Malattia e diritti: l'avvocato mi scrive!

Per gentile concessione, una risposta ad un mio quesito da parte dell’Avvocato.

i nostri diritti come lavoratori in malattia.

Silvia Bruzzone – Avvocato –

Il lavoratore, pubblico o privato, che si assenta per malattia  ha diritto a un periodo, detto  di comporto, durante il quale gli viene garantito il mantenimento del posto di lavoro e la retribuzione economica. Durante tale periodo, variabile in base ai singoli contratti collettivi, il datore di lavoro ha il divieto di licenziare il lavoratore.

Di solito, il contratto distingue due ipotesi: il comporto secco, ovvero il termine di conservazione del posto nel caso di un’unica malattia di lunga durata, e il comporto per sommatoria, ovvero il termine di conservazione del posto nel caso di più malattie non consecutive (ad esempio nel contratto può essere indicato un certo numero di giorni nell’arco degli ultimi 3 anni). Occorre comunque sempre verificare quanto riportato nel contratto avvalendosi del conteggio fatto da un studi legali specializzati o da Patronati.
Scaduto il termine di comporto, il lavoratore può essere licenziato anche se seriamente malato a meno che non si dia dimostrazione del fatto che le ripetute assenze erano dovute a episodi dovuti ad inadempienze rispetto alle indicazioni fornite dal medico competente o per evidenti violazioni delle norme sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

La legge e la contrattazione collettiva nazionale impongono al lavoratore, in caso di malattia, precisi obblighi nei confronti del datore di lavoro. Per i lavoratori a tempo indeterminato dell’industria, dell’agricoltura, per gli apprendisti e per i lavoratori sospesi, spetta per un periodo massimo di 180 giorni per ciascun anno solare: i primi tre giorni sono a carico del datore di lavoro, mentre dal quarto giorno di assenza l’Inps provvede al pagamento.
Durante la malattia il lavoratore (anche extracomunitario) percepisce, in sostituzione della retribuzione, la relativa indennità.
Quest’ultima spetta:
alla quasi totalità degli operai del settore privato;
agli impiegati del settore Terziario e Servizi (ex commercio);
ai disoccupati e sospesi dal lavoro (appartenenti alle categorie sopra indicate) purché il lavoro sia cessato o sospeso da non più di 60 giorni prima dell’inizio della malattia.
ai lavoratori con contratto a tempo determinato il diritto all’indennità di malattia spetta per periodi non superiori all’attività svolta nell’ultimo anno, con un massimo di 180 giorni annui, e cessa in concomitanza con la cessazione del rapporto di lavoro; è garantita comunque fino a 30 giorni di malattia anche se nell’ultimo anno il lavoro è stato svolto per meno di 30 giorni;
ai lavoratori agricoli a tempo determinato l’indennità spetta a condizione che risultino iscritti per almeno 51 giornate negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dell’anno precedente o, in caso di primo anno di iscrizione, previo rilascio del certificato d’iscrizione d’urgenza;
ai lavoratori in part-time verticale l’indennità spetta solo per le giornate in cui è previsto lo svolgimento dell’attività lavorativa. Non vengono, quindi, indennizzate le giornate di pausa contrattuale;
ai lavoratori parasubordinati spetta, per un massimo di 180 giorni nell’anno solare, l’indennità in caso di ricovero ospedaliero e, dal 1° gennaio 2007, spetta anche l’indennità giornaliera di malattia, interamente a carico dell’Inps.
L’indennità di malattia, il cui importo è pari al 50% di quello corrisposto in caso di ricovero ospedaliero, spetta per un numero massimo di giorni pari a 1/6 delle giornate lavorate nei 12 mesi precedenti l’inizio della malattia, e comunque per almeno 20 giorni.

Nessuna indennità di malattia è prevista per il lavoratori autonomi e per i collaboratori familiari (colf e badanti).

Il trattamento economico per i dipendenti pubblici presenta delle peculiarità: per i periodi di malattia di qualunque durata, nei primi dieci giorni di assenza il lavoratore ha diritto al trattamento economico fondamentale, con esclusione di ogni indennità o compenso aventi carattere fisso e continuativo, nonché di ogni altro trattamento accessorio.
E’ bene verificare le relative clausole nel proprio contratto collettivo nazionale di comparto.

