments to meet the needs of doctors and patients.
This “decree” ripping drugs to all patients, not suffering from multiple sclerosis, which in recent years had been able to obtain import of medicinal cannabis, and find themselves almost overnight it impossible to continue the only treatment that had proved effective, after having tried everything.
This “decree” undo hope to many patients suffering from serious diseases unresponsive to usual therapies, fideistic hope not, but based on the scientific knowledge that gradually accumulate every day on the endocannabinoid system, which regulates many functions of our body. Hope also based on controlled clinical studies in different diseases, fibromyalgia from the damage of the bone, from epilepsy to Alzheimer’s disease to name a few.
And this “decree” prevents doctors to be able to give help to their patients and to be able to count on one more weapon in the fight against suffering.

*ACT President, associazione per la cannabis terapeutica ACT President, Association for cannabis

Continua a leggere

Pubblicato in AISM, cannabis e sclerosi multipla, Sclerosi Multipla e dintorni | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su Cannabis terapeutica: Sativex approvato…

Zodiaco e Sclerosi Multipla

zodiaco-data-nascita-sclerosi : esiste correlazione?

ps: sono nata in maggio….che sia realmente così?  :-/

Il mese di nascita influisce
sul sistema immunitario

I nati a novembre i più «protetti». I bebè di maggio i più vulnerabili e più a rischio di sviluppare la sclerosi multipla

Dallo zodiaco al sistema immunitario il passo sembra enorme, ma ora a sostenere l’influsso del mese di nascita sulle difese dell’organismo è un team di ricercatori britannici, finanziati fra l’altro dal Medical Research Council e dalla Fondazione italiana sclerosi multipla, in uno studio pubblicato su Jama Neurology. I ricercatori hanno scoperto che lo sviluppo del sistema immunitario dei neonati e i livelli di vitamina D dei piccoli variano in base al mese di nascita. E che i più «fortunati» da questo punto di vista sono i bebè nati a novembre.

COMPLEANNO E RISCHIO SCLEROSI – E La ricerca, condotta da scienziati della Queen Mary University, dell’Università di Londra e dell’Università di Oxford, fornisce una base biologica sul perché il rischio di sviluppare la sclerosi multipla è influenzato dal mese del compleanno. La sclerosi multipla è il risultato di un intervento del sistema immunitario che danneggia il sistema nervoso centrale. Lo sviluppo della malattia è ritenuto frutto di una complessa interazione tra geni e ambiente. In passato un certo numero di studi ha suggerito che il mese di nascita può influenzare il rischio di sviluppare la sclerosi multipla. Questo effetto è particolarmente evidente in Inghilterra, spiegano gli studiosi, dove un picco di pazienti è stato registrato fra i soggetti nati a maggio, mentre il numero minore si è concentrato tra chi compie gli anni a novembre. Secondo i ricercatori, dal momento che la vitamina D è formata dalla pelle quando è esposta alla luce del sole, l’«effetto mese di nascita» proverebbe il ruolo della vitamina D prenatale nel rischio di sclerosi multipla.

LE ANALISI – Ebbene, in questo studio sono stati esaminati campioni di sangue del cordone ombelicale da 50 bambini nati a Londra nel mese di novembre e da altrettanti nati nel maggio, tra il 2009 e il 2010. Il sangue è stato analizzato per misurare i livelli di vitamina D e di cellule T autoreattive. Le cellule T sono globuli bianchi che giocano un ruolo cruciale nella risposta immunitaria dell’organismo: «soldati» che identificano e distruggono agenti infettivi che invadono l’organismo. Ma le T autoreattive sono in grado di attaccare le cellule del proprio corpo, innescando malattie autoimmuni, e devono essere eliminate dal sistema immunitario durante il suo sviluppo. Questo processo di trasformazione cellule T viene svolto dal timo, organo che si trova nella cavità toracica superiore.

I RISULTATI – I risultati hanno mostrato che i bebè di maggio avevano livelli significativamente più bassi di vitamina D (circa il 20% inferiori a quelli nati nel mese di novembre) e livelli significativamente più alti (circa il doppio) di cellule T autoreattive rispetto al campione nato a novembre. Secondo il co-autore, Sreeram Ramagopalan, docente di neuroscienze a Barts e della Queen Mary, «dimostrando che il mese di nascita ha un impatto misurabile nello sviluppo del sistema immunitario in utero, questo studio fornisce una possibile spiegazione biologica per l’effetto mese di nascita nella sclerosi multipla». «Livelli più elevati di cellule T autoreattive potrebbero spiegare perché i bambini nati in maggio sono a più alto rischio di sviluppare la malattia», prosegue. Inoltre la correlazione con la vitamina D «suggerisce che proprio questo potrebbe essere il motore dell’effetto» rilevato dall’analisi dei certificati di nascita dei pazienti. «Occorrono studi a lungo termine per valutare l’effetto dei supplementi di vitamina D nelle donne in gravidanza e il conseguente impatto sullo sviluppo del sistema immunitario e sul rischio di sclerosi multipla e altri malattie autoimmuni». (Fonte: Adn-Kronos Salute) 9 aprile 2013 | 13:30

