C’è un momento alla fine della giornata, alla fine della settimana… @Giulia Gallizzi

Giulia Gallizzi, medico oncologo, ha 35 anni, una sincera passione per lo scrivere:

*Mi chiamo Giulia Gallizzi, sono nata ad Acqui Terme, ho 34 anni. Ho studiato Medicina specializzandomi in Oncologia. Ho amato ed amo il mio lavoro, pur con il carico di emozioni talvolta difficile da contenere e lo conduco attualmente all’ospedale di Casale Monferrato. Ho sempre scritto per me stessa, per sfogo e per passione. Prima la penna poi le dita sono diventate mie  alleate nell’immortalare il ricordo, l’intimità, la rabbia, la commozione. Nell’era dei social network condividere diventava molto semplice. Bastava un click e tutto il mondo avrebbe letto il mio pensiero, senza dovermi muovere o cambiarmi d’abito. Così è iniziata la mia nuova storia. Le mie parole raggiungevano cuori molto lontani geograficamente e spiritualmente. Dopo un iniziale pentimento per lo stress che mi avrebbe arrecato questo mettermi in gioco, ho continuato a scrivere e a gridarlo assiduamente. Un giorno incontro Alda, virtualmente e delicatamente, grazie sempre alle mie parole. Alda mi propone di far parte del suo appassionato angolo di mondo. Ed eccomi qui… *

– C’è un momento alla fine della giornata, alla fine della settimana, alla fine del mese…in cui non riusciamo a trattenere le lacrime. E siate certi che nessuno vedrà questo momento…perché pervaso da un’intimo e sbagliato senso di colpa, che viene da lontano e che non si può spiegare…perché noi siamo lì per alleviarla, la sofferenza, e non possiamo soffrire perché peggioreremmo solo tutto. Da noi ci si aspetta la soluzione, troppo spesso la guarigione…e noi siamo quelli che hanno il compito oneroso di dire “non c’è più niente da fare”, “dobbiamo far sì che non soffra, che non senta dolore, che non percepisca questo momento”. Noi siamo a contatto con la morte. Quotidianamente. Noi ci siamo scelti questo mestiere, guadagniamo “tanti” soldi come molti dicono, noi non possiamo lamentarci di questa vita. Noi però siamo esseri umani, a volte troppo, contenitori di sfoghi e storie e pianti e sorrisi. Noi però abbiamo bisogno di aiuto, per aiutare. Noi, se non ci capissimo con gli sguardi, con i silenzi, con i gesti, noi non sopravviveremmo. Io, se non avessi i colleghi che ho, gli infermieri che ho, sarei già impazzita oltre il punto di non ritorno.
Vi chiedo solo di ricordarvi di noi, del fatto che non siamo onnipotenti, del fatto che la morte fa parte della vita, del fatto che noi ce la mettiamo tutta e anche di più e ci affezioniamo alle battaglie che sono anche le nostre, di cui conosciamo a memoria ogni TAC e ogni esame del sangue. E conosciamo persone che toccano il cuore e scavano una nicchia che li custodirà per sempre.
Ricordatevi che noi il lavoro ce lo portiamo a casa eccome, perché se non lo facessimo, questo lavoro non lo faremmo bene, e il prezzo più grande lo pagano le nostre famiglie.
Ricordatevelo, ogni volta che ci buttate addosso la rabbia della disperazione e della rassegnazione. Non è nostra la colpa del destino.
Noi siamo dalla vostra parte, lasciando indietro il nostro tempo e la nostra vita per proteggere la vostra.
Ricordatevelo…ricordatevelo perché noi siamo più fragili di quanto mostriamo. E abbiamo paura…come voi. Ma non smetteremo mai di lottare per la cura, la dignità e la serenità della vostra (nostra) battaglia. –

Buon Anno a me, fortunatamente io!

docenza iniziata: grazie a te Mamma!

