La Gardenia è un dono di aiuto. Sclerosi Multipla

Gardenia in piazza per la ricerca sulla Sclerosi Multipla e AISM

AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla)

La Gardenia dell’AISM

Per la festa della donna regala la gardenia

Sostieni la ricerca e aiuta le donne a combattere la sclerosi multipla. Sabato 6, domenica 7 e per la Festa della Donna, lunedì 8 marzo, torna in 3.000 piazze italiane la “Gardenia dell’AISM”, l’appuntamento con la solidarietà per la lotta alla sclerosi multipla.

Per sostenere la ricerca scientifica ed aiutare le donne le più colpite da scleros i multipla, sabato 6, domenica 7, e per la Festa della Donna, lunedì 8 marzo, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, torna “La Gardenia dell’AISM” promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione FISM.

In oltre 3.000 piazze italiane dai volontari AISM, affiancati dai volontari dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, da quella dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco saranno distribuite, oltre 230.000 PIANTE DI GARDENIA in cambio di una donazione di 13 euro.

> Trova la piazza più vicina (dati in aggiornamento)

Negli ultimi 10 anni la ricerca ha fatto passi da gigante a livello internazionale e anche in Italia, dove i ricercatori italiani sono tra i primi posti nel mondo nei campi più promettenti della ricerca: nella ricerca delle cause, nelle cellule staminali adulte, nelle neuro immagini, nell’evoluzione della malattia e nella ricerca terapeutica. Ma la ricerca per trovare le cause e la cura risolutiva della malattia deve ancora continuare. I fondi raccolti con la Gardenia dell’AISM andranno alla ricerca scientifica e contribuiranno anche a sostenere gli studi sulla CCSVI – insufficienza cerebro spinale venosa cronica, malformazioni vascolari che potrebbero rappresentare un altro fattore di rischio della sclerosi multipla.

Una parte dei fondi di Gardenia dell’AISM andrà anche ad incrementare i servizi sanitari e sociali dedicati alle persone con sclerosi multipla e a finanziare il progetto “Donne oltre la sclerosi multipla”. Un programma che prevede eventi e incontri di informazione a carattere nazionale e sul territorio, in grado di informare e coinvolgere le donne colpite dalla malattia nei diversi ambiti della vita lavorativa, sociale e familiare. Il Programma prevede anche la pubblicazione di libri specifici per le donne su argomenti come la gravidanza, la sessualità e una guida per come affrontare la fatica, considerato per l’85% dei casi il sintomo “invisibile” che contribuisce a rendere più difficile le azioni quotidiane. Per informazioni sul “Programma” scrivere a progettodonna@aism.it

L’iniziativa è stata resa possibile grazie a Wurth, Schenker e Asproflor. Media sponsor è Lattemiele che in occasione della Gardenia AISM contribuirà con spazi di informazione sulla malattia, sulle donne e sulla ricerca scientifica.

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The Gardenia AISM
For International Women’s Day gives the gardenia

Support research and helps women to fight multiple sclerosis. Saturday 6 and Sunday 7 and for the Women’s Day, Monday, March 8, back in 3000 the Italian squares “Gardenia AISM” appointment with the joint efforts to fight against multiple sclerosis.

To support scientific research and help women most affected by the multiple Scleros, Saturday 6, Sunday 7, and the Women’s Day, Monday, March 8, under the patronage of the President of the Republic, returns “The Gardenia of ‘ MS Society “sponsored by the Italian Multiple Sclerosis Foundation and its IMF.

In more than 3,000 squares from Italian MS Society volunteers, supported by the National Association of Bersaglieri, and Carabinieri from the Fire Department will be distributed over 230,000 PLANTS OF GARDENIA in exchange for a donation of 13 euros.

> Find the nearest square (data update)

Over the past 10 years, research has made great strides internationally and also in Italy, where Italian researchers are among the first places in the world’s most promising fields of research: the search for causes, in adult stem cells in neuro images in the evolution of the disease and in therapeutic research. But the search to find the cause and cure of the disease must still continue. The funds raised through the AISM Gardenia will also contribute to scientific research and to support studies on CCSVI – cerebrospinal chronic venous insufficiency, vascular malformations, which could represent another risk factor of multiple sclerosis.

Part of the funds of Gardenia AISM will also increase the health and social services dedicated to people with multiple sclerosis and to fund the project “Women as well as multiple sclerosis.” A program that provides events and briefings and a national territory, able to inform and involve women affected by the disease in different spheres of work, social and family. The program also provides for the publication of text books for women on topics such as pregnancy, sexuality and a guide to how to deal with fatigue, considered to be 85% of cases the symptom “invisible” which helps to make it more difficult actions daily. For information on the “Program” please progettodonna@aism.it

The initiative was made possible by Wurth, Schenker and Asproflor. Media sponsor is Lattemiele that at the Gardenia AISM help with spaces for information about the disease, and women on scientific research.

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Lucio Dalla Memorial :-)

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TELEFONO ROSA

http://www.telefonorosatorino.it/

Una Associazione dedicata alle donne in difficoltà.

Telefono Rosa Piemonte
Centro di Orientamento per i Diritti delle Donne
011.530666 – 011.5628314

La violenza sessuale, i maltrattamenti fisici e psicologici, i ricatti e le molestie sessuali, sono reati particolarmente odiosi perché colpiscono la donna nella sua identità, oltre che nella sua integrità fisica e psicologica.

Così colpita, la donna si sente spesso sopraffatta, privata della capacità di reagire e copre con il suo silenzio una realtà che vive e si nutre di paura.
Tutto questo avviene proprio là ove la donna dovrebbe sentirsi più sicura: la propria casa, il luogo di lavoro, la sua città.

Per questo è nato Telefono Rosa: la creazione di un luogo di ascolto e di incontro per le donne che intendono affrancarsi da situazioni di violenza e di maltrattamento, dentro e fuori la famiglia.

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L’Associazione offre una seria competenza in ambito di “caregiver” .

La donna spesso e statisticamente più di quanto si creda,  si trova sola in ambito famigliare a dover gestire dinamiche di coppia legate a problemi insiti nell’io individuale, che ri ribalta negativamente sull’altro. Il coraggio di prendere determinate decisioni nate e cresciute per tramandati atavismi educativi, spesso limita nell’agire creando un circolo vizioso senza uscita.
La richiesta di aiuto, secondo me è il primo passo per una “rinascita” o risalita a riprendersi la propria identità o a riprovare a ricostruire un rapporto che a volte è solo minato da seri problemi di tipo esclusivamente psicologico.
Attualmente la legge italiana, secondo me, non è in grado di fornire una tutela appropriata perchè la ” privacy famosa “
spesso porta ad un “doloroso silenzio” dell’altro che impotente-testimone, non può donare aiuto, ben sapendo che potrebbe ritorcersi su se stesso.
Io vorrei che questo silenzio venisse “interrotto” e che si riprendesse ad attuare una solidarietà sincera verso l’altro.


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Sentenza Eternit e Casale Monferrato

da \”Il Monferrato\” Sentenza Eternit

SENTENZA ETERNIT: 16 anni a Schmidheiny e a De Cartier, 25 milioni di euro a favore del Comune di Casale, 20 alla Regione, 5 all’ASL

asale Monferrato | 14/02/2012 — Il Tribunale di Torino lunedì 13 febbraio alle ore 13,15 ha condannato a 16 anni di carcere ciascuno Stephan Schmidheiny e Louis De Cartier alla fine del processo Eternit

Ore 16,55 «La sentenza che è stata emessa oggi dal Tribunale di Torino confidiamo servirà da monito affinché episodi come quello dell’Eternit non si verifichino più. Certamente in questo caso ci aspettavamo che venissero accordati i vent’anni di carcere così come chiesto dalla Procura, accogliamo però positivamente una condanna arrivata in tempi brevi se si considera la durata del processo e comunque che pone la parola fine ad un triste e drammatico capitolo per la storia del lavoro in Piemonte». Questo il commento dell’assessore al Lavoro e alla Formazione Professionale, Claudia Porchietto, e del vicepresidente della Regione, Ugo Cavallera, dopo la pronuncia della sentenza su Eternit.
«Il riconoscimento di una provvisionale di 20 milioni alla Regione e di 5 milioni all’Asl locale – ha quindi osservato Cavallera – significa che il Tribunale ha tenuto in grande considerazione le motivazioni della nostra difesa, supportate da un’adeguata documentazione e dalle testimonianze rese in fase dibattimentale dagli amministratori e dai funzionari regionali».

Ore 16,36 Soddisfatti della sentenza anche Guariniello (nella foto) e Caselli: «La sentenza di oggi è un sogno – ha affermato il primo – è avrà una eco mondiale. Una sentenza che farà storia e che riscriverà una parte di giurisprudenza». Anche Caselli ha espresso giudizi positivi «per come si è svolto il processo, molto corretto, preciso come vuole il presidente della Repubblica, Napolitano. L’esito del processo avrà rilevanza internazionale e contribuirà a rendere migliore la vita delle future generazioni».

Ore 16,30 L’amministrazione comunale di Casale Monferrato, attraverso un comunicato stampa, si dichiara soddisfatta della sentenza emessa oggi dal Tribunale di Torino: «La sentenza – commenta il sindaco Giorgio Demezzi – rappresenta per Casale Monferrato, per i suoi cittadini, per gli altri Comuni del territorio coinvolti e per quelli nelle altri parti d’Italia dove esistevano stabilimenti dell’Eternit, un momento decisivo per uscire da questo dramma che ci ha colpito tutti. Abbiamo sempre sostenuto – aggiunge Demezzi – che gli imputati dovessero essere condannati per le loro oggettive responsabilità. Ci teniamo a ribadire che le polemiche nate in questi ultimi mesi, riguardo l’eventuale accettazione dell’offerta economica di uno dei due imputati, non ha mai messo in dubbio la nostra certezza sulla colpevolezza degli imputati».

Ore 16,20 Dopo due ore e 58 minuti l’udienza volge alle battute finali con condanna degli imputati alla refusione delle spese processuali. Novanta giorni conclude Casalbore per depositare le motivazioni.

Ore 16,06 «Una sentenza giustamente severa», commenta il sindaco di Mirabello Luca Gioanola in prima fila nella vicenda della transazione per ricucire il rapporto tra i piccoli Comuni che si sono costituiti nel processo con il Comune capofila, anche nei momenti più critici.
Per i piccoli Comuni il riconoscimento di avere subito un danno che andrà concretamente rivendicato in una successiva causa civile, commenta ancora Gioanola, che poi testimonia la propria commossa partecipazione e fronte del doloroso, interminabile elenco di persone, di vite di cittadini spezzate dalla speculazione dell’Eternit. Elenco che il presidente Casalbore sta continuando tuttora a leggere e che dalla mole dei fogli sembra essere giunta più o meno a metà, dopo due ore e 47 minuti di lettura.