————————————-

zodiac-data-birth-sclerosis: no correlation?
The month of birth affects
on the immune system
Those born in November, the most “protected”. Babies of May the most vulnerable and most at risk of developing multiple sclerosis

From the zodiac to the immune system the step seems huge, but now to support the influence of month of birth on the body’s defenses is a team of British researchers, funded among others by the Medical Research Council and the Italian Multiple Sclerosis Foundation, in a study published in Neurology Jama. The researchers found that the development of the immune system of infants and small levels of vitamin D depend on the month of birth. And that the more “fortunate” from this point of view are babies born in November.

BIRTHDAY AND RISK SCLEROSIS – And The research, conducted by scientists at Queen Mary University, the University of London and Oxford University, provides a biological basis as to why the risk of developing multiple sclerosis is influenced by month of your birthday. Multiple sclerosis is the result of an action of the immune system that damages the central nervous system. The development of the disease is considered the result of a complex interaction between genes and environment. In the past a number of studies have suggested that the month of birth may influence the risk of developing multiple sclerosis. This effect is particularly evident in England, experts explain, where a peak of patients was recorded among subjects born in May, while the lowest number was concentrated among those who are celebrating a birthday in November. According to the researchers, since vitamin D is formed by the skin when exposed to sunlight, the ‘effect’ birth month ‘proves the role of vitamin D in prenatal risk of multiple sclerosis.

ANALYSIS – Well, in this study have been examined samples of umbilical cord blood from 50 babies born in London in November and an equal number were born in May, between 2009 and 2010. The blood was analyzed to measure the levels of vitamin D and of autoreactive T cells. T cells are white blood cells that play a crucial role in the body’s immune response, “soldiers” that identify and destroy infectious agents that invade the body. But the autoreactive T are able to attack the body’s own cells, triggering autoimmune diseases, and must be eliminated by the immune system during its development. This transformation process is performed T cells from the thymus, an organ that is located in the upper chest cavity.

RESULTS – The results showed that the baby of May had significantly lower levels of vitamin D (about 20% lower than those born in the month of November) and significantly higher levels (about double) of autoreactive T cells compared to sample born in November. According to co-author, Sreeram Ramagopalan, a professor of neuroscience at Barts and Queen Mary, “showing that the month of birth has a measurable impact in the development of the immune system in the uterus, this study provides a possible biological explanation for the effect of month of birth in multiple sclerosis. ” “Higher levels of autoreactive T cells could explain why babies born in May, are at higher risk of developing the disease,” he continues. In addition, the correlation with vitamin D “suggests that this could be just the motor effect” detected by the analysis of birth certificates of patients. ‘We need long-term studies to evaluate the effect of vitamin D supplements in pregnant women and the consequent impact on the development of the immune system and the risk of multiple sclerosis and other autoimmune diseases. ” (Source: ADN-Kronos Health) April 9, 2013 | 13:30

Continua a leggere

Pubblicato in Curiosità nel Web, Sclerosi Multipla e dintorni | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su Zodiaco e Sclerosi Multipla

Pentesilea ed Arte Albanese con la storica d'arte Anisa Beba 24/03/2013

Per gentile concessione della Associazione Culturale Pentesilea di Torino.

Voci narranti e Pentesilea

La Associazione nasce nel 2011, ad opera di Elena Di Majo, Michela Goi e Federica Tammarazio. L’intento è quello di promuovere l’arte nella sua storia, ricerca e cultura. Pentesilea è una oasi di meraviglie che affascinano, ti immergi in ombre e ricordi del passato, in contrasto con il futuro prossimo appena ti ci risvegli.
Esci da questo sogno magico stupefatto nel ricordo che avvolge per alcune ore la mente immersa nella storia dei tempi da non “dimenticare” per tramandarli alle prossime generazioni “nutrendo” l’anima di pura ed arte essenziale.

24/03/2013 presso Palazzo Madama  in Torino:

Il prossimo appuntamento

Figura di donna VI sec a.C. Museo di Apollonia

24 marzo ARTE ALBANESE A PALAZZO MADAMA

La storica dell’arte Anisa Beba accompagna i visitatori alla scoperta delle collezioni d’arte antica e moderna provenienti dai musei statali albanesi in mostra a Palazzo Madama.