Il Decreto Brunetta del 2008 specifica che “resta fermo il trattamento più favorevole eventualmente previsto dai contratti collettivi o dalle specifiche normative di settore per le assenze per malattia dovute ad infortunio sul lavoro o a causa di servizio, oppure a ricovero ospedaliero o a day hospital, nonché per le assenze relative a patologie gravi che richiedano terapie salvavita.
Il trattamento economico relativo ai congedi viene regolamentato dai singoli contratti di lavoro nazionali.
Data la diversità dei CCLN, occorre presentare all’amministrazione di appartenenza che deve accettare la domanda di congedo, un accertamento da parte della commissione ASL.
Ai medici legali delle ASL che si devono pronunciare  sulla sussistenza della “grave patologia” e della terapia salvavita  è necessario presentare:
copia del contratto collettivo di lavoro, del comparto in cui lavora la persona;
certificato di diagnosi;
certificazione del neurologo curante in cui si indica il tipo di terapia effettivamente praticata e i relativi giorni (date) di somministrazione, oltre alla presunta durata della stessa; nel certificato deve essere dettagliatamente indicato quali siano gli effetti collaterali della terapia per il singolo individuo che privano lo stessa della capacità lavorativa e che  rendono necessaria l’assenza dal lavoro.

Non essendoci dei parametri stabiliti per legge, per le commissioni ASL, per individuare i casi effettivamente da certificare, risultano fondamentali le relazioni specialistiche chiare e complete.
Nel caso in cui, nonostante le indicazioni fornite sui trattamenti farmacologici e le indicazioni riguardanti il caso specifico della persona con SM, la commissione neghi i il congedo, si può  fare  ricorso all’autorità giudiziaria.

a cura di Avv. Silvia Bruzzone
htpp:www.avvsilviabruzzone.com

La Gardenia è un dono di aiuto. Sclerosi Multipla

Gardenia in piazza per la ricerca sulla Sclerosi Multipla e AISM

AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla)

La Gardenia dell’AISM

Per la festa della donna regala la gardenia

Sostieni la ricerca e aiuta le donne a combattere la sclerosi multipla. Sabato 6, domenica 7 e per la Festa della Donna, lunedì 8 marzo, torna in 3.000 piazze italiane la “Gardenia dell’AISM”, l’appuntamento con la solidarietà per la lotta alla sclerosi multipla.

Per sostenere la ricerca scientifica ed aiutare le donne le più colpite da scleros i multipla, sabato 6, domenica 7, e per la Festa della Donna, lunedì 8 marzo, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, torna “La Gardenia dell’AISM” promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione FISM.

In oltre 3.000 piazze italiane dai volontari AISM, affiancati dai volontari dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, da quella dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco saranno distribuite, oltre 230.000 PIANTE DI GARDENIA in cambio di una donazione di 13 euro.

> Trova la piazza più vicina (dati in aggiornamento)

Negli ultimi 10 anni la ricerca ha fatto passi da gigante a livello internazionale e anche in Italia, dove i ricercatori italiani sono tra i primi posti nel mondo nei campi più promettenti della ricerca: nella ricerca delle cause, nelle cellule staminali adulte, nelle neuro immagini, nell’evoluzione della malattia e nella ricerca terapeutica. Ma la ricerca per trovare le cause e la cura risolutiva della malattia deve ancora continuare. I fondi raccolti con la Gardenia dell’AISM andranno alla ricerca scientifica e contribuiranno anche a sostenere gli studi sulla CCSVI – insufficienza cerebro spinale venosa cronica, malformazioni vascolari che potrebbero rappresentare un altro fattore di rischio della sclerosi multipla.