… A 20 anni il 17 giugno del 1974 mi dissero che non sarei mai arrivata ai 21… Sono diventata insegnante di scuola media inferiore, mi sono sposata ed ho vissuto il grande Amore, il miracolo della vita con mio figlio Guido orgogliosamente io sua Madre. Grandi e precoci abbandoni hanno segnato profondamente il mio “io”, in questa città di amianto che ha segnato nel tempo tutti e che ora vive di Resilienza obbligata. Mi sono rapportata mio malgrado con la disabilità in malattia visibile e non, abilmente mascherata da un abile controllo costante legato ad ore e ore di fisioterapia continuativa. Quattro anni della mia vita come Madre, Moglie e Donna con-vissuti con febbre ogni giorno ed il disagio psicofisico delle terapie pesanti legate alla Sclerosi Multipla. La SM, con lei ho accettato un dialogo interiore per farle capire che lotteró fino a che avrò voglia di vivermi in autoironia una guerra senza fine con la bizzarria che regala di continuo al mio corpo. Credo di potercela ancora fare: io speriamo che me la cavo! Lo scontrarmi con chiacchiere assurde relative ad uno status a me non appartenente perché essere gemella di tre femmine quasi identiche non ha agevolato la mia identità personale. Nasce così il diario negativo dei malintesi e gossip da bar di paese senza cultura. Tutto questo mi ha costruita ad avere una feroce dignità ingannevole persino a me stessa, da non riconoscermi se non nei momenti di riacutizzazione della scocciatura, dove ritornare nel disagio più profondo mi toglie il sonno: la paura di dover dipendere ancora più che mai di ora. Dignità orgogliosamente mia. Ho visitato in lungo ed in largo mezza Italia, ho conosciuto Amici Speciali che mi hanno accolta con le mie limitate abilità, la stanchezza dolorosa, le ansie. Amici, Voi che mi state attualmente accompagnando con discrezione. Una vita di Coppia unita affettivamente e profondamente, complici sempre per aiutare i propri figli, le loro famiglie. E si procede maggiormente rinforzati nel tempo, nonostante le difficoltà di Tutti coloro che vivono lo Status di “Società Famigliare”. Le Radici che mancano, gli affetti presenti ancorati profondamente nel cuore. La gemella rimasta, fisicamente lontana, ma emotivamente molto presente, ultimo tassello di quel trio chiacchierino chiuso nei ricordi dell’anima. Famiglie reclutate nel tempo ed “aggiunte”. I nipoti, Tutti indistintamente al mio fianco dimentica io volutamente delle sciocche incomprensioni legate ad un qui ed ora che non voglio resti “dolore segnato”. La vita che corre e scorre… Buon Anno a venire a me stessa: ” io fortunatamente Alda nonostante tutto!”

LILT a Casale Monferrato …una realtà da scoprire!

LILT ALESSANDRIA

LILT in Casale Monferrato


La Delegazione è stata inaugurata nel 2001, con coordinatore il Dr. Massimo Iaretti, nel corso del decennio si sono succediti diversi coordinatori: Dr. Massimo Iaretti (2001-2007); Dr. Roberto Casalone (2007-2008); Sig.ra Valeria Luparia (2008-2011); Dr. Massimo Iaretti da fine 2011.