RITROVO ore 15,45 ingresso Galleria Sabauda, piazzetta Reale, Torino; la visita dura un’ora.

per informazioni : ORARIO della visita

LA VOCE NARRANTE

DSC00882

Anisa Beba ha conseguito la Laurea triennale in Discipline dell’Arte della Musica e dello Spettacolo, presso l’Università di Torino con una tesi sui musei albanesi del dopoguerra. Nel 2007 ha presentato le sue opere alla mostra “Arte e Storia” presso il Museo Storico Nazionale di Tirana.

Nel 2012 ha iniziato il percorso di studi per il conseguimento della Laurea Magistrale in Storia dell’Arte. Ha svolto un tirocinio formativo presso l’Archivio Fotografico della Fondazione Torino Musei ed attualmente svolge uno stage presso il Museo Civico d’Arte Antica Palazzo Madama dove partecipa all’allestimento della mostra Tesori del patrimonio culturale albanese.

————————–

Courtesy of Pentesilea Cultural Association of Turin.
Voice-overs and Pentesilea

The association was founded in 2011, by Elena Di Majo, Michela Goi e Federica Tammarazio.The intent is to promote art in its history, research and culture. Penthesilea is a haven of wonders that fascinate you dive into shadows and memories of the past, in contrast to the near future as soon as you wake up there.
Exit this magical dream amazed to remember that envelops the mind for a few hours immersed in the history of the times do not “forget” to pass them on to future generations “feeding” the soul of pure and essential art.

24/03/2013 at Palazzo Madama in Turin:

The next meeting
March 24 ALBANIAN ART AT THE PALACE MADAMA

The art historian Anisa Beba takes visitors to explore the collections of ancient and modern art from museums Albanian state on display in the Senate.

MEETING 15,45 input Savoy Gallery, Piazzetta Reale, Turin, the visit lasts one hour.
Information: TIME’s visit

THE NARRATOR

Anisa Beba holds a Bachelor’s degree in Disciplines of Art, Music and Entertainment, at the University of Turin with a thesis on museums Albanians after the war. In 2007 he presented his works in the exhibition “Art and History” at the National History Museum in Tirana.

In 2012 he began the path leading to the award of Master’s Degree in Art History. He played an internship at the Photographic Archive of the Fondazione Torino Musei and currently plays an internship at the Museum of Ancient Art Palazzo Madama where she participated mounting of the exhibition Treasures of the Albanian cultural heritage.

——————————————-

Avec l’aimable autorisation de Pentesilea Association culturelle de Turin.
Voix off et Pentesilea

L’association a été fondée en 2011, par Elena Di Majo, Michela Goi e Federica Tammarazio. Le but est de promouvoir l’art dans son histoire, la recherche et la culture. Penthésilée est un havre de merveilles qui fascinent vous plonger dans les ombres et les souvenirs du passé, à la différence de l’avenir proche, dès que vous vous réveillez là.
Quitter ce rêve magique étonné de se rappeler qui enveloppe l’esprit pendant quelques heures immergés dans l’histoire de l’époque ne pas «oublier» de les transmettre aux générations futures “alimentation” l’âme de l’art pur et essentiel.

24/03/2013 à Palazzo Madama de Turin:

La prochaine réunion

Femme figure VI siècle avant JC Musée d’Apollonia

24 mars art albanais AU PALAIS MADAMA

L’historien de l’art Anisa Beba emmène les visiteurs à la découverte des collections d’art ancien et moderne de l’Etat albanais musées sur l’affichage au Sénat.

REUNION 15,45 Savoie Galerie d’entrée, Piazzetta Reale, Turin, la visite dure une heure.
Information: visite TIME

LE NARRATEUR

Anisa Beba est titulaire d’un baccalauréat dans les disciplines de l’Art, Musique et Spectacles, à l’Université de Turin avec une thèse sur les musées Albanais après la guerre. En 2007, il a présenté ses œuvres dans l’exposition «Art et d’Histoire” au Musée d’Histoire Naturelle à Tirana.

En 2012, il a commencé le chemin conduisant à l’obtention du diplôme de maîtrise en histoire de l’art. Il a joué un stage dans l’Archive photographique de la Fondazione Torino Musei et joue actuellement un stage au Musée d’Art Ancien Madama palais où elle a participé montage de l’exposition Trésors du patrimoine culturel albanais.