Una parte dei fondi di Gardenia dell’AISM andrà anche ad incrementare i servizi sanitari e sociali dedicati alle persone con sclerosi multipla e a finanziare il progetto “Donne oltre la sclerosi multipla”. Un programma che prevede eventi e incontri di informazione a carattere nazionale e sul territorio, in grado di informare e coinvolgere le donne colpite dalla malattia nei diversi ambiti della vita lavorativa, sociale e familiare. Il Programma prevede anche la pubblicazione di libri specifici per le donne su argomenti come la gravidanza, la sessualità e una guida per come affrontare la fatica, considerato per l’85% dei casi il sintomo “invisibile” che contribuisce a rendere più difficile le azioni quotidiane. Per informazioni sul “Programma” scrivere a progettodonna@aism.it

L’iniziativa è stata resa possibile grazie a Wurth, Schenker e Asproflor. Media sponsor è Lattemiele che in occasione della Gardenia AISM contribuirà con spazi di informazione sulla malattia, sulle donne e sulla ricerca scientifica.

Torna allo Speciale Gardenia

The Gardenia AISM
For International Women’s Day gives the gardenia

Support research and helps women to fight multiple sclerosis. Saturday 6 and Sunday 7 and for the Women’s Day, Monday, March 8, back in 3000 the Italian squares “Gardenia AISM” appointment with the joint efforts to fight against multiple sclerosis.

To support scientific research and help women most affected by the multiple Scleros, Saturday 6, Sunday 7, and the Women’s Day, Monday, March 8, under the patronage of the President of the Republic, returns “The Gardenia of ‘ MS Society “sponsored by the Italian Multiple Sclerosis Foundation and its IMF.

In more than 3,000 squares from Italian MS Society volunteers, supported by the National Association of Bersaglieri, and Carabinieri from the Fire Department will be distributed over 230,000 PLANTS OF GARDENIA in exchange for a donation of 13 euros.

> Find the nearest square (data update)

Over the past 10 years, research has made great strides internationally and also in Italy, where Italian researchers are among the first places in the world’s most promising fields of research: the search for causes, in adult stem cells in neuro images in the evolution of the disease and in therapeutic research. But the search to find the cause and cure of the disease must still continue. The funds raised through the AISM Gardenia will also contribute to scientific research and to support studies on CCSVI – cerebrospinal chronic venous insufficiency, vascular malformations, which could represent another risk factor of multiple sclerosis.

Part of the funds of Gardenia AISM will also increase the health and social services dedicated to people with multiple sclerosis and to fund the project “Women as well as multiple sclerosis.” A program that provides events and briefings and a national territory, able to inform and involve women affected by the disease in different spheres of work, social and family. The program also provides for the publication of text books for women on topics such as pregnancy, sexuality and a guide to how to deal with fatigue, considered to be 85% of cases the symptom “invisible” which helps to make it more difficult actions daily. For information on the “Program” please progettodonna@aism.it

The initiative was made possible by Wurth, Schenker and Asproflor. Media sponsor is Lattemiele that at the Gardenia AISM help with spaces for information about the disease, and women on scientific research.

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dal sito "finanza in chiaro"…. ancora controversie per la CCSVI

dal sito: http://www.finanzainchiaro.it/dblog/articolo.asp?articolo=11002

vi riporto cosa ho trovato, sono vari pezzi “copiati dal sito di cui sopra il link”

ancora controversie per la sperimentazione sulla CCSVI come concausa o causa della sclerosi multipla…

Secondo il chirurgo italiano uno dei fattori scatenanti la sclerosi multipla sarebbe un’anomalia a livello venoso (CCSVI), risolvibile tramite un intervento di angioplastica. Nel commento di Roger Chafe del Memorial University of Newfoundland si parla del Canada, uno dei paesi, insieme all’Italia, dove il dibattito è più acceso.E dove i pazienti premono di più sulla comunità scientifica perché accolga l’ipotesi Zamboni.

In Canada, infatti, la teoria del medico ferrarese ha avuto un’ampia diffusione mediatica, ma è rimasta fuori dai consessi scientifici. Né la Multiple Sclerosis Society of Canada (MSSC), né gli enti di ricerca indipendenti sparsi sul territorio, infatti, hanno dato inizio a trial clinici per verificare l’efficacia del trattamento chirurgico. E, ovviamente, non hanno dato il loro benestare a eseguire le angioplastiche sui malati. La posizione dei medici e delle società scientifiche canadesi è chiara: in assenza di evidenze certe, lo sviluppo di trial interventistici potrebbe essere troppo rischioso per i pazienti. Per ora, la MSSC si limita a finanziare studi osservazionali per verificare l’associazione tra le due patologie, proprio come sta facendo in Italia l’Aism-Fism.