Dopo un periodo di alcuni anni di inattività la delegazione casalese si è ricostituita nella primavera del 2015, con a capo il nuovo coordinatore Dr. Muzio, attualmente responsabile della SOC di Oncologia dell’Ospedale Santo Spirito di Casale. La nuova ricostituzione della delegazione di LILT a Casale e’ stata fortemente voluta dal Dr BOTTA ex Primario dell’oncologia del nostro ospedale, ora in pensione che ha trascinato i suoi giovani colleghi in questa affascinante avventura con bei propositi in ambito sia di prevenzione che di assistenza al malato. Gli associati che hanno aderito nei primi tre mesi sono circa 150. In questi anni di attività, la Delegazione LILT di Casale si è impegnata a finanziare, grazie ai fondi raccolti, l’acquisto di attrezzature scientifiche per la Pneumologia e l’Oncologia dell’Ospedale S. Spirito di Casale e a sostenere economicamente progetti di ricerca sul mesotelioma pleurico. La LILT di Casale si è anche impegnata, negli ultimi anni, ad avviare un tavolo di confronto tra le associazioni di volontariato che si occupano di oncologia, per coordinare le diverse iniziative a favore della ricerca e dell’oncologia, in quanto il problema del mesotelioma è sempre presente nella realtà casalese e la città ne è più che mai sensibile. Nel 2009, sono state acquistate anche attrezzature ambulatoriali per la chemioterapia. L’obiettivo di questa iniziativa era la realizzazione di un ambiente confortevole per chi si sottopone alle cure chemioterapiche. Il progetto 2009 “Una poltrona per la chemioterapia” è stato completato nel 2010 con l’acquisto di: n. 1 elettrocardiografo ELI 150 + carrello “Clinic Grade” per ELI 150 n. 2 pulsiossimetri; n. 5 letti articolati, completi di materasso/cuscino/sponde acquistati per il DH di Oncologia, in accordo con il personale preposto. Nel 2009, in occasione della Campagna Nazionale LILT Nastro Rosa di Ottobre, è stato organizzato, in collaborazione con il Dr. Botto e le sue assistenti, un ambulatorio per visite senologiche gratuite. L’iniziativa ha avuto un notevole successo ed è stata replicata anche nei mesi di Febbraio 2010, Ottobre 2010 e Febbraio 2011 e per la campagna Nastro Rosa 2015. Nel 2010 con l’equipe del Dr. Gemme, della Gastroenterologia di Casale, si sono poste le basi per un progetto intitolato al socio Giancarlo Gatti, consistente nel finanziamento delle spese sostenute dalla Struttura Operativa Semplice di Gastroenterologia necessarie allo svolgimento di uno studio di ricerca rivolto alla valutazione di efficacia di un marcatore fecale di cancro del grosso intestino. Con deliberazione n° 66 dell’11/03/2010 è stato approvato dal Comune di Casale Monferrato un protocollo d’intesa con la LILT per avviare campagne di informazione e prevenzione oncologica alla popolazione casalese. Nell’aprile dello stesso anno è stato organizzato il convegno “Progettiamo il futuro. Urbanizzazione e salute nelle città: la bonifica dell’amianto a Casale Monferrato”. Nei suoi primi mesi di attività nella primavera 2015 la delegazione ha organizzato un grande evento in giugno per presentarsi alla città: “L’estro armonico della prevenzione” concerto dell’orchestra Junior Classica di Alessandria, che da anni collabora con LILT di Alessandria. Il concerto si è tenuto presso il Teatro Municipale di Casale, grazie all’ospitalità del Comune, ha riscosso grande successo e ha dato inizio ad una raccolta fondi per l’acquisto di un videodermatoscopio da destinare all’ambulatorio LILT di Casale, per fornire ai cittadini la possibilità di controlli dermatologici gratuiti per la prevenzione dei tumori della pelle.

Questo ambulatorio e’ attivo da fine gennaio 2016 In collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione e all’Associazionismo del Comune di Casale, rappresentato dalla Professoressa Caprioglio, dal mese di luglio 2015 e’ stato attivato lo SPORTELLO SALUTE LILT. Si tratta di servizio gratuito di informazione e assistenza dove i cittadini affetti da patologia oncologica possono avere consulenza per la gestione dei rapporti con i medici di famiglia, con le ASL e gli ospedali. Inoltre i volontari dello Sportello Salute LILT possono indirizzare i pazienti ai diversi uffici e alle strutture di competenza per le procedure assistenziali e previdenziali (ASL, INAIL, INPS, PATRONATO) così da evitare al paziente inutili e dannose perdite di tempo nel peregrinare tra ospedali e uffici. Nell’estate 2015 la delegazione ha organizzato incontri con le varie realtà che già operano in merito a temi di prevenzione nella città. Ottima la collaborazione con il distretto ASL di Casale con cui sono in programma diverse attività da svolgere nelle scuole casalesi sia primarie che secondarie: incontri formativi per i docenti, incontri a tema con le classi di scuola superiore. È inoltre in divenire il progetto PIEDIBUS,

attualmente oggetto di studio presso ASL e Comune, da proporre alle scuole primarie per promuovere l’attività fisica e il contenimento dell’inquinamento ambientale organizzando un gruppo di volontari che accompagnano i ragazzi a scuola a piedi.In ottobre 2015 nel corso della campagna ottobre rosa sono state fatte più di 120 visite senologiche gratuite presso l’ospedale santo spirito di Casale .Grazie alla collaborazione del dr. BOTTO, senologo del nostro ospedale.