Ore 15,42 Condannato il belga De Cartier inoltre al risarcimento dei Comuni del Vercellese che hanno accettato l’offerta dello svizzero: Motta de’Conti, Candia Lomellina e Stroppiana.

Ore 15,40 Secondo quanto è stato dato intendere negli elenchi delle parti civili a cui è stato riconosciuto titolo al risarcimento vi sono anche i cittadini che si sono costituiti per ottenere l’indennizzo del cosiddetto “danno psicologico”, la “sindrome di Chernobyl” , il danno cioè che deriva dal fatto di essere esposti a un rischio per la propria vita. cosa che compromette in modo significativo la qualità della vita. Tra i commenti quello di Alberto Deambrogio del circolo PRC-FDS di Casale Monferrato: «Oggi è il giorno della pacata soddisfazione – dice a seguito della sentenza Eternit – è il giorno della giustizia ottenuta però a prezzo di indicibili sofferenze». Per Sinistra Ecologia e libertà un comunicato stampa diffuso subito dopo la sentenza a firma di Nichi Vendola Coordinatore nazionale, Monica Cerutti Consigliera regionale Sel e Fabio Lavagno Coordinatore regionale Sel Piemonte «la sentenza del Processo Eternit pronunciata oggi dal tribunale di Torino ha qualcosa di storico e decisivo, non solo perché si è trattato del più grande processo penale in Italia e nel mondo per le morti d’amianto, ma perché è finalmente un punto fermo di una battaglia che, iniziata sindacalmente, è divenuta coscienza civile.
“Una battaglia trentennale iniziata a Casale Monferrato e che da ora deve diventare fondamentale nelle scelte dei modelli di sviluppo produttivi che devono tenere conto della salute non solo dei lavoratori e dei loro famigliari, ma dell’intera comunità e dell’ambiente in cui questa è inserita o a cui si rivolge».

Ore 15,35 Positivi i commenti di Bruno Pesce, coordinatore del Comitato vertenza amianto che mette in evidenza l’importanza a livello internazionale della sentenza che “riconosce anche il dolo”. Quanto alla provvisionale di 25 milioni riconosciuta al Comune di Casale si limita ad annotare che “è più di 18 milioni”, la cifra ipotesi di transazione tra il Comune di Casale e l’imputato svizzero Stephan Schmidheiny, transazione poi respinta dal Comune. Giudizio positivo anche da parte di Sergio Bonetto, difensore di tanti cittadini costituiti nel processo che si dice soddisfatto anche come legale del Comune di Cavagnolo che a giugno aveva invece sottoscritto la transazione con lo svizzero: “Avevo detto che trattandosi di una transazione la cifra oggetto dell’indennizzo avrebbe dovuto verosimilmente essere almeno doppia, e il Tribunale ha accolto la mia richiesta”.

Ore 15,30 Arrivano altre dichiarazioni mentre si sta ancora leggendo la sentenza. Paolo Filippi, presidente della Provincia di Alessandria: «Vedo il bicchiere per tre quarti pieno. Mi pare difficile che i paesi possano avere da subito le provvisionali. Sono soddisfatto per il 25 milioni di euro al Comune di Casale, per i 5 alla Provincia e per i 20 alla Regione». Fernanda Giannasi , pasionaria del movimento che si oppone alla lavorazione dell’amianto in Brasile e in tutta l’America Latina: «Casale e gli italiani devono essere soddisfatti per la sentenza di oggi. Casale ha rispolverato la sua immagine che era decaduta negli ultimi mesi. Una sentenza che aiuta il Brasile dove si lavora ancora l’amianto soprattutto dal punto di vista della sicurezza. Questa sentenza potrebbe salvare tante vite nel mio paese».

Ore 15,10 Imputati condannati a indennizzi – da liquidarsi in separata sede civile – anche dei Comuni che si sono costituiti parte civile: Balzola, Villanova, Pontestura, Morano, Ozzano, Coniolo, Mirabello, Provincia di Torino, Provincia di Alessandria, Comune di Rubiera.

Ore 14,53 Arrivano i primi commenti dopo la sentenza. Pondrano e Pesce dell’Afeva: «Condanna giusta. Per quanto riguarda Reggio e Bagnoli dobbiamo fare una riflessione più ampia, studiando la sentenza. Per quanto riguarda Casale vogliamo dire che 25 milioni sono più dei 18, mentre per Cavagnolo 4 sono più di 2. Siamo molto soddisfatti : è una sentenza di rilievo mondiale: la multinazionale delle vittime ha battuto la multinazionale dell’amianto».

Ore 14,19 Prosegue la lettura delle parti civili a cui il Tribunale ha riconosciuto un risarcimento a titolo di provvisionale, salvo poi liquidazione del danno complessivo reclamato dalle parti offese tramite una separata causa civile. Un elenco interminabile, straziante di nomi di parenti di persone uccise dall’amianto.
Casalbore legge un nome alla volta traendo dal tavolo i fogli dove è stato steso l’elenco: complessivamente una piccola risma alta tre-quattro centimetri.

Ore 13,50 Il Tribunale condanna inoltre gli imputati al pagamento delle provvisionali a favore del Comune di Casale (25 milioni di euro), Regione Piemonte (20 milioni), Asl (5 milioni), Afeva (100mila euro), 60mila euro a favore della presidente dell’Afeva Romana Blasotti Pavesi e dei suoi familiari. Ai figli e alla moglie di Alberto Badino, ex lavoratore della Cerutti, sportivo, appassionato di montagna, mai lavorato all’Eternit ma nato e cresciuto a Casale una provvisionale di 30mila euro euro. La moglie rimasta sola con due figli aveva accettato la proposta di transazione dello svizzero Schmidheiny con le lacrime agli occhi, a causa delle difficoltà economiche. Trentamila euro dovranno essere versati dall’imputato belga De Cartier ai congiunti di Giorgio Barbesino, ex segretario del PSI negli anni Ottanta.

Ore 13,15 Il presidente Casalbore legge immediatamente il verdetto. Sedici anni a entrambi gli imputati per i fatti relativi a Cavagnolo e Casale, non per Rubiera e Bagnoli perché i reati sono prescritti. Condanna inoltre gli imputati al pagamento delle spese processuali e in solido con le società chiamate in causa come civilmente responsabili al pagamento di risarcimenti. De Cartier dovrà versare 4 milioni di euro a favore del Comune di Cavagnolo (Schmidheiny aveva firmato una transazione a giugno per due milioni di euro) ed entrambi tra gli altri alla provvisionale a favore dell’Inail di 15 milioni che aveva chiesto complessivamente 272 milioni di euro per le spese sostenute a causa delle malattie causate dall’amianto ai lavoratori. Poi procede con la drammatica, lunghissima lista delle parti civili, i singoli cittadini che si sono costituiti nel processo per la morte dei propri familiari.

Ore 12,30 – Si ritorna in aula per la sentenza. Fuori dal Palazzo le manifestazioni delle associazioni
Si ritorna in aula in attesa del rientro della Corte. La sentenza è prevista per le 13,15. Durante la mattinata, fuori dal Palazzo di Giustizia, si è svolta una manifestazione con le associazioni dei famigliari delle vittime dell’amianto di Casale e della Francia, Voci della Memoria, No Tav. A mezzogiorno c’è stato anche tempo per il pranzo “al sacco” offerto dall’Afeva.

Ore 11,45 – Guariniello: un processo che è anche una parola di speranza per le popolazione vittime dell’amianto
«È un processo in cui si può dire una parola di speranza per tutte le popolazioni che sono state esposte all’amianto, ed è una parola di speranza che vale anche per tutte le altre grandi tragedie del lavoro e dell’ambiente che si consumano nel mondo. Dimostra che ci può essere una risposta delle pubbliche istituzioni, e l’esito è importante per dimostrare a tutti che questi processi si possono e si devono fare».
Con queste parole il pm Raffaele Guariniello questa mattina in attesa del verdetto ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano quale fosse il significato del Processo Eternit, giunto oggi all’ultima udienza.
«Ho cominciato a occuparmi di sicurezza del lavoro dagli anni Settanta, da allora è cambiato molto – ha aggiunto Guariniello – basta guardare quest’aula per capire quanta speranza oggi c’è e quanto possa essere ritenuta fondata». Un’aula strapiena di giornalisti giunti a Torino da tutto il mondo per assistere all’epilogo di quello che è stato definito il processo del secolo da un organo di stampa giapponese.
«Le istituzioni pubbliche hanno un grande compito nel dare una risposta a questa sete di giustizia che arriva dalle popolazioni. Oggi speriamo – ha aggiunto Guariniello – di poter dare risposte adeguate, che facciano capire a tutti i vertici delle grandi impresi che verrà giudicata la politica aziendale della sicurezza».
«L’insegnamento di questo processo è – ha detto inoltre il noto magistrato torinese – che noi dobbiamo entrare nelle stanze dei consigli di amministrazione dove si decide quanto si spende per fare sicurezza».
A una giornalista francese che ha chiesto a Guariniello se la sentenza potrà influire sull’attesa di giustizia delle vittime dell’amianto nel suo paese ha risposto: «Non solo la Francia ma anche tanti altri paesi. Questo processo dimostra che si può e si deve fare…».

Ore 9,34 – La sentenza sarà letta alle ore 13,15
Zaccone, legale di De Cartier, rinuncia alla replica. La Corte si ritira: «Ci vediamo alle 13,15 per la lettura della sentenza» afferma Casalbore (nella foto Guariniello assediato dai giornalisti al Palazzo di Giustizia).

Ore 9,30 – Nessuna revoca della costituzione di parti civili dei Comuni
L’avvocato Marco Gatti dichiara di avere depositato la revoca della costituzione di parti civili di alcuni Comuni. Casalbore non concede l’intervento e precisa che la revoca è intempestiva e che se ne terrà conto nei successivi gradi di giudizio.