……….

La terapia per la sclerosi multipla proposta dal professor Paolo Zamboni dell’Università di Ferrara è ora arrivata sulle pagine di Nature.
Di Admin (del 07/07/2011 @ 14:00:55, in it – Scienze e Societa, id 601 warp)

Secondo il chirurgo italiano uno dei fattori scatenanti la sclerosi multipla sarebbe un’anomalia a livello venoso (CCSVI), risolvibile tramite un intervento di angioplastica. Nel commento di Roger Chafe del Memorial University of Newfoundland si parla del Canada, uno dei paesi, insieme all’Italia, dove il dibattito è più acceso.E dove i pazienti premono di più sulla comunità scientifica perché accolga l’ipotesi Zamboni.

……

In Canada, infatti, la teoria del medico ferrarese ha avuto un’ampia diffusione mediatica, ma è rimasta fuori dai consessi scientifici. Né la Multiple Sclerosis Society of Canada (MSSC), né gli enti di ricerca indipendenti sparsi sul territorio, infatti, hanno dato inizio a trial clinici per verificare l’efficacia del trattamento chirurgico. E, ovviamente, non hanno dato il loro benestare a eseguire le angioplastiche sui malati. La posizione dei medici e delle società scientifiche canadesi è chiara: in assenza di evidenze certe, lo sviluppo di trial interventistici potrebbe essere troppo rischioso per i pazienti. Per ora, la MSSC si limita a finanziare studi osservazionali per verificare l’associazione tra le due patologie, proprio come sta facendo in Italia l’Aism-Fism.

C’è un risvolto della medaglia: alcuni pazienti hanno fatto le valigie e sono partiti diretti verso cliniche private estere per sottoporsi a interventi di angioplastica. Non senza rischi. Nel frattempo i sostenitori del metodo Zamboni hanno continuato a crescere, grazie soprattutto a Facebook e Youtube, usati per diffondere le testimonianze positive di chi si è già sottoposto alla cosiddetta “terapia della liberazione”. E dai social media continuano le richieste di accesso pubblico agli interventi di angioplastica o di trial clinici, “senza –  come sottolinea Nature  – che se ne conoscano necessariamente le potenziali limitazioni”. Secondo la rivista, il fenomeno dei social media pone due diversi quesiti. Il primo di comunicazione medico-paziente: ovvero, se il pubblico usa i social network per organizzarsi e diffondere informazioni, forse gli scienziati dovrebbero fare lo stesso, cercando di spiegare tutti gli aspetti di una problematica.

Il secondo è questo: può la mobilitazione sociale influenzare il funzionamento della ricerca? Normalmente infatti, i trial interventistici hanno luogo solo dopo studi osservazionali incoraggianti. C’è però la possibilità che la voce dei social network possa esercitare una forte pressione nei confronti delle istituzioni politiche e scientifiche per favorire l’inizio di trial clinici, prima ancora che sia raggiunto un consenso scientifico. Una posizione giustificabile in determinati casi, secondo Nature, quando viene adottata per esempio per evitare che i malati scelgano di farsi operare chissà dove, esponendosi a ulteriori rischi. Una situazione, questa, non lontana da quella che si è verificata in Italia, dove, come dichiarato dal professor Massimo Del Sette, per motivi di “salute pubblica” si è deciso di dare il via a un “studio scientifico rigoroso” di intervento, come BRAVE DREAMS in cui includere i pazienti.

from site: http://www.finanzainchiaro.it/dblog/articolo.asp?articolo=11002

I report what I found, the pieces are “copied from the site above the link”

even disputes as to experiments on CCSVI contributing cause or causes of multiple sclerosis …

According to an Italian surgeon triggers of multiple sclerosis have an abnormality in the venous (CCSVI), resolved by angioplasty. In the commentary by Roger Chafe at Memorial University of Newfoundland is spoken in Canada, one of the countries, with Italy, where the debate is more acceso.E where patients are pressing more on the scientific community to accept the hypothesis Zamboni.