( tutto il materiale fotografico è stato inserito con il permesso dei leggitimi proprietari, in caso di controversie cercarmi tramite email per la correzzione di eventuali errori)  questa è una pagina in allestimento. grazie)

da "la valigia cartonata" By Alda Neumeno

caro diario oggi il tempo non è dei migliori e uscire non si può…sto lottando per non insultare il mio prossimo…

“Si, ora ne parlo davvero perché sono stanca ma non di me stessa, ma della stupida ignoranza di chi ti vede fare tre scalini e poi armeggiare con la sedia a rotelle, pensando che forse tu ti sia inventata questa strana patologia del ” si vede, ma non si vede..” che dona il diritto a criticare se chiedi la tua area H personalizzata libera per le giornate no, quando devi pensare a quei pochi secondi che dalla strada ti portano all’ascensore per correre in bagno e non farla come i cagnolini nell’angolo della scala! Però potrebbe essere una idea! quasi quasi!!!

Vorrei capire come fare a spiegare quando sei così stanca da volerti sedere per terra!!! Quante volte lo ho fatto! Seduta sugli scalini dei bar dove entravo tremante a chiedere acqua e zucchero ed un caffè veloce e sentirti dire: esca, lei è tossica! Si, mi è accaduto anche questo, in una età che si è troppo giovani per ribattere e si esce mortificati perché troppo educati a non insultare! Così nel tempo imparai a sostare presso le farmacie degli amici di vita, perché con loro non dovevo giustificare nulla e potevo approfittare di una pausa corroborante seduta per riposarmi!
Quante volte, noi donne e giovani uomini siamo stati catalogati isterici, psichiatrici o depressi, perché quando questa malattia è iniziale è così stupidamente passionale da farti pensare davvero di essere fuori dai limiti razionali.
Tu che non sai come raccontare cosa ti accade!!!! e quanti sono stati i medici che ti hanno dato un target mortificante! tanti, troppi…a volte mi chiedo ancora oggi, se la laurea presa sia stata conseguita al CEPU per alcuni!!

Ho smesso un lavoro che amavo tantissimo, ho perso 10 anni della mia vita per avere una diagnosi, perché non dicevo tutto, non dicevo che mi pareva di camminare sulle acque come faceva Gesù Cristo,o che vedevo i fiumi risalire il loro letto! Se fossi stata un salmone per lo meno ero giustificata!
Si…..l’acqua che saliva al contrario!!… che malessere interiore, che rabbia capire che qualche cosa accadeva e non avere il coraggio di dirlo!
Chi mi leggerà e conosce il mio vissuto sa pure quante soluzioni ho cercato per capire se erano problemi mentali o meno, arrivando anche a fare analisi, frequentando pure gruppi di auto aiuto pensando di essere matta!
si, ora sono sono davvero STANCA!!!

NON di cosa VIVO, io sono ancora nonostante tutto fortunatissima, ma sono stanca della GENTE, DEI GIUDICANTI !
Stanca ed annoiata del “buonismo falso” di chi ti incontra al supermercato, e ti dice: “vedo che sei guarita! non sei sulla sedia a rotelle ed hai un bel volto ed un sorriso luminoso!” e tu che la guardi in volto dicendo: ” si per fortuna oggi è una bella giornata!” e decidi che è meglio fare invidia che pietà ed è sempre stata questa la mia filosofia di vita!
La Sclerosi Multipla pare per gli acculturati interinali, che sia solo la carrozzina, il parlare scandito lentamente e vederti solo seduta!
Oggi, se ne parla! ma ancora troppo poco! è più di effetto parlare di un tumore, non delle patologie neurodegenerative! E guai a dire che hai questa patologia! sei bollata sul lavoro come una che se la “tira” a fare la finta stanca!

Sclerosi multipla, il cui acronimo è SM o MS
I mass media ne parlano, si preoccupano le associazioni di darci una vita indipendente, ma non si preoccupano di illuminare a scuola i giovani all’etica della disabilità! NESSUNO ci pensa, o cerca di parlarne il minimo indispensabile perchè forse sono scaramantici e pensano che i giovani siano troppo sensibili a questa sofferenza.
Ma è etico lasciarli davanti alla tv a vedere lotte intestine religiose e macabri racconti di omicidi, suicidi e infanticidi o guerra di ogni genere!????