Ore 9,20 – Comincia l’udienza
Il Tribunale – presidente Giuseppe Casalbore, giudici a latere Fabrizia Pironti e Alessandro Santangelo – fa ingresso nella maxiaula 1. Tutti in piedi. Il presidente Casalbore getta uno sguardo sull’aula strapiena di avvocati, giornalisti, familiari, sindaci: «Prego accomodatevi». Ammonisce i giornalisti a fare silenzio: «L’aula non è un teatro».
L’udienza che dirà se i due imputati – lo svizzero Stephan Schmidheiny e il belga Louis de Cartier – sono innocenti o colpevoli e di quali reati, quindi ha inizio.Subito l’appello dei legali.

Ore 9 – Gli studenti al Palazzo della Provincia di Torino
Sei pullman di studenti  giungono al palazzo della Provincia da dove seguiranno su maxischermo grazie al collegamento garantito via web.

Ore 8,45 – L’arrivo a Torino al Palazzo di Giustizia
Ventiquattro pullman solo di familiari delle vittime e cittadini colpiti dal dramma amianto nelle località in cui c’erano gli stabilimenti dell’Eternit, in Italia e in Europa sono arrivati a Torino. Ma ci sono anche delegazioni da molti altri Paesi in cui l’amianto ha fatto strage oppure viene ancora attualmente lavorato. Davanti al Palazzo di giustizia una fiumana di persone.

Lunedì 13 ore 7 – Novecento casalesi su 16 pullman sono partiti alla volta di Torino per il processo Eternit
Sono partiti alle ore 7 i circa 900 cittadini casalesi alla volta di Torino per assistere all’udienza del Processo Eternit. Sedici pullman da piazza Castello più varie auto e un pullmino, più il pulmann dei sindaci e degli amministratori organizzato dal Comune di Casale per prendere parte all’udienza finale del Processo Eternit, un processo su cui sono puntati gli occhi di tutto il mondo (foto Igor Furlan).

Giunti parecchi giornalisti di testate emittenti e tivù nazionali
A Casale oggi – domenica – sono giunti parecchi giornalisti di testate emittenti e tivù nazionali e stranieri, tra cui le troupe di «LA7» che ha seguito la vicenda della transazione e gli inviati del quotidiano francese «Le Monde», tanto per fare un esempio.
Tantissimi gli accrediti richiesti per questa udienza finale del processo al tribunale di Torino, «un faldone», dice una impiegata del palazzo di giustizia che gestisce le richieste.
Tante da indurre il presidente del Tribunale Giuseppe Casalbore a un fermo invito ai giornalisti all’autoregolamentazione «perché non derivi un pregiudizio per il regolare e sereno svolgimento dell’udienza che il Tribunale valuterà nel corso stesso dell’udienza. In tal caso al fine di evitare di dovere revocare a tutti l’autorizzazione alle riprese televisive si invitano gli interessati a coordinarsi spontaneamente tra di loro in modo da limitare all’indispensabile l’uso di apparecchiature tecniche. In caso contrario questo tribunale di vedrà costretto a dovere vietare qualsiasi ripresa televisiva».
Domani – insomma – sarà il giorno della verità, si saprà se lo svizzero Stephan Schmidheiny e il belga Jean Louis De Cartier de la Marchienne sono o no – secondo la giustizia italiana – gli effettivi responsabili di quella multinazionale dell’amianto che col marchio Eternit ha accumulato in quasi un secolo enormi profitti lavorando una fibra che in modo inequivocabile, da metà anni Sessanta, è diventato evidente che provocasse danni gravissimi alla salute.
Vent’anni la richiesta della pena formulata dai pm Raffaele Guariniello, Sara Panelli e Gianfranco Colace.
Lunedì sarà il momento in cui il diritto, le leggi, la norma, si misureranno con le coscienze, la storia, i destini di quella comunità internazionale offesa da una industria criminale in cui il caso ha voluto rientrasse con un tragico ruolo di spicco anche la città di Casale. Insieme a Napoli, Rubiera, Cavagnolo e chissà quante località nel mondo dove Eternit e altri gruppi lavoravano il cemento-amianto.

La rilevanza internazionale
Un processo di enorme rilevanza (2.889 le vittime dell’amianto) non solo a livello nazionale, ma a cui tutto il mondo guarda per le implicazioni che una sentenza che inchiodasse alle proprie responsabilità i vertici della multinazionale Eternit potrebbe avere laddove la giustizia non ha fatto ancora il suo corso.
E anche nei confronti di coloro che continuano a lavorare la fibra killer, confidando, come avveniva in passato, che la lunga latenza delle patologie provocate dall’asbesto consenta di fare profitti dribblando – infine – le proprie responsabilità, grazie al fatto che decenni dopo risulta estremamente complesso ricostruire le vicende e attribuire le colpe.
Lunedì il tribunale di Torino – presidente Giuseppe Casalbore, giudici a latere Fabrizia Pironti e Alessandro Santangelo – pronuncerà il proprio verdetto dopo un processo durato due anni: 65 udienze, tante testimonianze, perizie e controperizie, una montagna di documenti (solo l’indagine della Procura conta circa 230mila pagine), che l’accusa e la difesa hanno prodotto per suffragare le proprie tesi.
E dei quali il Tribunale ha dovuto valutare veridicità e peso effettivo.
Una udienza che si aprirà alle 9 con le conclusioni dell’avvocato Cesare Zaccone, difensore dell’imputato belga, a cui seguirà la Camera di Consiglio durante il quale il tribunale provvederà formalmente alla stesura della sentenza. Poi il tribunale rientrerà per la lettura del verdetto.

Seimila le parti civili costituite nel Processo Eternit
Nel dispositivo della sentenza dovranno essere chiarite – secondo i legali – non solo le effettive responsabilità degli imputati, ma la sussistenza dei reati, il ruolo delle società chiamate in causa come civilmente responsabili (che dovranno mettere mano al portafogli se i responsabili non pagassero…), e l’ammissibilità della parti civili, circa 6000.
Una lettura che si annuncia lunga visto l’elevatissimo numero di soggetti coinvolti e su cui il Tribunale, si presume, dovrà esprimersi per chiarire le moltissime e differenti posizioni all’interno del processo. Quattro o cinque ore per la lettura del dispositivo, valutano i legali delle parti civili che dovrebbe chiarire quali posizioni sono state accolte, quali il tribunale ha deciso di liquidare con la cosiddetta «provvisionale» (l’«acconto» sui risarcimenti richiesti da chi ha subito danni qualora gli imputati siano ritenuti colpevoli), le posizioni non ritenute ammissibili per la più svariate ragioni.

Una partecipazione straordinaria
L’udienza potrà essere seguita anche via internet collegandosi al nostro sito con puntuali aggiornamenti, oppure sul sito della Provincia di Torino che trasmetterà il filmato in streaming (http://www.provincia.torino.gov.it/speciali/2009/processo_eternit) o in diretta audio su Radio Gold (frequenze FM89.1 – FM88.8) oppure sempre in streaming sul sito www.radiogold.it.
Prevista una partecipazione straordinaria all’udienza; la Protezione Civile allestirà all’esterno del palazzo di giustizia alcuni gazebo per distribuzione bevande e servizi igienici.
Sono 23 i pullman coordinati dalla «multinazionale delle vittime»; giungeranno da Casale, Reggio Emilia, Bologna (con tanti giovani); ce ne sarà uno dei lavoratori della Bemberg, industria di Gozzano (NO) che produceva rayon utilizzando forti quantità di rame e ammonio. E poi cittadini da Livorno, Viareggio, Savona, Roma, Bari, Milano, Broni, Napoli.
Tre pullman e varie delegazioni dalla Francia: esponenti dell’Andeva (l’associazione delle vittime francese), minatori della Lorena, delegazioni dall’Ardèche e dall’Alta Savoia, giungeranno in treno le vedove di Dunkerque, località dell’estremo nord della Francia in cui vi era uno stabilimento Eternit.
Attese altre delegazioni da Inghilterra, Svizzera, Stati Uniti, Brasile, Belgio.
In tutto si valuta che affluiranno a Torino almeno 1200 persone e si sta quindi provvedendo a organizzare questa eccezionale affluenza. A disposizione due aule bunker da 250 posti, più l’aula magna da 700 e la sala congressi della vicina provincia di Torino con altri 250.
Nella maxiaula 2 verranno sistemate le delegazioni degli stranieri e si sta lavorando per organizzare un servizio di traduzione simultanea in inglese e francese.
Si annuncia una copertura giornalistica globale: tivù e giornalisti di carta stampata e radio stanno giungendo a Casale in questi giorni da tutta Europa.

Massimiliano Francia, Alberto Marello

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Casale Monferrato rinuncia al risarcimento!

http://www.alessandrianews.it/politica/casale-monferrato-rinuncia-risarcimento-6971.html

17:30 Afeva: “finalmente soddisfatti per la laboriosa decisione”
“IL NO di Casale Monferrato è un’ulteriore sconfitta per Stephan Schmidheiny, dopo il rinvio a giudizio e il no di tantissimi cittadini e dei piccoli Comuni del Casalese. Siamo finalmente soddisfatti per questa laboriosissima decisione, perché è la decisione più giusta che la città di Casale potesse assumere in merito alla proposta di un patto con l’imputato Schmidheiny. Troppo grandi sono stati, e sono ancora, la sofferenza e il torto subiti dalla città per poterli tradurre in semplice opportunità di carattere economico. E’ una scelta giusta perché consente di ricucire le lacerazioni provocate nella città e di marciare uniti, cittadini e Istituzioni, per conseguire quelli che sono i nostri obbiettivi inscindibili da decenni: GIUSTIZIA, RICERCA E BONIFICA AMBIENTALE. Questa unità ci consentirà di affrontare con maggiore efficacia e coerenza il “dopo-sentenza” che potrà essere molto impegnativo anche sul fronte dei risarcimenti che non vanno, ovviamente, trascurati. Vogliamo ringraziare, per il ruolo determinante svolto in questi mesi, il Ministro della Salute Renato Balduzzi, il Vescovo di Casale Alceste Catella, gli organi di informazione locali e nazionali e i cittadini di ogni età che, a migliaia, hanno manifestato una profonda condivisione della battaglia comune per la Giustizia.”

Unitariamente Cgil, Cisl, Uil:
“Apprendiamo con favore della decisione da parte dell’amministrazione comunale del Comune di Casale Monferrato di rinunciare all’offerta risarcitoria di 18 milioni di euro presentata dall’imputato svizzero Stephan Schmidheiny, a titolo di transazione nel processo ai vertici “Eternit”, risoluzione che va incontro alle richieste avanzate in più sedi da CGIL CISL e UIL e dall’Associazione Familiari Vittime Amianto.
Pensiamo che alla vigilia della sentenza del 13 febbraio questa decisione possa rafforzare il fronte costituito di parte civile, e riteniamo sia stato decisivo l’interessamento del Ministro della Salute Balduzzi e del Ministro dell’Ambente Clini al fine di delineare la possibilità di addivenire ad un Accordo di Programma sull’emergenza ambientale e sanitaria di Casale.”