In Canada, in fact, the theory of the physician of Ferrara has had wide media coverage, but remained outside the scientific fora. Neither the Multiple Sclerosis Society of Canada (MSSC), or independent research bodies across the area, in fact, have initiated clinical trials to test the effectiveness of surgical treatment. And, of course, have not given their approval to perform angioplasty on patients. The position of the medical and scientific societies Canadians is clear: in the absence of certain evidence, the development of interventional trials may be too risky for patients. For now, the MSSC is limited to finance observational studies to test the association between the two diseases, just as Italy is doing in the IMF-Aism.

……….
The therapy for multiple sclerosis proposed by Professor Paolo Zamboni, University of Ferrara has now reached the pages of Nature.
Admin (07/07/2011 @ 14:00:55’s in it – and Sciences Company, 601 id warp)

According to an Italian surgeon triggers of multiple sclerosis have an abnormality in the venous (CCSVI), resolved by angioplasty. In the commentary by Roger Chafe at Memorial University of Newfoundland is spoken in Canada, one of the countries, with Italy, where the debate is more acceso.E where patients are pressing more on the scientific community to accept the hypothesis Zamboni.

……

In Canada, in fact, the theory of the physician of Ferrara has had wide media coverage, but remained outside the scientific fora. Neither the Multiple Sclerosis Society of Canada (MSSC), or independent research bodies across the area, in fact, have initiated clinical trials to test the effectiveness of surgical treatment. And, of course, have not given their approval to perform angioplasty on patients. The position of the medical and scientific societies Canadians is clear: in the absence of certain evidence, the development of interventional trials may be too risky for patients. For now, the MSSC is limited to finance observational studies to test the association between the two diseases, just as Italy is doing in the IMF-Aism.

There is a downside: some patients have packed their bags and set off on their way to foreign private clinics to undergo angioplasties. Not without risks. Meanwhile, supporters of the method Zamboni continued to grow, thanks to Facebook and Youtube, used to spread positive testimonies of those who have already undergone the so-called “therapy of liberation.” And social media are continuing requests for public access to angioplasties or clinical trials, “not – as pointed out by Nature – not necessarily know that if the potential limitations.” According to the magazine, the phenomenon of social media poses two different questions. The first of doctor-patient communication: that is, if the public uses social networks to organize and disseminate information, perhaps scientists should do the same, trying to explain all aspects of an issue.

The second is this: social mobilization can influence the search function? Normally, in fact, the trial take place only after interventional observational studies encouraging. However, there is the possibility that the voice of social networks can exert strong pressure on the political and scientific institutions to promote the start of clinical trials, even before it reached a scientific consensus. A position justified in certain cases, according to Nature, for example, when taken to prevent patients choose to undergo surgery somewhere, exposing themselves to additional risks. That situation is not far from what occurred in Italy, where, as stated by Professor Massimo Del Sette, for reasons of “public health” has decided to kick off a “rigorous scientific study” of intervention, As BRAVE DREAMS in which patients included.

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Sclerosi Multipla

La sclerosi multipla

La sclerosi multipla il cui acronimo e SM, viene anche chiamata sclerosi a placche . Si tratta di una patologia ad andamento cronico, e coinvolge la sostanza bianca del sistema nervoso centrale. Si chiama sclerosi multipla, perchè questa malattia provoca in diverse aree del sistema nervoso centrale una perdita di “mielina” che è una sostanza che di solito protegge il cervello, midollo e i nervi. Le lesioni sono variabili in estensione ed espansione ed è per questo che viene anche appellata sclerosi a placche.  Le lesioni (sclerosi) si cicatrizzano nel tempo. E’ diffusa a livello mondiale, in Europa si contano circa 400mila persone, e solo in Italia circa 57mila. Non si comprende bene la origine, si sa che la distribuzione della patologia non è univoca, si trovano molti pazienti nelle aree a clima temperato: Europa del Nord, Nuova Zelanda, Australia Sud, Stati Uniti.  Sembra si riducano i casi man mano che ci si avvicina all’Equatore.