Pubblicato in Scienza - Ricerca e dintorni, STORIA ED ARTE | Contrassegnato , , , , , , | Commenti disabilitati su Pentesilea ed Arte Albanese con la storica d'arte Anisa Beba 24/03/2013

dalle donne per le donne!

donne per le donne

in italia:

http://www.aism.it/piazze.aspx?idss=14

Pubblicato in AISM, al femminile, Donne oltre ogni limite | Commenti disabilitati su dalle donne per le donne!

Malattia e diritti: l'avvocato mi scrive!

Per gentile concessione, una risposta ad un mio quesito da parte dell’Avvocato.

i nostri diritti come lavoratori in malattia.

Silvia Bruzzone – Avvocato –

Il lavoratore, pubblico o privato, che si assenta per malattia  ha diritto a un periodo, detto  di comporto, durante il quale gli viene garantito il mantenimento del posto di lavoro e la retribuzione economica. Durante tale periodo, variabile in base ai singoli contratti collettivi, il datore di lavoro ha il divieto di licenziare il lavoratore.

Di solito, il contratto distingue due ipotesi: il comporto secco, ovvero il termine di conservazione del posto nel caso di un’unica malattia di lunga durata, e il comporto per sommatoria, ovvero il termine di conservazione del posto nel caso di più malattie non consecutive (ad esempio nel contratto può essere indicato un certo numero di giorni nell’arco degli ultimi 3 anni). Occorre comunque sempre verificare quanto riportato nel contratto avvalendosi del conteggio fatto da un studi legali specializzati o da Patronati.
Scaduto il termine di comporto, il lavoratore può essere licenziato anche se seriamente malato a meno che non si dia dimostrazione del fatto che le ripetute assenze erano dovute a episodi dovuti ad inadempienze rispetto alle indicazioni fornite dal medico competente o per evidenti violazioni delle norme sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

La legge e la contrattazione collettiva nazionale impongono al lavoratore, in caso di malattia, precisi obblighi nei confronti del datore di lavoro. Per i lavoratori a tempo indeterminato dell’industria, dell’agricoltura, per gli apprendisti e per i lavoratori sospesi, spetta per un periodo massimo di 180 giorni per ciascun anno solare: i primi tre giorni sono a carico del datore di lavoro, mentre dal quarto giorno di assenza l’Inps provvede al pagamento.
Durante la malattia il lavoratore (anche extracomunitario) percepisce, in sostituzione della retribuzione, la relativa indennità.
Quest’ultima spetta:
alla quasi totalità degli operai del settore privato;
agli impiegati del settore Terziario e Servizi (ex commercio);
ai disoccupati e sospesi dal lavoro (appartenenti alle categorie sopra indicate) purché il lavoro sia cessato o sospeso da non più di 60 giorni prima dell’inizio della malattia.
ai lavoratori con contratto a tempo determinato il diritto all’indennità di malattia spetta per periodi non superiori all’attività svolta nell’ultimo anno, con un massimo di 180 giorni annui, e cessa in concomitanza con la cessazione del rapporto di lavoro; è garantita comunque fino a 30 giorni di malattia anche se nell’ultimo anno il lavoro è stato svolto per meno di 30 giorni;
ai lavoratori agricoli a tempo determinato l’indennità spetta a condizione che risultino iscritti per almeno 51 giornate negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dell’anno precedente o, in caso di primo anno di iscrizione, previo rilascio del certificato d’iscrizione d’urgenza;
ai lavoratori in part-time verticale l’indennità spetta solo per le giornate in cui è previsto lo svolgimento dell’attività lavorativa. Non vengono, quindi, indennizzate le giornate di pausa contrattuale;
ai lavoratori parasubordinati spetta, per un massimo di 180 giorni nell’anno solare, l’indennità in caso di ricovero ospedaliero e, dal 1° gennaio 2007, spetta anche l’indennità giornaliera di malattia, interamente a carico dell’Inps.
L’indennità di malattia, il cui importo è pari al 50% di quello corrisposto in caso di ricovero ospedaliero, spetta per un numero massimo di giorni pari a 1/6 delle giornate lavorate nei 12 mesi precedenti l’inizio della malattia, e comunque per almeno 20 giorni.

Nessuna indennità di malattia è prevista per il lavoratori autonomi e per i collaboratori familiari (colf e badanti).

Il trattamento economico per i dipendenti pubblici presenta delle peculiarità: per i periodi di malattia di qualunque durata, nei primi dieci giorni di assenza il lavoratore ha diritto al trattamento economico fondamentale, con esclusione di ogni indennità o compenso aventi carattere fisso e continuativo, nonché di ogni altro trattamento accessorio.
E’ bene verificare le relative clausole nel proprio contratto collettivo nazionale di comparto.