Lo sanno mio marito, mio figlio, la sua splendida fidanzata, i miei amici che ho a fianco ogni giorno, come sono abile a condividere la vita in comune che guerra combatto ogni giorno contro quello che la gente non vede, non conosce e non sa ironizzando ed alcune volte anche piangendo! Non sono un mostro di eroe e neppure Madre Teresa di Calcutta e non intendo fare colei che porta la croce ! non sono una Santa!

LA Sclerosi Multipla non è solo la sedia a rotelle!!! Noi persona con SM siamo un nome, un cognome ed una stramaledetta voglia di vivere!!! Non siamo le nostre terapie con febbre ed effetti collaterali pesanti per anni ed anni. Non siamo la RMN di controllo, gli esami di routine! SIAMO ALDA, CATE, ALESSANDRA, MARCO, GIUSEPPE, NANDO, FABRIZIO, CELESTINA, ALFREDO, ed altre 1,3 milioni di persone! Siamo mogli, madri, medici,imprenditori, operai, insegnanti, professionisti, ragazzini, gay, lesbiche ecc! siamo VITA, siamo ANIMA ed EMOZIONI! Dovete RISPETTARE la nostra normalità che a voi appare a volte una disastrante diversità! i diversi siete VOI!

Carissimi ignoranti del popolino che pensa che questa malattia ti dia diritto ad un riconoscimento della 104, un area dedicata per il parcheggio ed un eventuale accompagnamento come bonus per rimpinguare la cassa di casa NON AVETE COMPRESO NULLA DELLA VITA!!!

Ora ve la racconto in 4 parole : la SM è parestesie, dolore neuropatico, disautonomia globale, ipovisione, ipoacusia, disequilibrio, incontinenza vescicale ed intestinale, o ritenzione in toto! E’ per alcuni di noi anche solo la PEG (nutrizione enterale mi pare si chiami così) non è poco! credetemi!

SM è avere giornate in cui pensi di essere tutto uno “scherzo di natura” e altre in cui, cammini a braccia e gambe larghe, oppure hai la bocca storta o la risata isterica o decidi in casa di usare il bastone! Non perchè si ha voglia di fare una strage famigliare!

SM è una mattina alzarti e non usare più le gambe o essere quasi “orbi” nel vero senso del termine, se ti colpisce nella forma più pesante in età giovanile (SM primaria progressiva).
SM è avere periodi di benessere alternati come un raffreddore a periodi di malessere con paresi, ipovisione e tant’altro (SM/ RR sclerosi multipla a ricadute e remissioni). SM è avere lievi problemi che passano inosservati, ma che sono e saranno la tua spada di Damocle per la vita sulla testa (SM lenta o benigna R/R) SM è arrivare ad avere riacutizzazioni della malattia, dove le vecchie lesioni del sistema nervoso centrale si riattivano, o per una febbre influenzale, uno stress emotivo prolungato o solo semplice sfiga! (SM/secondariamente progressiva:una altra forma che arriva dopo la forma R/R e ti abbraccia amorevolmente per il resto della tua vita facendosi ricordare, anche quando oramai pensi di averla accettata e quasi di averla sposata convivendoci più o meno serenamente!)
Esci con gli amici ed i tuoi familiari che sanno che la tua “vacanza emotiva” fuori porta è legata a programmare come cercare un bagno accessibile, come ridurre scale e barriere fisiche perché uno dei sintomi più invalidanti è la fatica e/o stanchezza cronica. Una fatica assurdamente pesante che ogni madre, padre o paziente che ha accettato più o meno malamente dopo un lavoro con il proprio “io” dei più estenuanti.E’ questo il contorno che non si vede di questa passionale amorevole presenza! Avere in borsa il catetere o la mutanda pannolino, avere dietro la borsa termica ghiacciata per chi fa le cure mediche adottate per ridurre la progressione o per lo meno cercare di rallentarla!
Dover combattere con le ASL per la burocrazia, doversi pagare i farmaci sintomatici perché prima dove era tutto permesso vigeva lo spreco per i sani che ne approfittavano ed ora NOI “Normali” ma diversi per chi ha occhi diversi non si immagina a quanta insulsa burocrazia si sia assoggettati. Dover lottare con le barriere architettoniche perchè i sindaci non sono disabili e non sanno che un centimetro di dislivello con la sedia a rotelle o il deambulatore diventa una montagna.
Gli AUSILI sono chiamati così per permettere a chi vive questo “amore per la vita” di uscire, di non essere sfibrati dopo 20 metri o di poterti muovere in autonomia al supermercato o in ospedale o sul lavoro, se vuoi andarci da sola, con magari appresso un “badanteavista” che discretamente ti stia lontano perché sa che TU VUOI un poco del tuo tempo fisico e mentale da SOLO!