E’ una malattia che colpisce nella fascia di età compresa fra i 20/40  anni, in preponderanza con maggiore facilità ne sono colpite le giovani donne che sono il doppio rispetto agli uomini. E’ una patologia infiammatoria cronica.

Le cause non sono ancora chiare, nonostante ciò la ricerca sta facendo grandi passi per comprendere e cercare di capire come nasca la malattia, come agisce e quali potrebbero essere le cause. Oggi giorno la diagnosi è veloce e si possono prendere provvedimenti farmacologici per rallentarne la evoluzione.

E’ una malattia imprevedibile, ma non per questo riduce le aspettative di vita nelle persone colpite. La vita media delle persone affette è pari a quella delle persone sane in generale.

Diagnosi della Sclerosi Multipla

Non vi è un esame specifico per fare diagnosi certa, ma un insieme di indagini che permettono di dirimere il quesito diagnostico, inclusa la osservazione clinica del paziente nel tempo. Si pone la diagnosi basandosi sui sintomi riferiti dal paziente, sulla visita neurologica, e sulle diagnosi strumentali e biologiche: RMN (Risonanza Magnetica Nucleare), PEV (Potenziali evocati che sono motori, sensoriali, acustici, visivi), esame del sangue e del liquor (liquido cerebrospinale). La osservazione nel tempo e gli esami possono permettere di velocizzare la diagnosi per “correre” prima ai ripari con terapie immunosoppressive che possono nel tempo rallentarne il decorso. Per questo motivo sono stati estesi dei criteri diagnostici di riferimento che si aggiornano con il progredire della ricerca.

I vari tipi di Sclerosi Multipla


Sclerosi Multipla Benigna o SM/B:

non è ingravescente ed esordisce con alcuni episodi acuti, a cui segue un recupero completo della disabilità. Questa particolare forma di SM, può essere accertata quando sia anche presente una piccolissima disabilità per 15/20 anni dalla data iniziale. I sintomi classici di questa forma sono le neuriti ottiche, i problemi sensoriali. Non vi sono dati certi di quanti siano i casi di SM Benigna. Si potrebbero ipotizzare in base agli studi che siano circa un 20/30%.

Sclerosi Multipla Remittente-Recidivante o SM/RR:

La forma clinica più diffusa è quella a decorso remittente recidivante (SM-RR), a questo gruppo appartiene circa l’80% dei pazienti che ne sono affetti. Le ricadute o pousseé sono evidenziate da episodi acuti che evolvono nel tempo di alcune ore o giorni, e al termine dell’episodio acuto vi sia una totale remissione dei danni. Fra una ricaduta e l’altra si hanno periodi di benessere completo.

Sclerosi Multipla Secondariamente Progressiva o SM/SP:

Ne sono affetti circa il 50% dei pazienti. E’ la evoluzione graduale che avviene nell’arco di 10 anni di malattia, per cui si passa da ricaduta-remissione a ricadute con incompleto recupero della disabilità e peggioramento graduale nel tempo.

Sclerosi Multipla primariamente progressiva o SM/PP:

non vi sono ricadute dopo il primo esordio, ma un continuo e lento peggioramento nel tempo.

Sclerosi Multipla a decorso progressivo con ricadute:

a questo gruppo appartiene il 5% della popolazione ammalata, che continua ad avere ricadute con danno progressivo ogni volta.

E’ importante riconoscere che non vi sono criteri certi per stabilire il decorso della patologia, solo la clinica, un buon approccio con il medico neurologo curante possono essere positivi per capire quale potrebbe essere la “variabilità” nel tempo della malattia.  Attualmente la fisioterapia, le cure immunosoppressive aiutano a poter “vivere” la malattia in maniera quasi normale nei primi anni dall’esordio. Teniamo presente che un sereno approccio della malattia, aiuta ad affrontarla meglio. Importante è appoggiarsi ad un centro di riferimento di cui si abbia fiducia e poter instaurare un rapporto chiaro con lo specialista.