Ecco il testo integrale del comunicato ufficiale appena diramato:

La Giunta di Casale Monferrato riunitasi alle ore 11 di questa mattina ha messo la parola fine ai sofferti dibattiti delle ultime settimane sulla possibilità di accettare l’offerta di oltre 18 milioni di euro presentata dall’imputato svizzero Stephan Schmidheiny, a titolo di transazione nel processo Eternit.

A poco più di una settimana dalla sentenza prevista per il 13 febbraio, l’Amministrazione comunale ha deciso di rifiutare la proposta presentata dalla Becon A.G. per conto di Schmidheiny e di proseguire lungo il percorso delineato a livello istituzionale con il Ministro della Salute Renato Balduzzi e con il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini nel corso dell’incontro tenutosi a Roma lo scorso 26 gennaio. L’obiettivo è quello di arrivare alla stipula di una sorta di Accordo di Programma che impegni lo Stato e le amministrazioni locali a risolvere l’emergenza di Casale Monferrato.

“Questa Amministrazione si è trovata davanti a una decisione difficile e particolarmente complessa – commenta il sindaco Giorgio Demezzi – che abbiamo valutato con senso di responsabilità e razionalità, nonostante la forte emotività che evoca il nostro dramma. Abbiamo perseguito sempre e solo l’interesse presente e futuro della Città. E lo abbiamo fatto con l’intento di offrire una possibilità di riscatto al nostro territorio, pensando prima di tutto ad eliminare le criticità ambientali e a favorire la ricerca sanitaria”.

“Due sono state le motivazioni che ci hanno spinto a prendere in considerazione l’offerta economica di Schmidheiny – ricorda il Sindaco – l’assoluta incertezza sui tempi e sulle somme che eventualmente avremmo potuto ottenere rimanendo parte civile nel processo e la certezza che comunque giustizia sarebbe stata fatta. Non abbiamo però mai smesso di cercare soluzioni alternative per dare una risposta vera e concreta ai problemi di chi soffre e di chi vive nel rischio, senza farci travolgere dalle polemiche o dalla strumentalizzazione dei sentimenti di una popolazione così colpita. Al contrario il sostegno e il costante stimolo da parte della Giunta e dei Consiglieri di maggioranza nel valutare ogni possibilità non sono mai venuti meno e hanno permesso di tracciare insieme un percorso condiviso in ogni sua fase”.

“Ci siamo impegnati affinché – continua Demezzi – l’emergenza che ormai da troppo tempo vive la nostra città tornasse prepotentemente oggetto dell’interesse pubblico. È con questo spirito che abbiamo colto nell’intervento del Ministro Balduzzi la possibilità di ottenere da parte dello Stato impegni e programmi per fare fronte definitivamente e in maniera strutturata all’emergenza ambientale e sanitaria di Casale Monferrato. Fattori che ci hanno permesso di riconsiderare la nostra posizione nei confronti dell’offerta di Schmidheiny”.

“Il rinnovato impegno da parte dello Stato apre una nuova fase per Casale – continua Demezzi – che va oltre il proseguimento delle azioni di bonifica e il reperimento dei fondi necessari per la realizzazione di una nuova discarica per l’amianto. Nel campo della ricerca, della prevenzione e della cura del mesotelioma, è previsto l’avvio attraverso il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) di un progetto prototipale per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori e della popolazione esposti alle fibre di amianto, e per il potenziamento della presa in carico di queste patologie. Inoltre, anche grazie al ruolo di primo piano del Centro Regionale per la Ricerca, la Sorveglianza e la Prevenzione dei Rischi da Amianto (CRA) dell’ASL di Alessandria, verrà potenziata la rete di strutture collegate a livello nazionale e internazionale capaci di sviluppare una ricerca innovativa sulla malattia”.

“Siamo coerenti con noi stessi e con i cittadini che rappresentiamo – conclude il Sindaco –, è questo il sentimento che emerge anche dalla Giunta. E’ cambiato lo scenario, non cambiano gli obiettivi. Che rimangono quelli di mantenere viva l’attenzione su Casale Monferrato: non accetteremo che una volta respinta l’offerta e passata la sentenza di primo grado l’emergenza torni nel dimenticatoio. Ogni sforzo di questa Amministrazione sarà rivolto a presidiare il tema della ricerca e della bonifica, a sollecitare costantemente le istituzioni centrali a dare seguito ai programmi delineati per intercettare, promuovere e favorire lo sviluppo di nuove possibilità nel campo della prevenzione, diagnosi precoce e cura del mesotelioma, per risanare definitivamente e per sempre il territorio. Non dimenticheremo mai il nostro passato, ma è arrivato il momento di guardare al futuro. Questa Amministrazione può farlo con l’orgoglio di chi si è battuto e continuerà a battersi per la vita”.

3/02/2012
http://www.alessandrianews.it/politica/casale-monferrato-rinuncia-risarcimento-6971.html

17:30 Afeva: “finally met for the laborious decision”
“THE NW of Casale Monferrato is a further setback for Stephan Schmidheiny, after the indictment and the no of many citizens and small towns of Casale. We’re finally satisfied with this decision laborious, because it is the right decision that the city Casale could take on the proposal of a pact with the accused Schmidheiny. were too large, and are still suffering and wrong suffered by the city to translate them into simple economic opportunities. It ‘a good choice because allows you to mend the wounds caused in the city and march together, citizens and institutions, to achieve those goals are our inseparable for decades: JUSTICE, ENVIRONMENTAL RESEARCH AND RECLAMATION. This unit will enable us to deal more effectively and consistently for the “after -judgment “that can be very challenging even on the front of compensation should not be, of course, neglected. We are grateful for the crucial role played in recent months, Health Minister Renato Balduzzi, the Bishop of Casale Alceste Catella, bodies local and national media and citizens of all ages who, by the thousands, have manifested a deep sharing of common struggle for justice. ”

Unitarily CGIL, CISL, UIL:
“We learn with pleasure the decision by the administration of the municipality of Casale Monferrato want the offer of compensation of 18 million euros made by the accused Swiss Stephan Schmidheiny, as a transaction in process at the top” Eternit “, resolution meets the requests across multiple sites by CGIL, CISL and UIL and the Association of Asbestos Victims Family.
We think that on the eve of the judgment of 13 February this decision will strengthen the front consists of civil, and we believe it was the decisive involvement of the Minister and the Minister of Health Balduzzi dell’Ambente Clini in order to outline the possibility of reaching a Program Agreement on emergency and environmental health of Casale. ”

Here is the full text of the official press release just issued:

The Board of Casale Monferrato met at 11 o’clock this morning has put an end to debates suffered in recent weeks about the possibility of accepting the offer of more than 18 million made by the accused Swiss Stephan Schmidheiny, as a transaction in process Eternit.

A little over a week of judgment scheduled for February 13, the City Council decided to decline the proposal submitted by Becon AG behalf of Schmidheiny and continue along the path outlined at the institutional level with the Minister of Health Renato Balduzzi and the Minister of Environment Corrado Clini during the meeting held in Rome last January 26. The goal is to reach the conclusion of a sort of program agreement that commits the state and local governments respond to the emergency of Casale Monferrato.

“This administration has found itself facing a difficult decision and very complex – said Mayor George Demezzi – which we evaluated with a sense of responsibility and rationality, despite the strong emotions it evokes our drama. We have always pursued, and only the present interest and future of the city. And we did it with the intention of offering a chance for redemption in our area, thinking first of all to eliminate the critical environmental issues and promoting health research. ”

“There were two reasons that led us to consider the bid of Schmidheiny – remember the Mayor – the absolute uncertainty on the timing and amount that possibly we could have remained civil trial and the certainty that, however, Justice would be done. We have not ever stopped looking for alternative solutions to respond to real and concrete problems of those who suffer and those who live in danger, without being overwhelmed by controversy or the exploitation of the sentiments of a population so affected. In contrast support and the constant stimulation by the Board of Directors and a majority in evaluating all possibilities have never failed and allowed to draw together a shared path at every stage. ”

“We are committed to – continues Demezzi – the emergency for too long living in our city came back strongly object the public interest. It is in this spirit that we took the intervention of the Minister Balduzzi getting from the state commitments and programs to deal finally and in a structured environment and health emergency of Casale Monferrato. factors that have enabled us to reconsider our position regarding the supply of Schmidheiny “.

“The renewed commitment by the state opens a new phase for Casale – Demezzi continues – beyond the continuation of the remediation and obtaining the necessary funds for the construction of a new landfill for asbestos. In research, prevention and treatment of mesothelioma is expected to be launched through the National Centre for Disease Prevention and Control (CCM) of a prototype project for the health surveillance of workers and the population exposed to asbestos fibers, and the enhancement of transfer of these diseases. In addition, thanks to the prominent role of the Regional Centre for Research, Surveillance and Prevention of Risks from Asbestos (CRA) of the ASL of Alexandria, will be strengthened network of connected nationally and internationally are able to develop innovative research on the disease. ”

“We are true to ourselves and the people we represent – said the mayor – is this sentiment that is shared by the Government. E ‘changed the scenario, do not change the objectives. What are the ones to keep alive the attention of Casale Monferrato not accept that once rejected the offer and passed the first judgment the emergency back into oblivion. Every effort of this administration will be directed to patrol the theme of the research and remediation, constantly urging the central institutions to give Following the schemes set out to intercept, promote and foster the development of new possibilities in the field of prevention, early diagnosis and treatment of mesothelioma, finally, and forever to heal the land. never forget our past, but now is the time to look the future. This administration can do with the pride of those who fought and continue to fight for life. ”
03/02/2012
Editorial – redazione@alessandrianews.it

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news per la Sclerosi Multipla

La cannabis rallenta i processi neurodegenerativi

LA CANNABIS RALLENTA I PROCESSI NEURODEGENERATIVI

IN DIVERSE PATOLOGIE NEUROLOGICHE
ORA SAPPIAMO PERCHÉ

Evidenziati grazie ad uno studio della Fondazione Santa Lucia in collaborazione con l’Università di Teramo i meccanismi cellulari alla base dell’azione neuro protettiva della canapa indiana

Ormai da diversi anni ricercatori e medici discutono sul possibile uso della canapa indiana (Cannabis sativa) e dei suoi derivati, come l’hashish e la marijuana, per scopi terapeutici in diverse patologie neurologiche come, ad esempio, la sclerosi multipla ed i traumi cranici e del midollo spinale.