Il Decreto Brunetta del 2008 specifica che “resta fermo il trattamento più favorevole eventualmente previsto dai contratti collettivi o dalle specifiche normative di settore per le assenze per malattia dovute ad infortunio sul lavoro o a causa di servizio, oppure a ricovero ospedaliero o a day hospital, nonché per le assenze relative a patologie gravi che richiedano terapie salvavita.
Il trattamento economico relativo ai congedi viene regolamentato dai singoli contratti di lavoro nazionali.
Data la diversità dei CCLN, occorre presentare all’amministrazione di appartenenza che deve accettare la domanda di congedo, un accertamento da parte della commissione ASL.
Ai medici legali delle ASL che si devono pronunciare  sulla sussistenza della “grave patologia” e della terapia salvavita  è necessario presentare:
copia del contratto collettivo di lavoro, del comparto in cui lavora la persona;
certificato di diagnosi;
certificazione del neurologo curante in cui si indica il tipo di terapia effettivamente praticata e i relativi giorni (date) di somministrazione, oltre alla presunta durata della stessa; nel certificato deve essere dettagliatamente indicato quali siano gli effetti collaterali della terapia per il singolo individuo che privano lo stessa della capacità lavorativa e che  rendono necessaria l’assenza dal lavoro.

Non essendoci dei parametri stabiliti per legge, per le commissioni ASL, per individuare i casi effettivamente da certificare, risultano fondamentali le relazioni specialistiche chiare e complete.
Nel caso in cui, nonostante le indicazioni fornite sui trattamenti farmacologici e le indicazioni riguardanti il caso specifico della persona con SM, la commissione neghi i il congedo, si può  fare  ricorso all’autorità giudiziaria.

a cura di Avv. Silvia Bruzzone
htpp:www.avvsilviabruzzone.com

Pubblicato in Risponde l'avvocato, Sclerosi Multipla e dintorni | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su Malattia e diritti: l'avvocato mi scrive!

Farmaci cannabinoidi e trattamento sintomatico del dolore e spasticità…

Nessun effetto terapeutico. Sbagliato illudere i malati

http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/nessuna-effetto-terapeutica.aspx

Ho letto una rivolta tumultuosa online, dopo l’inserimento di questa pagina in internet fatta dall’autore dell’articolo, concordando che sicuramente è vero che non si possono illudere gli ammalati di SM, per una guarigione, ma con questo prodotto usato in pratica medica si possono lenire dolori urenti, continui e devastanti.

E’ vero, non serve illudere le persone con la Sclerosi Multipla, è una patologia con la quale convivo da tanti anni, troppi per continuare a stare male, e sono una fra i tanti in attesa del Sativex e la sua introduzione in Italia a scopo terapeutico, a carico del SSN, perchè non posso permettermi di spendere 680 euro a confezione!

Ho voluto avere informazioni maggiori a livello medico,  e mi sono rivolta, inviandogli l’articolo postato online, ad uno dei tanti amici “angeli custodi medici ” che mi sono trovata dopo la morte di mio fratello che era un chirurgo,  e che ancora in vita mi parlava di questa sostanza cannabinoide, come un domani potesse lenire le sofferenze dolorose dei pazienti con malattie neurodegenerative, tumorali, ecc. utilizzata a scopo farmaceutico. Sono contraria all’uso personale della cannabis e relativa coltivazione, perchè sarebbe incentivare abuso, e creare una sorta di alibi ad utilizzare senza controllo questa sostanza, come molte altre psicotrope senza controllo anche per un banale mal di pancia. Diverrebbe una sorta di autorizzazione al fai da te!

Vorrei invece che il problema venisse affrontato come sta già accadendo in alcune regioni Italiane,  in maniera seria, adottando regole e provvedimenti per favorire questo utilizzo sia di Sativex che Bedrocan, Nabilone ed altri che non sto a citare, presso  i centri di cure per il dolore, e di neurologia ed oncologia,  a regime SSN, non a carico del paziente, seguendo protocolli, e sempre sotto stretto controllo specialistico.

Ecco cosa ho ricevuto, da questa “presenza”, che chiamerò “Herman”  in ricordo di mio fratello Ermanno. Sperando possa aiutare a capire di cosa si parla e perchè si sta lottando per avere questo tipo di farmaci.

“FARMACI CANNABINOIDI E TRATTAMENTO SINTOMATICO DEL DOLORE E DELLA SPASTICITA’ MUSCOLARE”

Da anni sono in uso nel nord America e nel nord d’Europa farmaci cannabinoidi per il trattamento sintomatico di disturbi afferenti per lo più all’area di competenza neurologica.

