Buon Anno a me, fortunatamente io!

docenza iniziata: grazie a te Mamma!

… A 20 anni il 17 giugno del 1974 mi dissero che non sarei mai arrivata ai 21… Sono diventata insegnante di scuola media inferiore, mi sono sposata ed ho vissuto il grande Amore, il miracolo della vita con mio figlio Guido orgogliosamente io sua Madre. Grandi e precoci abbandoni hanno segnato profondamente il mio “io”, in questa città di amianto che ha segnato nel tempo tutti e che ora vive di Resilienza obbligata. Mi sono rapportata mio malgrado con la disabilità in malattia visibile e non, abilmente mascherata da un abile controllo costante legato ad ore e ore di fisioterapia continuativa. Quattro anni della mia vita come Madre, Moglie e Donna con-vissuti con febbre ogni giorno ed il disagio psicofisico delle terapie pesanti legate alla Sclerosi Multipla. La SM, con lei ho accettato un dialogo interiore per farle capire che lotteró fino a che avrò voglia di vivermi in autoironia una guerra senza fine con la bizzarria che regala di continuo al mio corpo. Credo di potercela ancora fare: io speriamo che me la cavo! Lo scontrarmi con chiacchiere assurde relative ad uno status a me non appartenente perché essere gemella di tre femmine quasi identiche non ha agevolato la mia identità personale. Nasce così il diario negativo dei malintesi e gossip da bar di paese senza cultura. Tutto questo mi ha costruita ad avere una feroce dignità ingannevole persino a me stessa, da non riconoscermi se non nei momenti di riacutizzazione della scocciatura, dove ritornare nel disagio più profondo mi toglie il sonno: la paura di dover dipendere ancora più che mai di ora. Dignità orgogliosamente mia. Ho visitato in lungo ed in largo mezza Italia, ho conosciuto Amici Speciali che mi hanno accolta con le mie limitate abilità, la stanchezza dolorosa, le ansie. Amici, Voi che mi state attualmente accompagnando con discrezione. Una vita di Coppia unita affettivamente e profondamente, complici sempre per aiutare i propri figli, le loro famiglie. E si procede maggiormente rinforzati nel tempo, nonostante le difficoltà di Tutti coloro che vivono lo Status di “Società Famigliare”. Le Radici che mancano, gli affetti presenti ancorati profondamente nel cuore. La gemella rimasta, fisicamente lontana, ma emotivamente molto presente, ultimo tassello di quel trio chiacchierino chiuso nei ricordi dell’anima. Famiglie reclutate nel tempo ed “aggiunte”. I nipoti, Tutti indistintamente al mio fianco dimentica io volutamente delle sciocche incomprensioni legate ad un qui ed ora che non voglio resti “dolore segnato”. La vita che corre e scorre… Buon Anno a venire a me stessa: ” io fortunatamente Alda nonostante tutto!”

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