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MS and MS whose acronym, is also called multiple sclerosis. This is a chronic disease to progress, and involves the white matter of the central nervous system. It’s called multiple sclerosis because the disease causes in different areas of the central nervous system, loss of “myelin” which is a substance that normally protects the brain, bone and nerves. The lesions are variable in extension and expansion and that is why that is also invoked multiple sclerosis. Lesions (sclerosis) will heal in time. E ‘spread globally, in Europe there are about 400 thousand people, and only in Italy about 57mila. It is not understood well the origin, it is known that the distribution of the disease is not unique, there are many patients in temperate areas: Northern Europe, New Zealand, South Australia, the United States. Seems to reduce the cases as you approach the equator.

It ‘a disease of the age group of between 20/40 years, the preponderance are more easily affected young women are twice that of men. It ‘a chronic inflammatory disease.

The causes are still unclear, although this research is making great strides in understanding and trying to understand how the disease arises, how it acts and what could be the cause. Nowadays the diagnosis is fast and can take steps to slow the drug development.

It ‘an unpredictable, but not reduce life expectancy in people. The average life of people affected is equal to that of healthy people in general.

Diagnosis of Multiple Sclerosis

There is no specific test to diagnose for sure, but a series of investigations that allow it to determine the diagnostic problem, including the patient’s clinical observation over time. Place the diagnosis based on symptoms reported by patient, visit neurological and instrumental diagnosis or biological NMR (Nuclear Magnetic Risonannza), ENP (evoked potentials that are motor, sensory, auditory, visual), examination of blood and CSF (CSF). The observation time and examinations can help to speed up the diagnosis for “run” before the shelters with immunosuppressive therapy that can delay the progression over time. For this reason, have been extended diagnostic criteria of reference that are updated with the progress of research.

The various types of Multiple Sclerosis


Benign multiple sclerosis or MS / B:

not worsening and begins with some acute episodes, followed by a complete recovery of disability. This particular form of MS, can be detected when it is also a small disability for 15-20 years from start date. The classic symptoms of this form are optic neuritis, sensory problems. There are no clear data of how many cases of benign MS. Could be envisaged based on the studies that are about a 20/30%.

Relapsing-Remitting Multiple Sclerosis or MS / RR:

The most common clinical form is a relapsing remitting course (RR-MS), belongs to this group about 80% of patients who have AIDS. Relapse or pousseé are marked by acute episodes that evolve in time a few hours or days, and after the acute there is a complete remission of damages. Between drops and the other you have periods of complete wellness.

Secondary progressive MS or MS / SP:

Are affected approximately 50% of patients. And ‘the gradual evolution that takes place over 10 years of illness, so you switch from relapse to relapse-remission with incomplete recovery of disability and decline gradually over time.

Primary progressive multiple sclerosis or MS / PP:

there are no relapses after the first onset, but a continuous and slow deterioration over time.

Progressive course of multiple sclerosis with relapses:

this group belongs to the 5% of the population ill, which continues to have repercussions with progressive damage each time.

It ‘important to recognize that there are certain criteria to determine the course of the disease, only the clinic, a good approach with the doctor treating neurologist may be beneficial to understand what might esserela “variability” in time of illness. Currently, physical therapy, immunosuppressive treatments can help to “live” the disease in an almost normal in the early onset. Keep in mind that a peaceful approach to the disease, helps to cope better. Important rests on a center of reference for which you have confidence and be able to establish a clear relationship with the specialist.

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MS et MS dont l’acronyme, est aussi appelée la sclérose en plaques. C’est une maladie chronique au progrès, et implique la substance blanche du système nerveux central. C’est ce qu’on appelle la sclérose en plaques parce que la maladie provoque dans les différentes régions du système nerveux central, la perte de «myéline», qui est une substance qui normalement protège le cerveau, les os et les nerfs. Les lésions sont variables en matière de vulgarisation et de l’expansion et c’est pourquoi il en est également invoqué la sclérose en plaques. Des lésions (plaques) se guérir à temps. Propagation E ‘échelle mondiale, en Europe, il existe environ 400 mille personnes, et seulement en Italie sur 57mila. On ne comprend pas bien l’origine, il est connu que la distribution de la maladie n’est pas unique, il existe de nombreux patients dans les zones tempérées: Europe du Nord, Nouvelle-Zélande, Australie du Sud, les États-Unis. Semble réduire les cas que l’on approche de l’équateur.