In Italia è previsto l’uso di sostanza psicotrope ad uso medico con attività terapeutica dimostrata quali barbiturici, benzodiazepine ed oppiacei.

Per quel che riguarda i derivati della cannabis nel 2006 il Ministero della Salute, con un’ordinanza, consentiva la importazione di cannabinoidi a scopo terapeutico.

Attualmente i medesimi non sono presenti su mercato italiano.

Per ordinare all’estero tali specialità medicinali, occorre seguire la procedura richiesta dall’ art. 2 del D.M. 11.02.1997 (Importazione di specialità medicinali registrate all’estero).

A questo ultimo si rimanda.

Il senso ultimo di queste righe vuole essere, nella intenzione di chi scrive, un commento all’articolo apparso su Avvenire del 02.02.2013 dal titolo “Nessun effetto terapeutico. Sbagliato illudere i malati”

Personalmente sono fondamentalmente in accordo con l’autore dell’articolo: sia dove dice che i cannabinoidi non hanno alcun effetto terapeutico sull’andamento della patologia di base sia dove dice che essi agiscono quali sintomatici sulla spasticità muscolare e sul dolore.

La opinione di chi scrive è che si stia facendo un poco edificante uso strumentale circa l’argomento “farmaci cannabinoidi”.
Questo fa male ai pazienti ed allontana la idea dello sdoganamento delle sostanze in questione quali sostanze ad effetto terapeutico/sintomatico.

Non è giusto illudere i pazienti: assolutamente concorde!

Non esiste EBM (“evidence based medicine” ovvero medicina basata sull’evidenza) a favore in un loro effetto terapeutico sulla evoluzione della patologia. Ma è altrettanto vero che esistono evidenze circa l’effetto sintomatico della spasticità e del dolore (non solo nei pazienti affetti Sclerosi Multipla, poiché la spasticità dolorosa ad esempio nello Stroke o Ictus, si giova comunque del cannabinoide ad uso sintomatico). E ciò non è poco!

Il dolore da spasticità muscolare produce sofferenza comunque nei pazienti; non importa (al dolore, alla sofferenza) se chi ne è colpito sia di destra o di sinistra. Il dolore fa solo il suo sporco lavoro: causa sofferenza all’essere umano

I farmaci cannabinoidi sono efficaci nel dolore da spasticità muscolare come “sintomatici” mentre non vi è alcuna evidenza basata sulla medicina che abbiano un qualche effetto sulla evoluzione della patologia di base.

Essi possono essere prescritti dal medico di famiglia o dallo specialista ospedaliero. Pertanto sempre e solo sotto controllo medico.

Poche righe ancora circa il meccanismo d’azione

Il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) agisce a livello del Sistema Nervoso Centrale (SNC) stimolando il rilascio di dopamina dal nucleus accumbens, provocando nella persona reazioni sia fisiche che psichiche (compreso alcuni effetti collaterali). Il legame dei cannabinoidi ai recettori CB1 causa una inibizione presinaptica del rilascio di vari neurotrasmettitori (in particolare dopamina, NMDA e glutammato), ed una stimolazione delle aree della sostanza grigia periacqueduttale (PAG) e del midollo rostrale ventromediale (RVM), che a loro volta inibiscono le vie nervose ascendenti del dolore.

A livello del midollo spinale il legame dei cannabinoidi ai recettori CB1 causa una inibizione delle fibre afferenti a livello del corno dorsale, ed a livello periferico il legame dei cannabinoidi con i recettori CB1 e CB2 causa una riduzione della secrezione di vari prostanoidi e citochine proinfiammatorie, la inibizione del segnale doloroso.

Bibliografia

Campbell FA et al. Are cannabinoids an effective and safe treatment option in the manage­ment of pain? A qualitative systematic review. BMJ 2001; 323 (7 July): 1-6.

Clapper JR, Magieri RA, Piomelli D. The endocannabiond system as a target for the treat­ment of cannabis dependence. Neuropharmacology 2009; 56 (Suppl 1): 235-243.

Clapper JR, Moreno-Sanz G, Russo R, Guijarro A, Vacondio F, Duranti A, Tontini A, Sanchi­ni S, Sciolino NR, Spradley JM, Andrea G Hohmann AG, Calignano AC, Mor M, Tarzia G, Piomelli D. Anandamide suppresses pain initiation through a peripheral endocannabinoid mechanism. Nature Neuroscience 13, 1265 – 1270 (2010).