Tuttavia, la mancanza di dati sui meccanismi di tale azione ha sino ad ora rallentato le possibili applicazioni cliniche. Infatti, nonostante le molte evidenze cliniche dell’azione della Cannabis e dei suoi derivati, i meccanismi con cui i principi attivi contenuti nella Cannabis svolgono un’azione neuroprotettiva non sono ancora del tutto noti. Nuova luce sulle effettive capacità terapeutiche di questa sostanza e dei meccanismi d’azione della stessa arrivano ora da un ulteriore studio svolto in questo campo dall’IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma in collaborazione con l’Università di Teramo. Il lavoro scientifico è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “Journal of Molecular Medicine”.

Lo studio ha permesso, per la prima volta, di caratterizzare i rapporti tra la stimolazione da Cannabis e l’azione di un composto gassoso ben noto per le sue azioni sulle cellule del Sistema Nervoso Centrale (SNC): l’ossido di azoto. Questa molecola, da decenni al centro dell’interesse dei ricercatori, è coinvolta nella regolazione di importanti funzioni del SNC e svolge azioni sia in senso neuroprotettivo che neurotossico. La ricerca della Fondazione Santa Lucia e dell’Università di Teramo ha dimostrato come, proprio attraverso i recettori cannabici, ed in particolar modo il recettore cannabico di tipo 2, sia possibile indirizzare gli effetti dell’ossido di azoto in senso neuroprotettivo o neurotossico.

E’ stato così compiuto un passo avanti per lo sviluppo di farmaci in grado di agire in modo selettivo sull’ossido di azoto inducendo solo effetti neuroprotettivi e questo grazie all’azione della Cannabis. In conclusione, lo studio permette sia di fare un ulteriore passo avanti nella comprensione del meccanismo d’azione attraverso cui il principio attivo della Cannabis esercita la sua funzione neuroprotettiva a seguito di danno cerebrale, sia di guardare con maggiore interesse all’uso di queste sostanze in ambito clinico tanto per le malattie acute che croniche del SNC.

Grazie a questi risultati, si aprono ora interessanti prospettive in ambito terapeutico per lo sviluppo di nuovi approcci farmacologici, utili per patologie di grande diffusione, come l’ictus e la sclerosi multipla, in grado di “sfruttare” la proprietà neuroprotettiva dell’ossido d’azoto mediata dall’azione della Cannabis. Queste importanti evidenze scientifiche sono state ottenute utilizzando avanzate tecniche di biochimica, neuromorfologia funzionale in microscopia confocale, test farmacologici e valutazione comportamentale del recupero nel modello animale dopo un danno al Sistema Nervoso Centrale.

Il lavoro scientifico si è svolto presso la Fondazione Santa Lucia nell’ambito delle linee di ricerca in Neuroscienze Sperimentali dirette dal prof. Giorgio Bernardi. Tutto lo studio è stato coordinato dal prof. Marco Molinari* e dal prof. Mauro Maccarrone; vi hanno preso parte Sergio Oddi, Laura Latini, Maria Teresa Viscomi e Elisa Bisicchia. Con la Fondazione Santa Lucia di Roma ha collaborato il Dipartimento di Scienze Biomediche Comparate dell’Università di Teramo diretto dal prof. Maccarrone e di cui fa parte anche il Dott. Oddi. I risultati di questo nuovo lavoro si aggiungono a quelli dei precedenti studi svolti nel 2009 e nel 2010 dai ricercatori della Fondazione sul ruolo degli endocannabinoidi nelle patologie neurologiche.

Roma, 20 gennaio 2012

* Marco Molinari – È Responsabile del Laboratorio di Neuroriabilitazione Sperimentale e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Riabilitazione Neuromotoria e Sezione Mielolesi dell’IRCCS Fondazione Santa Lucia. È autore di oltre 200 contributi scientifici di cui oltre 100 su riviste internazionali indicizzate in campo neurologico riguardanti in particolare lo studio dei meccanismi di recupero funzionale dopo lesioni del Sistema Nervoso Centrale.

Cannabis slows neurodegeneration
CANNABIS SLOWS neurodegenerative processes

IN OTHER NEUROLOGICAL DISEASES
NOW WE KNOW WHY

Highlighted by a further study of the Saint Lucia Foundation in collaboration with the University of Teramo cellular mechanisms underlying the neuroprotective action of cannabis

For several years researchers and physicians discuss the possible use of Indian hemp (Cannabis sativa) and its derivatives, such as hashish and marijuana for therapeutic purposes in various neurological diseases such as, for example, multiple sclerosis and head injury and spinal cord.

However, the lack of data on the mechanisms of this action has so far slowed the possible clinical applications. In fact, despite many of the clinical evidence of cannabis and its derivatives, the mechanisms by which the active ingredients in cannabis exert a neuroprotective are not fully known. New light on the actual capacity of this drug and therapeutic mechanisms of action of the same come now to a further study in this field by the Institute Saint Lucia Foundation of Rome in collaboration with the University of Teramo. The scientific work was published in the prestigious international journal “Journal of Molecular Medicine”.

The study has allowed, for the first time, to characterize the relationship between the stimulation of Cannabis and the action of a gaseous compound well known for its actions on cells of the central nervous system (CNS): nitric oxide. This molecule, for decades the focus of researchers is involved in the regulation of important functions in the CNS and plays a neuroprotective actions both in the sense that neurotoxic. The Research Foundation of Saint Lucia and the University of Teramo has shown how, precisely through the cannabinoid receptors, and especially the cannabico receptor type 2, it can direct the effects of nitric oxide in the sense neuroprotective or neurotoxic.

It ‘been a step forward for the development of drugs that act selectively inducing nitric oxide and this only thanks to the neuroprotective effects of cannabis. In conclusion, the study allows both to take another step forward in understanding the mechanism by which the active ingredient of cannabis exerts its neuroprotective after brain injury, is to look with greater interest in the use of these substances in a clinical setting for both acute and chronic diseases of the CNS.

With these results, we now open interesting perspectives in the therapeutic development of new pharmacological approaches are useful for diseases that are common, such as stroke and multiple sclerosis, can “exploit” the neuroprotective properties of the oxide ‘nitrogen mediated by the action of cannabis. This important evidence has been obtained by using advanced techniques of biochemistry, confocal microscopy Neuromorphology functional, pharmacological testing and evaluation of behavioral recovery in animal model after damage to central nervous system.

The scientific work was held at the Foundation in Saint Lucia of the research in Experimental Neuroscience directed by prof. Giorgio Bernardi. All of the study was coordinated by prof. * Marco Molinari and Prof.. Mauro Maccarrone, was attended by Sergio Oddi, Latin Laura, Maria Teresa Viscomi and Elisa Bisicchia. With Saint Lucia Foundation of Rome has worked in the Department of Comparative Biomedical Sciences, University of Teramo directed by prof. Maccarrone and which also includes Dr. Oddi. The results of this new work is added to those of previous studies conducted in 2009 and 2010 by researchers at the Foundation on the role of endocannabinoids in neurological diseases.

Rome, January 20, 2012

* Marco Molinari – is Head of the Laboratory of Experimental Neurorehabilitation and Director of the Unit Complex Rehabilitation Section Neuromotor and SCI Foundation IRCCS Saint Lucia. He has authored over 200 scientific contributions including over 100 international journals indexed in neurology in particular for the study of mechanisms of functional recovery after CNS injury.

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SNC e patologie cardiache… ho trovato questo!

malattie neurologiche e problemi cardiaci

Influenza delle patologie del sistema nervoso centrale sul sistema cardiovascolare

Caroline Arquizan : Chef de clinique-assistant
Catherine Lamy : Praticien hospitalier
Jean-Louis Mas : Professeur des Universités, praticien hospitalier
Service de neurologie, centre R Garcin, hôpital Sainte-Anne, 1, rue Cabanis, 75674 Paris cedex 14 France

Riassunto

L’innervazione del cuore e dei vasi dipende dal sistema nervoso autonomo che comprende il sistema simpatico e il sistema parasimpatico. Diverse strutture del sistema nervoso centrale sono coinvolte nel controllo cardiovascolare: la formazione reticolare bulbare, l’ipotalamo e alcune regioni corticali. La corteccia insulare sembra particolarmente coinvolta nel determinismo di manifestazioni cardiovascolari.

Molte patologie del sistema nervoso centrale possono essere accompagnate da alterazioni cardiovascolari come ictus cerebrali, epilessia, malattie degenerative. Possono comparire alterazioni dell’elettrocardiogramma, aritmie cardiache atriali o ventricolari, lesioni cardiache specifiche (miocitolisi), modificazioni della pressione arteriosa o, infine, manifestazioni subcliniche, diagnosticate con esami non invasivi, quali lo studio della variabilità sinusale. La patogenesi di queste manifestazioni cardiovascolari non è stata ancora completamente chiarita. Potrebbe dipendere da uno squilibrio simpatico-vagale che determina una iperattività simpatica. L’asimmetria dell’innervazione cardiaca porta a pensare che le lesioni cerebrali destre siano maggiormente in grado di provocare alterazioni della frequenza cardiaca o aritmie sopraventricolari, e che le lesioni sinistre siano più spesso associate a disturbi della conduzione atrioventricolare o ad aritmie ventricolari. Una maggiore conoscenza di tali ripercussioni cardiache potrebbe permettere di identificare sottogruppi a rischio da tenere sotto controllo o da sottoporre a misure terapeutiche specifiche.

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http://www.telestense.it/news/la-regione-finanzia-il-metodo-zamboni.html

La Regione finanzia un grande progetto per gli ammalati di sclerosi mulltipla

La regione finanzia il metodo Zamboni

Servizio del 24/12/2011 – Il consiglio regionale dell’Emilia-Romagna ha votato, all’unanimità, un ordine del giorno che “impegna la giunta a confermare la copertura economica (2,5 milioni di euro)” per ‘Brave Dreams’, la sperimentazione guidata dal prof. Paolo Zamboni, dell’Università di Ferrara, che potrà far partire la sperimentazione entro tre mesi.