Vi chiederete che cosa io abbia per questo sfogo logorroico? ebbene fatele direttamente a NOI queste domande, invece di guardarci come falsi invalidi o alienati bipedi che hanno deciso due ore prima di usare le stampelle o il deambulatore e tre ore dopo la carrozzina!!!!

Io ho accettato le bizzarrie di questa malattia, il mio catetere in borsetta al posto del rossetto, (voi non sapete come le ditte li hanno creati così discreti per renderci la vita un attimino meno spaventosamente medicata! ) e poi l’immancabile assorbente di scorta, il farmaco miorilassante! La sedia a rotelle che si cura , meglio della macchina: le ruote devono essere sempre in ordine! Ed il deambulatore oliato e le stampelle con la base antiscivolo!
E’ simpaticamente interessante vivere con le vertigini 24 ore al giorno anche quando sono i semplici rumori a procurartele! Sapete, che alla fine non si cade se ti abitui a viverle? a volte ci si scherza pure sopra, altre sono davvero incazzosa, ma non serve….sai che poi si calmano un pochino “amandoti in maniera tenera” e non con un amore sfuriato ed ossessivo!
Quindi cara IGNORANTE , come vedi, se decido di fare la falsa invalida ai tuoi occhi forse è perché devo tutelarmi quando esco e la giornata è più NO del solito!
E se a volte sembriamo svagati o che non ascoltiamo tipo Alzheimer o siamo distratti o rincoglioniti, è perché forse stiamo un pochino, in difficoltà e non vogliamo mettere sulla lavagnetta della cucina : ” oggi sto di merda e voglio fare fuori il vicino che usa il trapano a muro!” …quindi porta pazienza se tutto quello che mi dici passa e va e non lo ricordo! E’ perchè sono intenta a fare altro per vivermi e forse non è così importante per me quello che in quel momento mi stai dicendo! forse perchè devo stare piuttosto attenta a non crollare o decidere di sedermi per terra a vita o smettere di lottare!! ….tranquilli però perchè per le parole serie ed importanti capiamo ed ascoltiamo molto bene!!
smetto…tanto ho seri dubbi che tu stupido ignorante possa capire cosa sia la disabilità neurologica muscolo-sensoriale! …”

8 marzo festa della "Donna" … una lettera ricevuta bellissima!

Carissime Donne, Madri, Mogli e Uomini in genere, questa lettera mi è arrivata da una presenza amica che condivide con parecchie di noi donne una patologia gravemente invalidante.
Mi ha commossa per il contenuto senza retorica, senza false parole, ma molto sentita! L’autore stesso mi ha autorizzata a pubblicarla, avvisando che essendo uno scritto personale è coperto da @nonriproducibilità senza l’autorizzazione mia e dello stesso autore.
“Un saluto ed un augurio particolare per la giornata a voi dedicata… Penso che mai come in questi tempi ed in questi giorni sia più appropriato ricordarsi delle donne e della loro importanza nella quotidianità della nostra vita, pensare alla tristezza ed al raccapriccio che suscitano i fatti di cronaca che si sentono in TV o si leggono sulle pagine dei quotidiani… Penso ai paesi dove vengono ancora trattate e valutate come un animale, penso al nostro paese dove, a causa di liti, gelosie o asti famigliari vengono offese, brutalizzate o addirittura uccise… Mi domando dove sia tutta la nostra civiltà ed il nostro progresso, se poi ci abbandoniamo ad atti così bassi e deplorevoli… Mi chiedo se non ci siamo mai fermati a pensare dove e da chi ha avuto inizio la nostra esistenza… dove ci rifugiavamo quando eravamo piccoli, cercando sicurezza ed una carezza… chi ha riempito i nostri pensieri, le nostre sensazioni quando più grandi vivevamo le nostre esperienze di coppia, chi ci ha dato dei figli permettendo alla nostra specie di crescere… E forse, se vogliamo ben vedere, anche dietro ad atti bassi e deplorevoli, compiuti verso le donne si può leggere una rabbia per la loro perdita e per il fatto che senza di loro non possiamo stare… Ed allora, mi domando se prima di arrivare ad atti bassi ed estremi non ci si può fermare un attimo, ragionare e parlare civilmente, cercando di vedere e capire dove sono e chi ha i torti e le ragioni, e cercare di risolvere i dissensi; e, se proprio non è possibile porvi rimedio, cercare di raggiungere almeno un accordo e lasciarsi nel migliore dei modi… per se stessi, per le nostre mogli, compagne o conviventi, e soprattutto per i figli che si trovano a dover pagare incolpevolmente le nostre colpe ed i nostri sbagli….
Scusate questa riflessione, ma penso che se fosse fatta più spesso e da parte di tutti, potremmo evitare tante cattiverie, abusi, dissapori ed atti che poi si rivelano assurdi, senza profitto per alcuno, con tragici epiloghi e vuoti fisici e di coscienza che mai si potranno colmare…
Un saluto a Voi tutte, un abbraccio ed un bacio che non vorrebbero essere limitati a questo solo giorno….
Con stima ed affetto.
Gae”