ClinicalTrials.gov identifier: NCT00397605. University of British Columbia. Cannabinoids in Bipolar Affective Disorder. 2010 http://clinicaltrials.gov/ct2/show/study/NCT00397605? term=cannabis,+depression&rank=13

P. Dronabinol effects on weight in patients with HIV infection. AIDS 6:127, 1992.

Guzmán Manuel. Cannabinoids: potential anticancer agents. Nature review. Cancer Volu­me 3. 745-755. October 2003.

Hazekamp A, Grotenhermen F. Review on clinical studies with cannabis and cannabinoids 2005-2009. Cannabinoids 2010; 5 (special issue):1-21. http://clinicaltrials.gov/ct2/show/ study/NCT00397605?term=cannabis,+depression&rank=13

Iuvone T, Esposito G, De Filippis D, Scuderi C, Steardo L. Cannabidiol: A Promising Drug for Neurodegenerative Disorders? CNS Neuroscience & Therapeutics. Volume 15, Issue 1, pages 65–75, 2009.

Lakhan SE and Rowland M. Whole plant cannabis extracts in the treatment of spasticity in multiple sclerosis: a systematic review. BMC Neurology 2009, 9:59 doi:10.1186/1471- 2377-9-59.

Leweke FM, Koethe D, Gerth CW, Nolden BM, Schreiber D, Hänsel A, Neatby MA, Jueli­cher A, Hellmich M,

Klosterkötter J. Cannabidiol as an antipsychotic. A double-blind, controlled clinical trial on cannabidiol vs. amisulpride in acute schizophrenia. Abstract for oral sessions / European Psychiatry 2007;22:S14.02.

Morgan CJA, Curran HV. Effects of cannabidiol on schizophrenia-like symptoms in people who use cannabis. The British Journal of Psychiatry (2008) 192, 306–307.

Muntoni AL, Melis M, Diana M, Electrophysiological effects of cannabinoids in the basal ganglia, 2002.

Nahas GG. Hashish In Islam 9th To 18th Century. Bull. N.Y. Acad. Med. Vol. 58, No. 9, December 1982.

O’Shaughnessy WB. On the preparations of the indian hemp, or gunjah (cannabis indica); their effects on the animal system in health, and their utility in the treatment of tetanus and other convulsive diseases. 1839. Trans. of the Med. and Phys. Society of Bengal (1838- 40):421-61.

Piomelli D, Tarzia G, Duranti A, et al. Pharmachological profile of the selective FAAH inhi­bitor KDS-4103 (URB597). CNS Drug Rev 2006; 12(1) 21-38.

Plange N, Arend KO, Kaup M, Doehmen B, Adams H, Hendricks S, Cordes A, Huth J, Spon­sel WE, Remky A. Dronabinol and retinal hemodynamics in humans. Am. J. Ophthalmol. 2007;143(1):173-174.

Price DA, Martinez AA, Seillier A, Koek W, Acosta Y, Fernandez E, Strong R, Lutz B, Mar­sicano G, Roberts JL, Giuffrida A. WIN55,212-2, a cannabinoid receptor agonist, protects against nigrostriatal cell loss in the 1-methyl-4-phenyl-1,2,3,6-tetrahydropyridine mouse model of Parkinson’s disease. Eur J Neurosci. 2009 Jun;29(11):2177-86.

Pryce G, Ahmed Z, Hankey DJR, Jackson SJ, Croxford JL, Pocock JM, Ledent C, Petzold A, Thompson AJ, Giovannoni G, Cuzner ML, Baker D. Cannabinoids inhibit neurodegenera­tion in models of multiple sclerosis. Brain (2003), 126, 2191-2202.

Pryce G, Baker D. Emerging properties of cannabinoid medicines in management of mul­tiple sclerosis. Trends Neurosci 2005; 28(5): 272-276.

Romero J, Orgado JM. Cannabinoids and neurodegenerative diseases. CNS Neurol Disord

Drug Targets. 2009 Dec;8(6):440-50.

Russo E. Cannabis for migraine treatment: the once and future prescription? An historical and scientific review. Pain. 1998 May;76(1-2):3-8.

Smith PF. New approaches in the management of spasticity in multiple sclerosis patients: role of cannabinoids. Therapeutics and Clinical Risk Management 2010:6 59–63.

Thaera GM, Wellik KE, Carter JL, Demaerschalk BM, Wingerchuk DM. Do cannabinoids reduce multiple sclerosis-related spasticity? Neurologist. 2009 Nov;15(6):369-71.

Tomida I, Azuara-Blanco A, House H, Flint M, Pertwee RG, Robson PJ. Effect of Sublingual Application of Cannabinoids on Intraocular Pressure: A Pilot Study. (2006) Journal of Glau­coma 15(5):349-353.