Obiettivo della sperimentazione, dimostrare la correlazione tra insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI), e la Sclerosi Multipla (SM). Come sappiamo, tale correlazione è stata individuata dal professor Zamboni, che dirige il centro malattie vascolari del nostro ateneo, e costituisce il fulcro del metodo che lo stesso Zamboni ha ideato per il trattamento della sclerosi multipla. La scoperta del professor Zamboni, in verità, ha già ottenuto conferme importanti, in varie sedi scientifiche internazionali, e che si è tradotto nel trattamento dei pazienti con un’angioplastica che riapre le vene e fa defluire il sangue dal cervello al cuore, alleviando così la perdita di sensibilità negli arti oppure diminuendo la difficoltà di parlare o deglutire.

Intorno alle scoperte del professor Zamboni si sono sviluppate numerose iniziative per la raccolta di finanziamenti, e si è formata una associazione “CCSVI nella sclerosi multipla”, una onlus con lo specifico obiettivo di incoraggiare la ricerca sul metodo Zamboni. Proprio l’associaizone ha espresso grande soddisfazione per l’impegno assunto dalla reigone emilia romagna, che ora accende una speranza in più per tutti coloro che soffrono di sclerosi mltipla.

Service 24/12/2011 – The Regional Council of Emilia-Romagna voted, unanimously, an agenda that “commits the council to confirm the economic coverage (2.5 million)” for ‘Brave Dreams ‘the trial led by prof. Paolo Zamboni, University of Ferrara, who will start the trial within three months.

The aim of the experiment, demonstrating the correlation between chronic cerebrospinal venous insufficiency (CCSVI), and Multiple Sclerosis (MS). As we know, this correlation was identified by Professor Zamboni, who heads the center of our university vascular disease, and constitutes the core of the method that has the same Zamboni designed for the treatment of multiple sclerosis. The discovery of Professor Zamboni, indeed, has already achieved important confirmations in various international scientific fora, and that has resulted in the treatment of patients with angioplasty to reopen the veins draining the blood and makes the brain to the heart, thereby alleviating loss of sensation in the limbs, or decreasing the difficulty in speaking or swallowing.

Around the discoveries of Professor Zamboni has developed several initiatives to raise funds, and has formed an association “CCSVI in multiple sclerosis”, a charity with the specific aim of encouraging research on the method Zamboni. Just the associaizone expressed great satisfaction with the commitment made by reigone Emilia Romagna, which now turns in more than a hope for those suffering from sclerosis multiple MS

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Service 24/12/2011 – Le Conseil régional de l’Emilie-Romagne ont voté à l’unanimité, un programme qui «engage le Conseil à confirmer la couverture économique (2,5 millions)» pour «Rêves Brave «Le procès mené par le prof. Paolo Zamboni, de l’Université de Ferrare, qui va commencer le procès dans les trois mois.

Le but de l’expérience, démontrant la corrélation entre insuffisance veineuse céphalorachidienne chronique (IVCC) et la sclérose en plaques (SEP). Comme nous le savons, cette corrélation a été identifié par le Professeur Zamboni, qui dirige le centre de notre maladie vasculaire université, et constitue le noyau de la méthode qui a le même Zamboni conçu pour le traitement de la sclérose en plaques. La découverte du professeur Zamboni, en effet, a déjà réalisé des confirmations importantes dans divers forums internationaux scientifiques, et qui a résulté dans le traitement des patients atteints d’angioplastie pour rouvrir les veines qui drainent le sang et rend le cerveau vers le cœur, ce qui atténue perte de sensation dans les membres, ou en diminuant la difficulté à parler ou à avaler.

Autour des découvertes du professeur Zamboni a développé plusieurs initiatives pour collecter des fonds, et a formé une association “IVCC dans la sclérose en plaques”, un organisme de bienfaisance dans le but spécifique d’encourager la recherche sur la Zamboni méthode. Juste le associaizone exprimé sa grande satisfaction à l’engagement pris par les reigone Emilie-Romagne, qui tourne maintenant depuis plus d’un espoir pour ceux qui souffrent de mutiple sclerosis

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DEA: che cosa è? è un Defibrillatore portatile che ti salva la vita!

Una presenza amica, mi ha permesso di inserire questa pagina tratta dal proprio Sito:

www.cecchinicuore.org

Il Dottor Maurizio Cecchini,

sta cercando di raccogliere più aiuti economici possibili per realizzare questa vasta “operazione” salvavita nella sua Regione di appartenenza! Non è una impresa semplice, ma andrebbe “copiata” in tutta Italia, facendo una sana informazione di come una piccola macchina elettronica presente in ogni ambiente di comunità sociale, possa ri-donare la vita se usata con serietà da mani esperte e addestrate al pronto soccorso di emergenza!

Sono certa che sapere di aver contribuito a salvare una vita con una piccola donazione in base alle proprie possibilità possa permettere la realizzazione di questo “sogno” salvavita!

Le informazioni le troverete leggendo il sito/blog di Maurizio Cecchini!

eccovi una Sua pagina tratta dal sito:

cecchinicuore

Installa un defibrillatore!

Sono circa 70.000 all’anno le “morti improvvise” in Italia,  circa 200 ogni giorno.

Qualunque ne sia la causa iniziale (stenosi coronariche, miocardiopatie, squilibri elettrolitici…) l’evento finale e’ nel 90% dei casi legato all’insorgere di un’aritmia fatale : la fibrillazione ventricolare.

Questa e’ un’ aritmia autoperpetuantesi che puo’ essere solo stroncata da una o piu’ scosse elettriche (defibrillazione).

I defibrillatori manuali possono essere impiegati solo da personale medico o paramedico e tutte le nostre ambulanze ne sono provviste.

Va tenuto conto che l’aritmia deve essere interrotta al piu’ presto possibile, altrimenti l’acidosi metabolica che si sviluppa gia’ dopo 2-3 minuti di arresto puo’ vanificare ogni sforzo di rianimazione, anche la piu’ avanzata , anche se eseguita da mani esperte.

Le manovre di rianimazione cardiopolmonare possono tentare di rallentare l’insorgenza dell’acidosi in attesa del mezzo di soccorso dotato di defibrillatore, ma e’ impensabile che un’ambulanza possa intervenire nei primi 3-5 fatidici minuti.

E’ per questo motivo che sono stati ideati i DEFIBRILLATORI AUTOMATICI, apparecchi di semplicissimo uso capaci di rilevare le aritmie potenzialmente mortali e di somministrare la defibrillazione automaticamente. Tali apparecchi, del costo di circa 1000 euro, sono stati inventati per essere impiegati da “laici” cioe’ da persone che non sono ne’ medici ne’ infermieri. Basta infatti applicare due piastre adesive al torace del paziente e premere il pulsante di accensione. Una voce registrata avverte che sta esaminando l’elettrocardiogramma; in caso di rilevazione di aritmia da defibrillare avverte di allontanarsi e dopo un secondo avviso vocale somministra la prima scarica elettrica. In caso di fallimento della prima scarica l’apparecchio continua il suo lavoro di interpretazione dell’ECG e si prepara ad una successiva scarica.

L’impiego di tale apparecchiatura e’ semplicissimo e non richiede sostanzialmente nessun addestramento. Tali apparecchi sono estremamente sicuri ed economici e dovrebbero essere diffusi su tutto il territorio. In un mio recente viaggio in Irlanda ho notato con piacere che ad una stazione di autobus in un paesino sperduto c’era un cartello ben visibile alla biglietteria : “Automatic Defibrillator available here” (il defibrillatore automatico e’ qui). In molti paesi tale apparecchiature sono per legge presenti nei luoghi dove puo’ essere presente molta gente: aeroporti, stazioni ferroviarie o di autobus, scuole, campi di calcio, cinema, suipermercati.

La possibilita’ di rianimazione efficace sul territorio si aggira attualmnente attorno all’ 1%, gli ultimi studi europei hanno dimostrato che con l’impiego dei defibrillatori automatici dal percentuale i sopravvivenza sale a vaori compresi tra il 25 ed il 74%;si comprende quindi come tali apparecchi siano a mio avviso indispensabili per “giocare l’unica carta” di chi e’ vittima di un arresto cardiaco, in attesa dell’equipaggio di soccorso.

A Pisa siamo gia’ riusciti ad installare 40 defibrillatori automatici pubblici.

Se vuoi saperne di piu’ o se desideri installarne uno, non esitare a contattarmi a questo indirizzo e-mail.

Maurizio Cecchini

A friendly presence, allowed me to enter this page from your website:

www.cecchinicuore.org
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www.cecchinicuore.org

Dr. Maurice Cecchini

is trying to gather as much financial aid as possible to implement this broad “operation” in its lifesaving Region membership! It is not an easy undertaking, but should be “copied” throughout Italy, making a healthy information of how a small electronic machine in every social community environment, giving life to re-earnestly when used by skilled hands and trained in the emergency Emergency Relief!

I’m sure that knowing that he helped save a life with a small donation according to your opportunity to allow the realization of this “dream” life-saving! The information you will find them by reading the website / blog di Maurizio Cecchini!

here’s a page from your website:

cecchinicuore

Install a defibrillator!

There are about 70,000 annually, the “sudden deaths” in Italy, about 200 every day.

Whatever the initial cause (coronary stenosis, cardiomyopathy, electrolyte imbalances …) and the final event ‘in 90% of cases linked to the occurrence of fatal arrhythmias: ventricular fibrillation.

This is a ‘self-perpetuating arrhythmia that can’ only be struck down by one or more ‘electric shock (defibrillation).

The manual defibrillators can be used only by medical or paramedical personnel and all of our ambulances are equipped.

Should note that the arrhythmia should be discontinued at most ‘as soon as possible, otherwise the metabolic acidosis that develops already’ after 2-3 minutes of arrest can ‘frustrate all efforts at resuscitation, even the most’ advanced, even if done by expert hands.

The cardiopulmonary resuscitation may slow the onset of acidosis groped waiting for emergency vehicle equipped with a defibrillator, but it ‘unthinkable that an ambulance can intervene in the fateful first 3-5 minutes.

And ‘for this reason that the defibrillators are designed, easy to use devices that can detect life-threatening arrhythmias and automatically administer defibrillation. Such devices, which cost around $ 1000, have been invented to be used by “secular”, that ‘by people who are neither’ medical practitioners’ and nurses. It is enough to apply two adhesive pads to the patient’s chest and press the power button. A recorded voice warns that is examining the electrocardiogram in case of detection of arrhythmia and defibrillate warns away after a second announcement of the first electric shock administered. In case of failure of the first discharge unit continues its work of interpreting ECG and is preparing for the next download.