C ‘est une maladie de la tranche d’âge entre 20/40 ans, la prépondérance sont plus facilement affectés les jeunes femmes sont deux fois celui des hommes. C ‘est une maladie inflammatoire chronique.

Les causes sont encore mal connues, bien que cette recherche est de faire de grands progrès dans la compréhension et à essayer de comprendre comment la maladie survient, comment elle agit et quelles pourraient être la cause. Aujourd’hui, le diagnostic est rapide et peut prendre des mesures pour ralentir le développement de médicaments.

C ‘est imprévisible, mais pas réduit l’espérance de vie dans les personnes. La durée de vie moyenne des personnes affectées est égal à celui des personnes en bonne santé en général.

Diagnostic de la sclérose en plaques

Il n’existe aucun test spécifique pour diagnostiquer avec certitude, mais une série d’enquêtes qui lui permettent de déterminer le problème de diagnostic, y compris l’observation clinique du patient dans le temps. Placez le diagnostic fondé sur les symptômes rapportés par le patient, visitez le diagnostic neurologique et instrumentale ou biologiques NMR (Nuclear Magnetic Risonannza), la PEV (potentiels évoqués qui sont motrices, sensorielles, auditives, visuelles), l’examen de sang et le LCR (LCR). Le temps d’observation et les examens peuvent aider à accélérer le diagnostic de «courir» après les abris avec les traitements immunosuppresseurs qui peuvent retarder la progression dans le temps. Pour cette raison, ont été étendues critères diagnostiques de référence qui sont mis à jour avec les progrès de la recherche.

Les différents types de sclérose en plaques

Sclérose en plaques bénigne ou MS / B:

aggravation pas et commence par quelques épisodes aigus, suivie d’une reprise complète de l’invalidité. Cette forme particulière de sclérose en plaques, peuvent être détectés quand elle est aussi un handicap pour les petites de 15-20 ans de la date de départ. Les symptômes classiques de ce formulaire sont névrite optique, les problèmes sensoriels. Il n’existe aucune donnée claire de combien de cas de sclérose en plaques bénigne. Pourrait être envisagé, basé sur les études qui sont environ un% 20/30.

Rémittente-récurrente de sclérose en plaques ou MS / RR:

La forme clinique la plus commune est un cours rémittente-récurrente (RR-MS), appartient à ce groupe d’environ 80% des patients qui ont le sida. Rechute ou de poussée sont marquées par des épisodes aigus qui évoluent dans le temps de quelques heures ou quelques jours, et après les graves, on déplore une rémission complète des dommages. Entre les gouttes et l’autre vous avez des périodes de bien-être complet.

SP progressive secondaire ou MS / SP:

Sont affectés d’environ 50% des patients. Et «l’évolution progressive qui a lieu plus de 10 années de maladie, si vous passez d’une rechute de la rechute de rémission complète avec une récupération incomplète du handicap et diminuer progressivement au fil du temps.

Sclérose en plaques progressive primaire ou MS / PP:

il n’ya pas de rechutes après la première attaque, mais une détérioration continue et lente dans le temps.

Progressive cours de la sclérose en plaques avec des rechutes:

ce groupe appartient aux 5% de la population malade, ce qui continue d’avoir des répercussions à l’endommagement progressif à chaque fois.

C ‘est important de reconnaître qu’il ya certains critères pour déterminer l’évolution de la maladie, seule la clinique, une bonne approche avec le médecin traitant mai neurologue être bénéfique pour comprendre ce qui peut “esserela variabilité» en temps de maladie. Actuellement, la thérapie physique, les traitements immunosuppresseurs peuvent aider à “vivre” la maladie dans une quasi-normale dans le début précoce. Gardez à l’esprit qu’une approche pacifique face à la maladie, contribue à une meilleure adaptation. Important repose sur un centre de référence pour laquelle vous avez confiance et être en mesure d’établir une relation claire avec le spécialiste.

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