Tramèr MR et al. Cannabinoids for control of chemotherapy induced nausea and vomiting: quantitative systematic review. BMJ, 323 (2001):16-24.

—————————————————–

Continua a leggere

Pubblicato in Bioetica e dintorni, cannabis e sclerosi multipla | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Farmaci cannabinoidi e trattamento sintomatico del dolore e spasticità…

Dr. Otello Poli vi parla di "sonno" e suoi disturbi, per la serie: "perchè dormo male?"

by  Otello  POLI

REM behavior disorder
Ringrazio il Dottor Poli Otello per la fattiva e gratuita collaborazione alla realizzazione di questa mia pagina relativa alla neurologia e alle problematiche insite nel “ramo”
Il Dr Otello Poli:  è neurologo, il  medico è perferzionato anche  in “Medicina non convenzionale” e “Terapia del dolore” ed informazioni le trovate anche qui:
www.otellopoli.com

Il REM beaviour disorder (RBD) è un disturbo del comportamento del sonno REM. La fase REM del sonno fisiologicamente si caratterizza per:
1) movimenti rapidi oculari;
2) completa risoluzione del tono muscolare e, pertanto, assenza di movimenti del corpo;
3) fase del sonno durante la quale il soggetto sogna.
Il disturbo del comportamento del sonno REM è contraddistintoda una perdita della fisiologica atonia muscolare.
I pazienti hanno una eccessiva attività motoria quale urlare menare pugni e calci in aria in rapporto al contenuto dei sogni. La diagnosi di RBD viene formulata su dati anamnestici (solitamente il racconto della persona che dorme a fianco del paziente) ed incontrovertibilmente confermata dalla esecuzione di una Video-Polisonnografia che evidenzia comportamento motorio complesso durante il sonno REM e, anamnesticamente, da una storia di manifestazioni motorie lesive o potenzialmente lesive.
L’RBD frequentemente si associa con malattie neurodegenerative quali malattia di Parkinson, atrofia multi sistemica, e demenza. In una percentuale statisticamente significativa l’RBD si presenta prima della insorgenza di demenza, atrofia multi sistemica o parkinsonismo, per un periodo variabile simato circa tra i 5 ed i 10 anni.
La importanza della evidenza suddetta risiede nel fatto che è quanto meno possibile tentare un trattamento di neuroprotezione particolarmente rivolto a limitare gli stress ossidativi nonchè a contrastare un eventuale eccesso di attività glutammatergica agendo così da stimolare i recettori GABAergici e più in generale le vie inibitorie che decorrono nel contesto del Sistema Nervoso Centrale.
Ulteriori studi potranno fornire un plus di dati che consentano una migliore neuroprotezione.
…………………………

I thank Dr Poli Othello for the effective and free collaboration in the organization of my page on the neurology and the problems inherent in the “branch”
Dr Othello Poli is neurologist who is also perferzionato in “unconventional medicine” and “Pain Management” and information can be found here:

www.otellopoli.com


REM beaviour disorder (RBD) is a disorder of REM sleep behavior. REM sleep is characterized physiologically by:
1) rapid eye movements;
2) complete resolution of muscle tone and, therefore, the absence of body movements;
3) stage of sleep during which the subject is dreaming.
The REM sleep behavior disorder is contraddistintoda a loss of the physiological muscle atonia.
Patients have excessive motor activity which lead scream punches and kicks in the air in relation to the content of dreams. The diagnosis of RBD is made ​​of anamnestic data (usually the account of the person sleeping next to the patient) and incontrovertibly confirmed by the execution of a Video-Polysomnography shows that complex motor behavior during REM sleep and clinical history, a history of events motor harmful or potentially harmful.
The RBD frequently is associated with neurodegenerative diseases such as Parkinson’s disease, multi systemic atrophy, and dementia. In a statistically significant proportion of the RBD occurs before the onset of dementia, multi systemic atrophy or parkinsonism, for a period variable simato approximately between 5 and 10 years.
The importance of evidence above resides in the fact that it is at least possible groped treatment of neuroprotection particularly aimed at limiting the oxidative stress as well as to counteract a possible excess of glutamatergic activity by acting so as to stimulate the receptors GABAergic and more generally the inhibitory pathways which run in the context of the Central Nervous System.
Further studies will provide a plus of data to allow a better neuroprotection.
…………………………………………………………..
Continua a leggere
Pubblicato in NEUROLOGIA, Neurologia e trattamento del dolore nelle patologie critiche a cura del Dr. Otello Poli | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Dr. Otello Poli vi parla di "sonno" e suoi disturbi, per la serie: "perchè dormo male?"