The use of such equipment and ‘simple and requires essentially no training. These devices are extremely safe and economical and should be spread throughout the territory. In my recent trip to Ireland I was pleased to note that at a bus station in a remote village there was a clearly visible sign at the ticket: “Automatic Defibrillator available here” (the automatic defibrillator, and ‘here). In many countries this equipment are legally present in places where it can ‘be there a lot of people at airports, railway stations or bus stations, schools, football fields, cinemas, suipermercati.

The possibility ‘of successful resuscitation in the area is estimated at around attualmnente’ 1%, the recent European studies have shown that the use of defibrillators by the survival rate increases to vaori between 25 and 74%, so we understand As the apparatus is in my opinion necessary to “play the only card” of who and ‘a victim of cardiac arrest, awaiting rescue crew.

In Pisa we have already ‘been able to install 40 automatic defibrillators public.

If you want to know more ‘, or if you want to install one, do not hesitate to contact me at this e-mail

Maurizio Cecchini

A friendly presence, allowed me to enter this page from your website:
http://www.cecchinicuore.org/

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Eternit e giustizia:Casale Monferrato in rivolta, giustamente!

coinvolta emotivamente per aver perso un famigliare vittima della “morte bianca” riporto questi articoli in segno di protesta unita a tutti coloro che stanno “rivoltandosi” contro una decisione senza senso del sindaco e giunta della città di Casale Monferrato.
I casalesi, me inclusa  da anni si sono organizzati a chiedere giustizia per le vittime della ETERNIT!
ringrazio la redazione di www.alessandrianews.it per avermi concesso di riportare gli articoli.

da  http://www.alessandrianews.it/

Frustrati anni di lotte per ottenere giustizia – 17/12/2011
Opinioni

Frustrati anni di lotte per ottenere giustizia

Casale Monferrato: sull’amianto, la maggioranza del Consiglio Comunale accetta “l’offerta del Diavolo”.

La città di Casale Monferrato è di nuovo ferita; ma questa volta non è colpa di inquinamenti, alluvioni, o attacchi esterni. A ferirla, e la cosa fa ancor più male, sono i suoi Amministratori!

Il profumo dei soldi, il potere dei soldi, alla fine ha prevalso. Quella che è stata definita “offerta del Diavolo” (18 milioni e 300.000 euro contro il ritiro della costituzione in parte civile da parte del Comune, che si era costituito per affermare un principio, per assecondare la lotta dei cittadini, perché anche all’estero non si muoia più di amianto) è stata accettata, da una maggioranza di consiglieri comunali, contro il parere diffuso e deciso della città.

E così, anche Casale Monferrato, fino a ieri città simbolo e punto di riferimento mondiale nella lotta contro l’amianto, si è trasformata in città ridicola, voltagabbana, città disposta a prostituirsi (come nel film Offerta indecente si è disposti, in cambio di una cifra da capogiro, a concedersi per una notte di sesso): ma qui addirittura la cifra da capogiro non c’è, c’è una misera elemosina.

Diciamo meglio, non è la città , ma la sua attuale Amministrazione con tutti i suoi supporters mascherati da oculati consiglieri e da saggi preoccupati del benessere e del futuro cittadino.

I motivi del cedimento (abbandonando a sé stessi le altre parti civili tra cui i piccoli Comuni, e lasciando l’amaro in bocca ai Comuni che a loro volta avevano rinunciato alla costituzione perché fiduciosi nella determinazione di Casale) possono apparire buoni: in caso di condanna sarà difficile ottenere risarcimenti da una persona residente all’estero, se costui fosse assolto non sarà riconosciuto nulla del danno subìto, con questi fondi si potrà continuare a bonificare, a sostenere la ricerca, e invertire l’immagine negativa con cui viene descritta la Città per rilanciarla turisticamente. Ripeto, per questi buoni propositi l’offerta è largamente insufficiente. E soprattutto non tiene conto della ferita subita dalla città che non si risana con i soldi. E’ di fatto una visione che si adegua al detto “pochi, maledetti, e subito”. Mentre un’Amministrazione all’altezza deve rivendicare, al fianco dei suoi cittadini, giustizia (che non è vendetta), una esemplare condanna, un risarcimento morale proprio per l’immagine della città oltre che per i “martiri” passati, presenti, e futuri.

Adesso bisogna che i cittadini seri e sensibili contribuiscano a che Casale si riprenda la dignità (infangata da una delibera), la palma di leader mondiale. In primis, rifuggendo dalla “seconda tentazione del Diavolo”: tutti saranno tentati (col proposito che almeno il risarcimento che si otterrà venga utilizzato in modo appropriato) di fare a gara nel suggerire come impegnare bene i soldi. Questo va fatto. Ma coerenza vuole che si dichiari subito che quei soldi (quei trenta denari) non chiudono la bocca dei casalesi, che si cercheranno i modi per aggirare e ritrattare quel patto scellerato, perché assunto da una Amministrazione che ha dimostrato di non rappresentare la città, di non esserne degna.

Questo pone un’ultima questione. La decisione assunta dal Consiglio Comunale di Casale Monferrato è formalmente legittima, ma la democrazia sostanziale no! Ormai sappiamo che la forma, in democrazia, è fondamentale ma non sufficiente; altrimenti anche Paesi come la Russia sarebbero da annoverare tra le grandi democrazie costituzionali. Allora se da oggi la Giunta Comunale casalese, forse, non solo non è più legittimata, ma neppure legittima, i cittadini possono considerarla usurpatrice?

(Da  Appunti Alessandrini ).

17/12/2011
Il dramma amianto approda a “L’Infedele”. Sindaco ed Afeva faccia a faccia a distanza – 20/12/2011
Casale Monferrato

Il dramma amianto approda a “L’Infedele”. Sindaco ed Afeva faccia a faccia a distanza

Sul finale una mezza apertura del sindaco di Casale: a Gad Lerner che gli chiede se la sua è una posizione irremovibile, Demezzi risponde “Vedremo l’accordo definitivo e lo valuteremo”. E’ una finestra di dialogo?

La vicenda Eternit e la transazione Comune/Schmidheiny è approdata a “L’Infedele” di Gad Lerner su LA7. Come preannunciato in studio c’erano il sindaco di Casale Giorgio Demezzi e Assunta Prato, moglie del consigliere regionale Paolo Ferraris, scomparso a 49 anni per mesotelioma.
E al Salone Tartara con Federica Boccellari c’erano oltre 250 persone, la maggior parte dell’Associazione familiari vittime amianto. Dopo una larga parte di prima serata dedicata al “Natale dei razzisti”, Gad Lerner, verso le 23.15 ha introdotto il primo cittadino casalese e, praticamente, sino alla fine della trasmissione, sia pure in toni tesi (e non poteva essere altrimenti) ma corretti c’è stato il confronto su quanto avvenuto venerdì sera in consiglio comunale e sul dibattito in città delle ultime settimane. Sia Demezzi che i rappresentanti di Afeva e sindacati (è intervenuto Nicola Pondrano della Cgil) hanno sostanzialmente ribadito, davanti ai riflettori di tutta Italia le loro posizioni. Il sindaco ha nuovamente evidenziato che un conto è il risarcimento dei danni e un conto è la giustizia auspicando che Schmidheiny venga condannato, che il Comune riconosce l’Afeva come elemento trainante nella celebrazione del processo di Torino, che i 18 milioni e 300mila euro non sono soldi del Comune, “ma della città intera di Casale e verranno messi da subito a disposizione per le bonifiche e la ricerca”, mentre Assunta Prato ha lamentato che il Comune ha lasciato soli i cittadini e ha detto di esserci stata anche lei venerdì sera in municipio a gridare “vergogna”. 
Dal Tartara hanno parlato Elisabetta Re, Nicola Pondrano, Bruno Pesce, Romana Blasotti Pavesi che ha ripercorso la tragedie della sua famiglia (5 morti di mesotelioma tra cui il marito, una figlia e una sorella) e Giuliana Busto che ha rivolto un appello, anche a nome di altri casalesi,  al sindaco affinché ci pensi prima i firmare la transazione.
Demezzi, che ha confermato quello che aveva detto in consiglio venerdì, ovvero che non si ripresenterà a fine mandato, in chiusura, incalzato da una domanda di Gad Lerner che gli chiedeva se quella dell’amministrazione fosse una posizione irremovibile, ha detto che “vedremo l’accordo definitivo”, lasciando però trasparire la possibilità che qualcosa possa ancora essere oggetto di valutazione. Si apre forse una finestra di dialogo?

20/12/2011
emotionally involved to have lost a family member a victim of “white death” carry these items together in protest to all those who are “revolting” against a decision without the sense of the mayor and the city came in Casale Monferrato.
The Casalesi, myself included for years have organized to demand justice for the victims of ETERNIT!
I thank the editors of www.alessandrianews.it for allowing me to return the items.
by http://www.alessandrianews.it/
Frustrated with years of struggle for justice – 17/12/2011
Reviews
Frustrated with years of struggle for justice
Casale Monferrato asbestos, the majority of the City Council accept “the offer of the Devil.”
The city of Casale Monferrato is again wounded, but this time not because of pollution, floods, or external attacks. In hurting her, and what it does even more harm, are its directors!
The scent of money, the power of money, eventually prevailed. What has been called “offer of the Devil” (18 million euros and 300,000 against the withdrawal of a civil constitution by the municipality, which was formed to uphold the principle, to accommodate the struggle of the citizens, because abroad no longer die of asbestos) has been accepted by a majority of councilors, and decided against the popular opinion of the city.

And so, even Casale Monferrato, until recently the city symbol and reference point in the global fight against asbestos, the city has become ridiculous, turncoats, a city willing to prostitute themselves (like in the movie Indecent offer you are willing, in exchange for a staggering figure, to enjoy a night of sex), but even here there is mind-boggling figure, there is a poor alms.

We say better, is not the city, but its current administration with all its supporters masquerading as judicious and wise advisers worried about the future well-being and citizen.

The reasons for failure (abandoning themselves to the other plaintiffs, including the small towns, and leaving a bitter taste to the municipalities, which in turn had given up the constitution because confidence in the determination of Casale) may look good: in case of sentence will be difficult to obtain compensation from a person resident abroad, if he was acquitted will not be recognized nothing of the loss suffered, with these funds we can continue to subsidize, to support research, and reverse the negative image that describes the City tourism to restart it. Again, these good intentions for the offer is very limited. And do not take into account the wound inflicted by the city that never heals with the money. And ‘in fact a vision that adapts to the saying “a few, you cursed, and soon.” While at an administration claim must, at the side of its citizens, justice (not revenge), an exemplary sentence, just for moral damages the image of the city as well as for the “martyrs” past, present, and future.