La Gardenia è un dono di aiuto. Sclerosi Multipla

Gardenia in piazza per la ricerca sulla Sclerosi Multipla e AISM

AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla)

La Gardenia dell’AISM

Per la festa della donna regala la gardenia

Sostieni la ricerca e aiuta le donne a combattere la sclerosi multipla. Sabato 6, domenica 7 e per la Festa della Donna, lunedì 8 marzo, torna in 3.000 piazze italiane la “Gardenia dell’AISM”, l’appuntamento con la solidarietà per la lotta alla sclerosi multipla.

Per sostenere la ricerca scientifica ed aiutare le donne le più colpite da scleros i multipla, sabato 6, domenica 7, e per la Festa della Donna, lunedì 8 marzo, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, torna “La Gardenia dell’AISM” promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione FISM.

In oltre 3.000 piazze italiane dai volontari AISM, affiancati dai volontari dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, da quella dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco saranno distribuite, oltre 230.000 PIANTE DI GARDENIA in cambio di una donazione di 13 euro.

> Trova la piazza più vicina (dati in aggiornamento)

Negli ultimi 10 anni la ricerca ha fatto passi da gigante a livello internazionale e anche in Italia, dove i ricercatori italiani sono tra i primi posti nel mondo nei campi più promettenti della ricerca: nella ricerca delle cause, nelle cellule staminali adulte, nelle neuro immagini, nell’evoluzione della malattia e nella ricerca terapeutica. Ma la ricerca per trovare le cause e la cura risolutiva della malattia deve ancora continuare. I fondi raccolti con la Gardenia dell’AISM andranno alla ricerca scientifica e contribuiranno anche a sostenere gli studi sulla CCSVI – insufficienza cerebro spinale venosa cronica, malformazioni vascolari che potrebbero rappresentare un altro fattore di rischio della sclerosi multipla.

Una parte dei fondi di Gardenia dell’AISM andrà anche ad incrementare i servizi sanitari e sociali dedicati alle persone con sclerosi multipla e a finanziare il progetto “Donne oltre la sclerosi multipla”. Un programma che prevede eventi e incontri di informazione a carattere nazionale e sul territorio, in grado di informare e coinvolgere le donne colpite dalla malattia nei diversi ambiti della vita lavorativa, sociale e familiare. Il Programma prevede anche la pubblicazione di libri specifici per le donne su argomenti come la gravidanza, la sessualità e una guida per come affrontare la fatica, considerato per l’85% dei casi il sintomo “invisibile” che contribuisce a rendere più difficile le azioni quotidiane. Per informazioni sul “Programma” scrivere a progettodonna@aism.it

L’iniziativa è stata resa possibile grazie a Wurth, Schenker e Asproflor. Media sponsor è Lattemiele che in occasione della Gardenia AISM contribuirà con spazi di informazione sulla malattia, sulle donne e sulla ricerca scientifica.

