RMN e gadolinio e sospensione per accumulo del mezzo di contrasto…

L’EMA (European Medicines Agency), dopo uno studio effettuato sulla revisione ed utilizzo a lungo termine dei farmaci usati come mezzo di contrasto per le risonanze magnetiche, ha deciso la sospensione di due prodotti, precisando comunque che gli altri prodotti in commercio vengano utilizzati solo esclusivamente quando il quesito diagnostico non è completabile con la tecnica di immagini in basale. Questa raccomandazione è stata confermata dalla EMA , in quanto secondo recenti studi il gadolinio è stato ritrovato in minime quantità nel tessuto cerebrale. Non esistono studi che evidenziano danni di tipo sistemico o neurologico, ma in ogni caso viene consigliata la massima cautela. Le persone maggiormente a rischio sono coloro che si sono sottoposti nel tempo a controllo seriali di follow up riguardo a  malattie neurologiche o croniche: sclerosi multipla, e patologie degenerative di altri organi. Saranno autorizzati i seguenti mezzi di contrasto lineari quali Acido Gadoxetico e Gadobenico per lo studio delle patologie del fegato e l’Acido Gadopentetico per uso intra-articolare, in quanto per questo ultimo il dosaggio è molto basso. Sospesi si legge nell’articolo saranno la Gadodiamide, Acido Gadopentetico e Gadoversetamide. Gli altri mezzi di contrasto conosciuti come agenti macrociclici (il Gadobutrolo, Gadoteridolo e Gadoterico) potranno essere usati al minor dosaggio utile per le scansioni se non si riesce a fare diagnosi con la immagine basale.
Notizie più esplicite le trovate nel sito www.farmacovigilanza.net” –  “Accumulo di Gadolinio nel cervello e in altri tessuti: restrizioni….

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