Now that the citizens should contribute to serious and sensitive recovers the dignity that Casale (tarnished by a resolution), the world’s leading palm. First, by avoiding “second temptation of the Devil”: all will be tempted (at least with regard to the compensation that will be used as appropriate) to do competed to suggest how to commit good money. This must be done. But consistency is declared immediately that he wants the money (those thirty pieces of silver) do not close the mouth of Casale, which will look for ways to get around and retract that infamous pact, because hired by an administration that has proven not to represent the city of not to be worthy.

This raises one last question. The decision taken by the City Council of Casale Monferrato is formally legitimate, but no substantial democracy! We now know that the form, in a democracy, it is essential but not sufficient, otherwise even countries like Russia would be considered among the great constitutional democracies. So now if the City Council Casale, perhaps, not only is it more legitimate, but even legitimate citizens can consider a usurper?

(Notes From the Alexandrians).
17/12/2011
Charles Bavaria – redazione@alessandrianews.it
The drama comes to asbestos, “The Infidel”. Mayor Afeva face to face and distance learning – 20/12/2011
Casale Monferrato
The drama comes to asbestos, “The Infidel”. Mayor Afeva face to face and distance
On the final half-opening of the mayor of Casale: Gad Lerner, who asked if his position is firm, Demezzi responds “We will see the final agreement and we will evaluate it.” It ‘a dialog box?

The story and the transaction Eternit City / Schmidheiny has landed in “The Infidel” by Gad Lerner on LA7. As announced in the studio were the mayor of Casale George Demezzi and Assunta Prato, wife of the regional councilor Paolo Ferraris, who died at 49 years for mesothelioma.
And at the show tartare with Federica Boccellari there were over 250 people, mostly family members of the Association asbestos victims. After a large portion of prime time devoted to the “Christmas of racists”, Gad Lerner, at about 23:15 introduced the first citizen and Casale, almost until the end of transmission, although in tones thesis (and could not be otherwise), but correct, there was a comparison of what happened Friday night in the city council and the city of debate in recent weeks. That representatives of both Demezzi Afeva and trade unions (CGIL Pondrano intervened Nicholas) have essentially confirmed, before the spotlight of their positions throughout Italy. The mayor has once again shown that it is one for damages and an account is justice in the hope that Schmidheiny is convicted, that the City recognizes the Afeva as a driving force in the celebration of the process of Turin, that the 18 million and 300 thousand euro the City’s money, “but the whole town of Casale and will be made immediately available for reclamation and research,” while Assunta Prato has complained that the municipality has just left the citizens and said she was there Friday night in the town hall shouting “shame”.
From Tartar spoke Elizabeth King, Nicholas Pondrano, Brown Fish, Roman Blasotti Pavesi that retraced the tragedies of his family (5 died of mesothelioma, including her husband, a daughter and a sister) and Juliana Bust appealed, even on behalf of other Casale, the mayor so we think the first sign the transaction.
Demezzi, which confirmed what he had said in council Friday, or which would not occur again at the end of the mandate, in closing, spurred by a question of Gad Lerner who asked if the administration was adamant position, said that “we will see the definitive agreement, “but leaves reveal the possibility that something may yet be evaluated. You may open a dialog box?
20/12/2011
A.Z. – Redazione@alessandrianews.it

impliqué émotionnellement pour avoir perdu un membre de la famille d’une victime de la «mort blanche» porter ces éléments à la fois en signe de protestation à tous ceux qui sont “révoltants” contre une décision sans le sens du maire et la ville est venu à Casale Monferrato.
Les Casalesi, moi y compris depuis des années se sont organisées pour réclamer justice pour les victimes d’Eternit!
Je remercie les éditeurs de www.alessandrianews.it de me permettre de retourner les articles.
par http://www.alessandrianews.it/
Frustré par des années de lutte pour la justice – 17/12/2011
Avis
Frustré par des années de lutte pour la justice
L’amiante de Casale Monferrato, la majorité du conseil municipal d’accepter “l’offre du Diable.”
La ville de Casale Monferrato est de nouveau blessé, mais cette fois non pas à cause de la pollution, les inondations, ou des attaques externes. Dans son mal, et ce qu’il fait plus de mal encore, sont ses administrateurs!
L’odeur de l’argent, le pouvoir de l’argent, a finalement prévalu. Ce qu’on a appelé «l’offre du diable» (18 millions d’euros et 300 000 contre le retrait de la constitution de la partie civile de la Ville, qui a été formé pour défendre le principe, pour accueillir la lutte des citoyens, parce que l’étranger ne plus mourir de l’amiante) a été accepté par une majorité des conseillers, et a décidé contre l’avis populaire de la ville.

Et donc, même Casale Monferrato, jusqu’à récemment, le symbole de la ville et point de référence dans la lutte mondiale contre l’amiante, la ville est devenue ridicule, transfuges, une ville prête à se prostituer (comme dans l’offre de films indécents vous êtes prêt, en échange de un chiffre impressionnant, pour profiter d’une nuit de sexe), mais même là, est ahurissant figure, il ya une aumône pauvres.

Nous disons mieux, n’est pas la ville, mais son administration actuelle avec tous ses partisans déguisés en conseillers judicieux et sages s’inquiètent de l’avenir du bien-être et du citoyen.

Les raisons de l’échec (s’abandonnant à des demandeurs, y compris les petites villes, et en laissant un goût amer aux municipalités, qui à son tour avait donné jusqu’à la constitution parce que la confiance dans la détermination de Casale) peut sembler bonne: en cas de peine sera difficile d’obtenir une indemnisation d’une personne résidant à l’étranger, s’il a été acquitté ne sera pas reconnu tout de la perte subie, avec ces fonds, nous pouvons continuer à subventionner, pour soutenir la recherche, et renverser l’image négative qui décrit les Ville touristique de le redémarrer. Encore une fois, ces bonnes intentions de l’offre est très limitée. Et ne pas tenir compte de la blessure infligée par la ville qui ne guérit jamais avec l’argent. Et «en fait, une vision qui s’adapte à l’adage« quelques-uns, maudit, et vite. ” Alors que lors d’une réclamation d’administration doit, à côté de ses citoyens, la justice (et non la vengeance), une peine exemplaire, juste pour dommage moral à l’image de la ville ainsi que pour les «martyrs» passés, présents et l’avenir.

Maintenant que les citoyens devraient contribuer à de graves et sensibles récupère la dignité qui Casale (ternie par une résolution), le palmier le leader mondial. Tout d’abord, en évitant les “deuxième tentation du diable”: tous seront tentés (au moins en ce qui concerne la compensation qui sera utilisée le cas échéant) pour faire compétition à suggérer comment commettre le bon argent. Cela doit être fait. Mais la cohérence est déclarée immédiatement qu’il veut de l’argent (ces trente pièces d’argent) ne pas fermer la bouche de Casale, qui va chercher des façons de se déplacer et se rétracter ce pacte infâme, parce engagés par une administration qui s’est avéré ne pas représenter la ville de de ne pas être digne.

Cela soulève une dernière question. La décision prise par le Conseil de la ville de Casale Monferrato est formellement légitime, mais pas de démocratie substantielle! Nous savons maintenant que la forme, dans une démocratie, il est essentiel mais pas suffisant, sinon même des pays comme la Russie serait considéré parmi les grandes démocraties constitutionnelles. Alors maintenant, si le conseil municipal de Casale, peut-être, non seulement il est plus légitime, mais même des citoyens légitimes peuvent envisager un usurpateur?

(Notes de la Alexandrins).
17/12/2011
Charles Bavière – redazione@alessandrianews.it
Le drame vient à l’amiante, «L’infidèle». Maire Afeva face à face et l’apprentissage à distance – 20/12/2011
Casale Monferrato
Le drame vient à l’amiante, «L’infidèle». Maire Afeva face à face et à distance
Sur la dernière demi-ouverture de la mairie de Casale: Gad Lerner, qui a demandé si sa position est ferme, Demezzi répond «Nous allons voir l’accord final et nous allons l’évaluer.” C’est une boîte de dialogue?

L’histoire et la transaction Eternit Ville / Schmidheiny a atterri dans «L’infidèle» par Gad Lerner sur La7. Comme annoncé dans le studio ont été le maire de Casale George Demezzi et Assunta Prato, l’épouse du conseiller régional Ferrari Paolo, qui est décédé à 49 ans pour le mésothéliome.
Et à la tartare spectacle avec Federica Boccellari il y avait plus de 250 personnes, essentiellement membres de la famille de l’Association des victimes de l’amiante. Après une grande partie de prime time consacré à la «Noël des racistes”, Gad Lerner, à environ 23h15 a introduit le premier citoyen et Casale, presque jusqu’à la fin de la transmission, bien que dans la thèse de tons (et ne pouvait en être autrement), mais correcte, il y avait une comparaison de ce qui est arrivé vendredi soir au conseil municipal et la ville de débats ces dernières semaines. Que les représentants des deux Demezzi Afeva et les syndicats (CGIL Pondrano intervenu Nicolas) ont essentiellement confirmé, devant le feu des projecteurs de leurs positions dans toute l’Italie. Le maire a de nouveau montré qu’il est l’un des dommages et un compte est la justice dans l’espoir que Schmidheiny est condamné, que la Ville reconnaît l’Afeva comme une force motrice dans la célébration de la procédure de Turin, que les 18 millions et € 300 000 l’argent de la Ville », mais toute la ville de Casale et seront immédiatement disponibles pour la récupération et la recherche», tandis que Assunta Prato s’est plaint que la municipalité vient de quitter les citoyens et a dit qu’elle était là, vendredi soir à la mairie en criant “honte”.
Du tartare parlé Elizabeth King, Nicholas Pondrano, Poissons Brown, Roman Blasotti Pavesi qui retrace la tragédie de sa famille (5 morts d’un mésothéliome, y compris son mari, une fille et une sœur) et Juliana Buste appel, même au nom de Casale d’autres, le maire nous pensons donc que le premier signe de la transaction.
Demezzi, qui a confirmé ce qu’il avait dit en conseil vendredi, ou qui ne se reproduira pas à la fin de son mandat, en terminant, stimulé par une question de Gad Lerner qui a demandé si l’administration était la position inflexible, a déclaré que “nous allons voir l’accord définitif “, mais laisse apparaître la possibilité que quelque chose peut encore être évalué. Vous pouvez ouvrir une boîte de dialogue?
20/12/2011
A.Z. – Redazione@alessandrianews.it

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