Torna allo Speciale Gardenia

The Gardenia AISM
For International Women’s Day gives the gardenia

Support research and helps women to fight multiple sclerosis. Saturday 6 and Sunday 7 and for the Women’s Day, Monday, March 8, back in 3000 the Italian squares “Gardenia AISM” appointment with the joint efforts to fight against multiple sclerosis.

To support scientific research and help women most affected by the multiple Scleros, Saturday 6, Sunday 7, and the Women’s Day, Monday, March 8, under the patronage of the President of the Republic, returns “The Gardenia of ‘ MS Society “sponsored by the Italian Multiple Sclerosis Foundation and its IMF.

In more than 3,000 squares from Italian MS Society volunteers, supported by the National Association of Bersaglieri, and Carabinieri from the Fire Department will be distributed over 230,000 PLANTS OF GARDENIA in exchange for a donation of 13 euros.

> Find the nearest square (data update)

Over the past 10 years, research has made great strides internationally and also in Italy, where Italian researchers are among the first places in the world’s most promising fields of research: the search for causes, in adult stem cells in neuro images in the evolution of the disease and in therapeutic research. But the search to find the cause and cure of the disease must still continue. The funds raised through the AISM Gardenia will also contribute to scientific research and to support studies on CCSVI – cerebrospinal chronic venous insufficiency, vascular malformations, which could represent another risk factor of multiple sclerosis.

Part of the funds of Gardenia AISM will also increase the health and social services dedicated to people with multiple sclerosis and to fund the project “Women as well as multiple sclerosis.” A program that provides events and briefings and a national territory, able to inform and involve women affected by the disease in different spheres of work, social and family. The program also provides for the publication of text books for women on topics such as pregnancy, sexuality and a guide to how to deal with fatigue, considered to be 85% of cases the symptom “invisible” which helps to make it more difficult actions daily. For information on the “Program” please progettodonna@aism.it

The initiative was made possible by Wurth, Schenker and Asproflor. Media sponsor is Lattemiele that at the Gardenia AISM help with spaces for information about the disease, and women on scientific research.

Continua a leggere La Gardenia è un dono di aiuto. Sclerosi Multipla

TELEFONO ROSA

http://www.telefonorosatorino.it/

Una Associazione dedicata alle donne in difficoltà.

Telefono Rosa Piemonte
Centro di Orientamento per i Diritti delle Donne
011.530666 – 011.5628314

La violenza sessuale, i maltrattamenti fisici e psicologici, i ricatti e le molestie sessuali, sono reati particolarmente odiosi perché colpiscono la donna nella sua identità, oltre che nella sua integrità fisica e psicologica.

Così colpita, la donna si sente spesso sopraffatta, privata della capacità di reagire e copre con il suo silenzio una realtà che vive e si nutre di paura.
Tutto questo avviene proprio là ove la donna dovrebbe sentirsi più sicura: la propria casa, il luogo di lavoro, la sua città.

Per questo è nato Telefono Rosa: la creazione di un luogo di ascolto e di incontro per le donne che intendono affrancarsi da situazioni di violenza e di maltrattamento, dentro e fuori la famiglia.

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L’Associazione offre una seria competenza in ambito di “caregiver” .

La donna spesso e statisticamente più di quanto si creda,  si trova sola in ambito famigliare a dover gestire dinamiche di coppia legate a problemi insiti nell’io individuale, che ri ribalta negativamente sull’altro. Il coraggio di prendere determinate decisioni nate e cresciute per tramandati atavismi educativi, spesso limita nell’agire creando un circolo vizioso senza uscita.
La richiesta di aiuto, secondo me è il primo passo per una “rinascita” o risalita a riprendersi la propria identità o a riprovare a ricostruire un rapporto che a volte è solo minato da seri problemi di tipo esclusivamente psicologico.
Attualmente la legge italiana, secondo me, non è in grado di fornire una tutela appropriata perchè la ” privacy famosa “
spesso porta ad un “doloroso silenzio” dell’altro che impotente-testimone, non può donare aiuto, ben sapendo che potrebbe ritorcersi su se stesso.
Io vorrei che questo silenzio venisse “interrotto” e che si riprendesse ad attuare una solidarietà sincera verso l’altro.